lunedì, Gennaio 20, 2025

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Vicenzaoro: il ruolo della prossima generazione nelle filiere del gioiello secondo Cibjo

(Adnkronos) – Le filiere orafa e del gioiello hanno un futuro che parla il linguaggio della generazione della sostenibilità e dell’inclusività. Cibjo, la confederazione internazionale del gioiello, segna lo stato dell’arte nella terza giornata di Vicenzaoro, in corso nel quartiere fieristico di Italian Exhibition Group del capoluogo berico sino a martedì 21.  Due gli aspetti della questione: un consumatore di domani che assimila con la velocità degli strumenti digitali e il passaggio generazionale in azienda che deve, invece, avvenire "non come processo traumatico, bensì come una prosecuzione della storia aziendale", sostiene Alessia Crivelli, fondatrice di Mani Intelligenti, la fondazione con sede a Valenza che mette in contatto aziende e formazione per far sbocciare il talento dei giovani nelle professioni e aziende del distretto.  "Lo sviluppo delle nostre attività di formazione ci mostra che dobbiamo essere veloci nel cambiamento dei modelli di business tanto quanto sono veloci gli strumenti che i ragazzi giovanissimi hanno a disposizione. La fiducia del consumatore è fondamentale perché si traduce in scelte consapevoli di acquisto", ricorda Gaetano Cavalieri, presidente di Cibjo. Assieme alla velocità con cui si alimenta la curiosità delle nuove generazioni di prossimi acquirenti di gioielli, cambia il linguaggio delle imprese.  "Clima, natura, clima sono le parole che devono entrare nel linguaggio e nelle strategie dei CdA aziendali. Uno strumento utile, per esempio, è il 'Bia', il B-Corp Impact Assessment. Oppure il progetto che abbiamo sviluppato in azienda dedicato a temi come clima e inclusività e che abbiamo chiamato 'Chain of Information'. Le imprese rischiano di perdere talenti se non prestano attenzione a questi temi", afferma Alice Vanni, Csr director di Italpreziosi SpA. Obiettivo che richiede un legame forte tra impresa e formazione, come per esempio a Valenza: "Tutte le scuole di Valenza e Assogemme sono entrate a far parte della Fondazione alla fine dello scorso anno, e questo ci permette di lavorare su tutto il know-how della nostra città, sino al mondo delle pietre", aggiunge Crivelli. "E proprio il mondo delle pietre dà una chiave di lettura per il settore: qui i processi delle nuove tecnologie devono essere integrati, non sostituiti", conclude Azzurra Cesari, project manager di Cesari & Renaldi Gemmai. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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