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Va’ Sentiero, uno sguardo lungo 8.000 chilometri

Va’ Sentiero, uno sguardo lungo 8.000 chilometri
Rifugio Viola.Valdidentro (SO), Lombardia. ph. Sara Furlanetto

Tra paesaggi suggestivi e storie di vita uniche, i ragazzi di Va’ Sentiero raccontano il loro emozionante viaggio lungo il Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo che unisce da nord a sud il nostro Paese.

Da nord a sud, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna. Un gruppo di 7 giovani esploratori ha percorso le Terre Alte d’Italia alla scoperta della bellezza e dell’autenticità dei luoghi, delle persone e delle tradizioni che vivono le nostre montagne. Un viaggio fatto di paesaggi e di storie umane che verrà presentato in Triennale Milano dal 15 marzo al 7 aprile grazie alla mostra Va’ Sentiero, Uno sguardo lungo 8.000 km, organizzata dall’Associazione Va’ Sentiero con il contributo di Fondazione Cariplo.

Le 100 opere esposte compongono un racconto per immagini che documenta l’incredibile avventura intrapresa dai ragazzi di Va’ Sentiero lungo il Sentiero Italia, il trekking più lungo del mondo, che cavalca l’intera dorsale montuosa del Paese. Le fotografie e i video raccolti durante il cammino si intrecciano alle parole e mostrano una parte d’Italia che spesso rimane sullo sfondo delle vite frenetiche in città, costruendo una narrazione che tiene conto della diversità ambientale e della ricchezza culturale dei luoghi che ci circondano.

Punta Sa Pruna, Supramonte di Orgosolo (NU), Sardegna. ph. Sara Furlanetto

Va’ Sentiero, il racconto di un’Italia pulsante

C’è il paesaggio, dunque, con i suoi mutamenti di forma e colore, ma soprattutto ci sono le persone, i volti e le storie di chi in quei territori montani è nato, oppure di chi vi è tornato dopo anni di vita altrove, e ancora, quelli di giovani che intravedono nelle Aree Interne la possibilità di concepire un’umanità che interagisce con la natura, contribuendo a un arricchimento culturale e a un riassetto degli equilibri degli ecosistemi montani, spesso abbandonati a se stessi.

Eremo Santa Maria Infra Saxa(AN),Marche. ph. Sara Furlanetto

“Il viaggio, la spedizione a cui ci siamo dedicati anima e corpo per raccontare una parte di Paese poco conosciuta, ci ha dato molto più di quanto ci potessimo aspettare – racconta Sara Furlanetto, fotografa e co-founder di Va’ Sentiero. Passo dopo passo, valle dopo valle, abbiamo incontrato un’Italia inaspettata che ci ha accolti a braccia aperte e fatto innamorare con paesaggi sempre diversi, dialetti mutevoli e storie, ricette, personaggi così generosi. Allo stesso tempo, col passare dei chilometri e delle stagioni, abbiamo toccato con mano gli effetti del parossismo climatico e dell’abbandono, il senso di isolamento sociale, culturale, economico. Nei miei scatti ho provato a catturare la consistenza di quelle terre, di chi le abita; di restituire la loro bellezza e di ritrarre le loro criticità.”

La mostra, un racconto per immagini: le Terre Alte e il cammino

La mostra si sviluppa in due sezioni. La prima è un viaggio per immagini delle Terre Alte che si snoda attraverso diverse tematiche: dalla natura e la biodiversità, all’antropizzazione, l’impatto umano sui paesaggi e il conseguente abbandono fisico e culturale in cui versano alcune zone, per finire con le identità culturali delle comunità montane attraverso cui emerge un’idea di montagna intesa come cerniera di congiunzione e non barriera di separazione.

Giovanni Lumeri Ciullia, pastore di Ponteleone – Fiumidinisi. Incontrato a Piano Margi

Come una sorta di fil rouge che percorre questo racconto, la componente umana si esprime attraverso i ritratti di alcune delle persone conosciute durante la spedizione, accompagnando il visitatore lungo tutto lo sviluppo della prima sezione e restituendo così il senso fondamentale del progetto: raccontare le storie personali di coloro che, per nascita o per scelta, vivono la montagna come custodi e interpreti di quel paesaggio.

L’allestimento di questa prima sezione vuole richiamare l’esperienza del cammino e della scoperta, attraverso l’adozione di punti di vista e altezze differenti, così come dimensioni e materiali eterogenei che si susseguono a un ritmo costante e intenso.

La seconda sezione della mostra è dedicata al racconto della spedizione di Va’ Sentiero: accanto a suggestive immagini del cammino che ripercorrono le cinque macro-aree attraversate (Arco alpino, Appennino settentrionale, centro, sud e isole), trovano spazio testi esplicativi ma fortemente personali e un video in cui il gruppo di Va’ Sentiero racconta in prima persona l’esperienza attraverso i volti e le voci di Sara Furlanetto, Yuri Basilicò e Andrea Buonopane.

Team in cammino sul monte piana con vista sul cristallo, Dolomiti, maggio 2019. ph. Sara Furlanetto

Claudia Sorlini, Vice Presidente Fondazione Cariplo conclude: “La riscoperta delle Terre Alte e delle aree interne e la loro tutela e valorizzazione rappresentano la visione che Fondazione Cariplo condivide con Va’ Sentiero: da qui il sostegno a questo importante progetto fin dal suo inizio e oggi alla mostra fotografica presso Triennale Milano. Sviluppo territoriale sostenibile, attivazione delle comunità, valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, turismo, agricoltura, riqualificazione dei luoghi sono temi cari alla Fondazione e le aree attorno a cui si sviluppano i nostri progetti”.

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