Veronica Iovino, atleta e viaggiatrice. Sempre più autonome, indipendenti e appassionate del mondo, tante sono le donne che hanno fatto del proprio sogno una realtà. Quella di viaggiare e “incorniciare” i momenti più significativi della propria vita, “on the road”
Travel blogger, dunque, donne in viaggio, donne che ogni volta si lasciano qualcosa alle spalle, donne che ripartono per ritrovarsi. Veronica Iovino, grande sportiva, ha avviato la sua palestra da molti anni, è una grande “sognatrice”, una “viaggiatrice” che guarda sempre avanti.
Anzi come dicono i camminatori sulla strada per Santiago mentre si salutano, “Ultreya Y Suseya”, sempre più avanti e sempre più in alto. Come nella vita. Avere un percorso aiuta a non perdere la strada maestra anche quando infuria la tempesta. E a godere degli attimi preziosi che questa strada la compongono, una strada affascinante, talvolta impervia, altre volte in discesa, una strada chiamata vita, il viaggio migliore che si possa fare.
Perché, come ricorda un viaggiatore d’eccellenza di nome Bruce Chatwin, “il viaggio non soltanto allarga la mente, le dà forma”. In questa intervista trovate la storia di viaggio di Veronica Iovino e del suo blog Sogna Viaggia Ama.
Chi è Veronica Iovino, atleta e “travel blogger”?
Dare la risposta a questa domanda non è impresa facile dato che Veronica cambia molto spesso.Veronica è senza dubbio una grande sognatrice. Per lei il sogno è la visione di una realtà possibile se si è disposti a crederci fino in fondo.E proprio dai sogni è partito il suo modo di vivere. Da piccola sognava di diventare un’imprenditrice e viaggiare alla scoperta del mondo. A 25 anni ha aperto la sua palestra e dopo quasi dieci anni di duro lavoro sta finalmente coronando il suo sogno più grande: viaggiare e raccontare dei suoi viaggi. Veronica è curiosa, creativa, estroversa e sportiva. Ama leggere, scrivere, fotografare, passeggiare nella natura. Il suo motto è “CREDENDO VIDES” credendo riuscirai a vedere.
L’idea del blog?
L’idea del blog nasce durante una delle mie trenta splendide giornate del Cammino francese di Santiago. Il mio primo viaggio in solitaria intrapreso nell’aprile 2017. Per quanto riguarda il diventare “travel blogger”, posso dire che forse in cuor mio lo sono sempre stata. Si tratta di una passione che ho sempre avuto sin dai tempi della scuola quando sognavo ad occhi aperti di girare il mondo. La decisione di scrivere dei miei viaggi è nata più tardi ed è uscita allo scoperto durante il Cammino.
Il tuo ultimo viaggio?
Sono tornata da un paio di settimane dalla Cambogia.
Raccontacela e spiegaci perché oggi sempre più persone scelgono di visitare la Cambogia
Di questa terra conserverò il ricordo di una tra le mie più belle avventure. Ricorderò le lunghe distanze sui pullman che mi hanno mostrato il lato autentico della Cambogia, un paese ancora povero e abbandonato a sè stesso dove i bambini giocano sporchi e mezzi nudi tra i rifiuti e sono fortunati se non sono mutilati a causa delle milioni di mine inesplose che ancora non sono state rimosse.
Ricorderò anche l’altra faccia della Cambogia quella della ricchezza e della gloria del passato che ancora si respira tra le rovine degli splendidi templi di Angkor. Ricorderò il verde delle foreste ancora incontaminate abitate da tigri, elefanti, serpenti e l’ immensa energia della cascata sotto cui mi sono ritrovata a nuotare nel Parco Nazionale di Kulen.
Ho nuotato controcorrente nell’acqua gelida per raggiungere una roccia sotto la cascata: volevo mettermi in piedi faccia a faccia per assorbire la sua immensa energia. Un momento molto intenso che mi ha fatto sentire un tutt’uno con la cascata. Ricorderò poi il Tonle Sap con i suoi villaggi galleggianti dove ho visto una bambina mettersi dentro un catino e remare tranquilla in mezzo al lago più grande del Sudest asiatico per raggiungere la casa vicina.
Ricorderò l’aria irrespirabile, il traffico, le bancarelle di cibo, il tanfo d’immondizia e i clacson dei tuk tuk della capitale Phnom Pehn. E alla fine ricorderò la mia oasi di pace a Koh Rong Sanleom un’isola paradisiaca circondata dalla giungla e dall’acqua calda e cristallina in cui si specchia il cielo. Credo che sempre più persone la scelgano come meta perché ancora è lontana dal turismo di massa e conserva il fascino dell’inesplorato. Inoltre offre avventura, natura incontaminata, cultura e un mare da sogno. Il mix per un viaggio indimenticabile.
I ricordi più intensi dei tuoi viaggi e per quale motivo ti hanno lasciato il segno
Ne ho davvero tanti, troppi!!! A parte la recente esperienza in Cambogia, penso a quando mi sono ritrovata davanti al tempio di Tomb Raider (Ta Prohm) che avevo sognato qualche mese prima nella sala del cinema. Si resta esterrefatti di fronte alla grandezza di quegli alberi secolari che con le loro enormi radici sembrano inghiottire il tempio.
O ancora di quando ho scalato l’altura di Le Morne alle Mauritius godendo del panorama più bello dell’isola. Potrei continuare per ore ma concludo con quello che se avessi la possibilità, rivivrei altre mille volte: la partenza per Saint Jean Pied de Port , punto d’inizio del viaggio che mi ha fatto riscoprire me stessa. Al Cammino ogni singolo giorno è stato intenso, vissuto a pieno nel qui e ora.
Nel tuo zaino, cosa non deve assolutamente mancare?
Il mio taccuino per gli appunti e la macchina fotografica.
Quali sono i viaggi che ti senti di “consigliare”?
Non ho assolutamente la presunzione di consigliare un paese piuttosto di un altro poiché credo che ogni luogo abbia i suoi pregi così come i difetti. Inoltre la percezione che si ha di un luogo è spesso influenzata da uno stato d’animo soggettivo: persino il posto più bello del mondo può apparire orribile se magari proprio in quel posto ti hanno appena derubato!
Siamo diventati tutti turisti. Il viaggiatore esiste ancora?
Assolutamente sì, è in netta minoranza rispetto ai turisti ma sì esiste ancora. Ne hai una proprio sotto il naso.
Il tuo prossimo viaggio?
Probabilmente l’Islanda. Mi affascina per i paesaggi incontaminati e per la possibilità di assistere allo spettacolo unico dell’aurora boreale. Intendo arrivare a Reijkiavic e da lì noleggiare una jeep per esplorare tutta l’isola. Da brava viaggiatrice non ho programmato assolutamente nulla, prenoterò soltanto la prima notte e poi ogni giorno deciderò dove andare e dove restare. Adoro quel senso di libertà del “non programmato” e la consapevolezza di vivere un’autentica avventura .
Preferisci viaggiare da sola o in compagnia? Come ti organizzi?
Amo sia viaggiare da sola che in compagnia ma nel secondo caso chi mi accompagna deve rigorosamente avere la mia visione di viaggio altrimenti preferisco andare da sola. Chi viaggia con me deve avere la passione per l’avventura, spirito d’adattamento, curiosità per la scoperta e deve essere “allenato”.
Di solito quando mi preparo per un viaggio cerco di studiare la mia meta facendomi un’idea di massima dei luoghi che vorrei visitare poi acquisto il biglietto aereo e prenoto la prima notte in albergo. Tutto il resto me lo vivrò sul posto.