mercoledì, Marzo 5, 2025

Rome 12°C

Trasformare i rifiuti tessili in carta da imballo super resistente

Trasformare i rifiuti tessili in carta da imballo super resistente
Trasformare i rifiuti tessili in carta da imballo super resistente, foto di RDNE Stock Project da Pexels

Una soluzione alle criticità legate allo smaltimento e riutilizzo dei rifiuti tessili, seppure con difficoltà tecnologiche dovute ai tempi di lavorazione e ai costi finali.

La sovraproduzione e di conseguenza la difficoltà di smaltimento dei rifiuti tessili rappresentano un tema vivo e ampiamente dibattuto. Una filiera in difficoltà, anche per i costi di raccolta, selezione, riuso e riciclo. Per cui l’incenerimento rischia di diventare troppo spesso l’unica soluzione.

Il documento di Strategia europea per un tessile sostenibile e circolare sta provando a ridisegnare il settore partendo dall’ecoprogettazione dei prodotti, al contrasto al fast fashion, cioè la produzione di abiti di scarso valore a prezzi molto ridotti che si è dimostrata insostenibile da un punto di vista ambientale, alla definizione di norme aggiornate sull’End of Waste fino all’istituzione di regimi di Responsabilità dei produttori (EPR).

Diventa indispensabile dunque pensare a soluzioni alternative e per questo si chiede aiuto agli studi e agli scienziati.

È quanto sta facendo un gruppo di ricerca dell‘Institute of Bioproducts and Paper Technology dell’Università di Tecnologia Graz, in Austria. L’idea riguarda un progetto ambizioso che punta a riutilizzare fibre da tessuti usati a base di cotone per produrre carta destinata al packaging. Il risultato è una prodotto con una maggiore resistenza rispetto alla carta riciclata convenzionale.

In Austria, il problema è particolarmente avvertito. Ogni anno vengono generate circa 220.000 tonnellate di rifiuti tessili, con quasi l’80% di esse destinato all’incenerimento. Questo comporta la perdita irreversibile di materie prime preziose.

Alla guida del team c’è Thomas Harter, che ha spiegato le finalità del progetto: “Tecnicamente, trasformare fibre tessili in carta rappresenta un declassamento del materiale. Tuttavia, dal punto di vista ambientale, questa scelta offre un enorme vantaggio.

Il ciclo della carta è altamente chiuso, con tassi di riciclo superiori al 90% nel settore degli imballaggi. Inserendo fibre tessili di valore in questo ciclo, possiamo prolungarne l’utilizzo nel tempo“.  

In questo modo, i tessuti riciclati diventano una risorsa chiave per la produzione di carta da imballaggio, riducendo al contempo la necessità di importarne.

Per ottenere carta da vecchi indumenti, questi vengono inizialmente tagliati in piccoli pezzi e immersi in una soluzione acquosa. Questa miscela viene poi lavorata per separare le fibre di cotone senza causare nodi o agglomerati.

Si è pensato a quale potesse essere la macchina più efficiente. La risposta è arrivata da Alexander Wagner che, nell’ambito della sua tesi di master, ha determinato la macchina battitrice più adatta, il tempo di lavorazione necessario e il rapporto ottimale tra acqua e tessuti per estrarre la massima quantità di fibre utilizzabili dai rifiuti tessili.

“Al termine dei test, abbiamo ottenuto una sospensione molto simile a quella impiegata nella produzione convenzionale della carta, che può essere lavorata con metodi già esistenti“, afferma Thomas Harter.

A livello estetico, la carta con fibre tessili appare simile alla carta riciclata comune, sebbene presenti una leggera tonalità brunita e occasionali macchie di colore derivanti dai tessuti originali. Tuttavia, queste imperfezioni non incidono sulla qualità.

I test di resistenza alla trazione hanno dimostrato che l’aggiunta di fibre tessili rafforza la carta riciclata: “Anche con una percentuale del 30% di fibre tessili, la carta risulta significativamente più resistente, pur mantenendo inalterata la sua lavorabilità“, spiega Alexander Weissensteiner, studente di master anch’egli impegnato nel miglioramento del processo di riciclo.

Questo incremento di resistenza è dovuto alla lunghezza delle fibre: “Le fibre della carta riciclata tradizionale sono piuttosto corte. Le nostre fibre tessili riciclate, invece, raggiungono i 1,7 millimetri, conferendo una maggiore robustezza“.

Un limite del progetto è il costo di produzione elevato rispetto alla carta riciclata convenzionale, a causa della necessità di tecnologie specifiche e dell’assenza di un’infrastruttura industriale su larga scala.

È inoltre necessario un processo di selezione estremamente accurato che certamente comporta un aumento dei costi.

Un obiettivo mancante è poi quello di ridurre il consumo energetico del processo di raffinazione. Per farlo stanno sperimentando l’uso di additivi come acidi leggeri e alcali, nonché trattamenti enzimatici per facilitare la disgregazione delle fibre: “Ora vogliamo portare il nostro metodo a una scala industriale e testarlo su dispositivi di produzione su larga scala“, ha concluso e precisato Thomas Harter.

Luca Malgeri

Giornalista, laureato in Scienze Politiche, svolge la professione con passione, curiosità e il desiderio costante di conoscere e informare. Per quasi venti anni ha collaborato con la Tattilo, casa editrice che ha fatto della poliedricità il suo punto di forza, affrontando temi diversificati. Negli ultimi anni, seguendo l’evoluzione del settore, ha abbracciato il giornalismo online, concentrandosi su tematiche quali ambiente, sostenibilità e benessere degli animali. Il calcio rappresenta una delle sue più grandi passioni, che non solo segue da tifoso, ma continua a praticare con entusiasmo, nonostante l’inesorabile passare degli anni. Ama la famiglia, la vita attiva, le passeggiate, il buon cibo e vivere la natura. malgeri.greenplanetnews@gmail.com
ALTRI ARTICOLI
nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

i più letti

Newsletter

Gli articoli della settimana direttamente sulla tua email

Newsletter

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza di navigazione e garantire il corretto funzionamento del sito. Continuando a utilizzare questo sito, riconosci e accetti l'uso dei cookie.

Accetta tutto Accetta solo i necessari