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Un borgo che non muore: Fabbriche di Careggine e il lago di Vagli

Un borgo che non muore: Fabbriche di Careggine e il lago di Vagli
Foto di jhonny_best da Pixabay

Il lago di Vagli, in provincia di Lucca nelle Alpi Apuane, non è soltanto un meraviglioso specchio d’acqua immerso nella natura, ma un luogo magico e misterioso che nasconde un segreto ed una storia da raccontare

È il 1947 quando, la Selt di Valdarno (oggi Enel Spa) decide per la costruzione di una diga idroelettrica. I lavori terminano nel 1948 e, a causa del susseguente innalzamento dell’acqua a 92 metri, diversi piccoli paesi rimangono sommersi. Tra questi, il principale, è Fabbriche di Careggine, un borgo il cui tessuto economico è composto da fabbri ferrai bresciani. Si decide quindi per lo spostamento degli abitanti nel nuovo comune di Vagli di Sotto, con i cittadini costretti ad abbandonare le proprie case, i propri ricordi, la chiesa ed i piccoli laboratori artigianali, lasciando sommersi quasi due secoli di storia.

Parlavamo di mistero e magia. Infatti gli eredi di quegli abitanti o chi, dell’epoca, è ancora in vita, ha in qualche modo la possibilità di continuare a vivere e tornare a calpestare la terra di Fabbriche di Careggine. Negli anni infatti, in seguito a lavori di manutenzione della diga e a conseguente svuotamento del lago, il paese è riemerso. Ciò è accaduto già 4 volte (1958, 1974, 1983, 1994) e, seppure il tutto non ha ancora una conferma ufficiale da parte di Enel, sembra che il 2021 possa essere l’anno buono per vedere riaffiorare il piccolo borgo.

La speranza per il 2021 in una nota Enel

C’è da credere, come già accaduto nel 1994, che l’evento avrebbe un incredibile richiamo turistico, rappresentando quindi un momento di emozione e ricordo per gli abitanti locali, ma anche un’attrazione e di conseguenza un’opportunità e una speranza per l’intera Garfagnana. La speranza che il lago torni ad essere svuotato è legato ad una nota di Enel, riportata da moltissimi mezzi di comunicazione, tra i quali l’edizione fiorentina del Corriere della Sera dello scorso 10 maggio, in cui si legge che:

È in corso di formalizzazione un ‘Memorandum di intesa’ con Comune di Vagli di Sotto e Romei srl per supportare il “Progetto Essere 2020 Vagli. ”Il memorandum intende promuovere e sostenere un turismo responsabile, attraverso la sensibilizzazione e la crescita culturale della collettività in materia di energia pulita e rinnovabile: tra le proposte considerate nell’ambito dell’iniziativa vi sono l’apertura di siti adibiti a musei digitali indoor, la realizzazione di istituzioni museali sul territorio e sulla storia locale, la riqualificazione dell’ambiente naturale, compresa la pulizia dell’invaso di Vagli mediante una serie di attività che, attraverso il possibile svuotamento del bacino, prevedono la realizzazione di attività manutentive sulle opere idrauliche, interventi ambientali con lavori di ingegneria naturalistica e progetti di valorizzazione turistica”.

Il lago di Vagli è raggiungibile, in auto, tramite la SR445 della Garfagnana o in treno, tramite la linea Lucca – Aulla, stazione Poggio – Careggine – Vagli e poi con bus pubblici (linea VaiBus Q5). La linea collega Vagli di Sopra e Vagli di Sotto anche a Castelnuovo di Garfagnana.

Cosa rimane di Fabbriche di Careggine

Ma in oltre 70 anni di storia sommersa cosa è rimasto del piccolo borgo di Fabbriche di Careggine? Una volta arrivati, si percorre un itinerario tra le casette in pietra rimaste, tutte senza il tetto, ingressi molto bassi e una strana aria di mistero. Si vede ancora il campanile intatto della chiesetta di S. Teodoro, in un’atmosfera un po’ spettrale ma che certamente non cancella i ricordi, gli aneddoti e le emozioni che ogni paese nasconde.

Si parla di grida, di misteriose presenze, di musiche inquietanti, un insieme di fattori che, uniti ai boschi, alle colline e a tutto il contesto ambientale intorno al lago di Vagli, renderanno la visita davvero indimenticabile.

Vedi video dell’Istituto Luce

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