Un quartiere immerso nel verde, progettato da Nuovostudio Architettura e Territorio di Ravenna
In un’epoca storica in cui l’architettura contemporanea ci presenta quotidianamente progetti che si sviluppano in altezza, sta per sorgere nella prima periferia di Ravenna – una delle mete principali del nostro turismo, grazie ai mosaici bizantini e agli otto monumenti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco – un quartiere residenziale con caratteristiche del tutto diverse.
Si chiama Urban Patio e lo realizzerà il consorzio Ar.Co. Lavori, che ha lasciato carta bianca, in sede progettuale, allo studio di architettura ravennate Nuovostudio Architettura e Territorio. E il progetto, presentato alla città nei giorni scorsi, ha realmente un respiro nuovo, pur richiamandosi esplicitamente all’architettura di Mies van der Rohe e dei suoi seguaci statunitensi del secolo scorso.
Urban Patio, che quartiere sarà
Sarà cioè un quartiere con una tipologia residenziale a bassa densità, ad un piano fuori terra, con una forma appunto “a patio”. Le unità abitative, distribuite su una superficie complessiva di circa 17.400 metri quadrati, hanno metrature diverse, comprese fra gli 80 e i 180 metri quadrati: tutte sono caratterizzate da ampie vetrate che si affacciano sul giardino interno , dal quale prendono luce. Dal punto di vista qualitativo, si tratta di case costruite in classe energetica 4.0, praticamente passive a livello di di consumi: in pratica, i dettami della migliore architettura del XX secolo applicati alle attuali possibilità in termini di sostenibilità ambientale.
Ogni giardino interno, peraltro, sarà comprensivo di alberature, così come i viali di raccordo: per cui, una volta cresciuti gli alberi sopra l’altezza degli edifici, la vista del quartiere (che rappresenta una delle porte d’accesso alla città d’arte) sarà completamente green.
L’intervento, oltre alle strutture residenziali, prevede inoltre la presenza di un supermercato, di ambienti con funzioni commerciali e artigianali, nonché di un complesso da destinare a scopi sociali (potrà ospitare abitazioni Erp o Ers, o uno studentato…).
“La scelta di un approccio progettuale a bassa densità è stata una grande intuizione e una grande sfida da parte del committente – sottolineano l’architetto Emilio Rambelli e l’ingegner Gianluca Bonini, fondatori di Nuovostudio – che ci ha permesso di realizzarlo in un comparto che altrimenti avrebbe perso a le caratteristiche di area edificabile. Nuovostudio ringrazia Ar.Co. Lavori per averci concesso la massima libertà in termini progettuali: la scelta di puntare sulle case a patio non risale solo alla nostra passione per l’architettura di alcuni grandi maestri del Novecento, ma ci pare anche molto attuale in tempi di post-Covid, ora che le persone – fra tutte, le giovani coppie che potranno essere fra i primi acquirenti di queste abitazioni – hanno bisogno al tempo stesso di spazi e di privacy, due caratteristiche ben integrate nelle tipologie di case a patio”.
Dopo quello ravennate, Nuovostudio ha in progetto lo sviluppo di altre due iniziative urbane a bassa densità, comparabili come tematica: una di grandi dimensioni (oltre 50 ettari) nei lidi ferraresi nord e un’altra di circa 10 ettari a Mezzano (Ravenna).
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