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Lo stoccaggio della CO2 soluzione per la neutralità climatica, i dati di uno studio del CEP

Lo stoccaggio della CO2 soluzione per la neutralità climatica, i dati in uno studio del CEP
Lo stoccaggio della CO2 soluzione per la neutralità climatica, i dati in uno studio del CEP, foto di sahadotcreation24 da Pixabay

La CO2 può essere immagazzinata in siti geologici per secoli con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra.

È innegabile che oggi il vento, il sole e l’idrogeno sono considerati le chiavi della neutralità climatica e per questo in Europa si lavora per incentivare costantemente il ricorso alle energie rinnovabili. Ma un’altra soluzione però, meno generalmente sostenuta, è spesso ignorata: lo stoccaggio della CO2.

La cattura e stoccaggio del carbonio (Carbon Capture and Storage, CCS) ha lo scopo di togliere dall’atmosfera l’anidride carbonica (CO2) prodotta da industrie e centrali elettriche e depositarla nel sottosuolo, in modo da ridurre le emissioni di gas serra.

La CO2 è iniettata sottoterra in forma liquida, ad almeno 31,1 gradi di temperatura e con una pressione di almeno 72,9 atmosfere, in modo da occupare meno spazio che allo stato gassoso.

Lo studio del CEP

In un nuovo e approfondito studio (cepInput), dal titolo “Aprire la strada a un mercato europeo del carbonio. Un quadro per avviare l’adozione delle tecnologie di cattura del carbonio”, il Centres for European Policy Network (CEP), si esprime a favore dello sviluppo di un sistema di condutture e di un’infrastrutture di stoccaggio a livello europeo per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS), così come la rimozione di diverse barriere normative e l’inclusione e previsione di Contratti per Differenza di Carbonio (CCfDs) per le recenti tecnologie CCS.

Uno sviluppo efficiente, dal punto di vista territoriale, dell’infrastruttura di condotte e di stoccaggio è fondamentale per l’avvio delle tecnologie CCS. L’UE e gli Stati membri devono creare le condizioni per poterlo rendere possibile, in particolare attraverso l’armonizzazione normativa“, afferma l’esperto del CEP, André Wolf, autore del cepInput.

Sullo sfondo della ricerca è presente la cosiddetta “Strategia industriale di gestione del carbonio”, che la Commissione presenterà a febbraio. La CO2 può essere immagazzinata in siti geologici per secoli. Secondo Wolfè necessario stabilire degli standard tecnologicamente neutri a livello europeo per poter sfruttare l’enorme potenziale esistente”.

Le previsioni dell’UE e la necessità di gare d’appalto a livello europeo

L’UE vuole stoccare almeno 50 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030, attualmente però, le strutture di stoccaggio di CO2 in Europa hanno una capacità di circa due milioni di tonnellate all’anno. Lo stoccaggio dovrebbe integrare gli obiettivi di emissione esistenti in particolare lì dove sarebbe particolarmente difficile impiegare altro tipo di tecnologie.

Lo studio del CEP richiede gare d’appalto a livello europeo per i Contratti per Differenza di Carbonio (CCfDs), in particolare per le tecnologie a emissioni negative. I CCfDs sono la chiave per avviare anche il lancio tempestivo sul mercato di tecnologie giovani ma promettenti come la cattura diretta dall’aria (Direct Air Capture). Esse permetterebbero all’Europa di beneficiare degli effetti di “apprendimento sulla riduzione dei costi” con effetti positivi nel lungo periodo.

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