Negli ultimi dodici mesi il progetto ha già raccolto oltre 100 tonnellate di plastica attraverso 45 operazioni
Sono milioni le tonnellate di plastica che ogni anno arrivano negli oceani tramite i fiumi. Gli appezzamenti di rifiuti oceanici in cui si accumulano i rifiuti plastici sono cinque e il più grande è il Great Pacific Garbage Patch (GPGP), situato tra le Hawaii e la California.
The Ocean Cleanup, non profit olandese sviluppatrice di tecnologie per liberare gli oceani dalla plastica, fondata da Boyan Slat nel 2013, ha creato una tecnologia per recuperare la plastica dispersa negli oceani.
L’organizzazione ha raggiunto un importante traguardo, negli ultimi dodici mesi difatti il progetto ha già raccolto oltre 100 tonnellate di plastica attraverso 45 operazioni.
Complessivamente l’area ripulita nel Pacifico è di tremila chilometri quadrati, una dimensione corrispondente alla superficie del Lussemburgo.
The Ocean Cleanup deve la sua espansione al crowdfunding e alle donazioni ricevute inizialmente: i finanziamenti ad oggi si aggirano intorno ai 40 milioni di euro investiti interamente per la realizzazione di nuove reti per la raccolta dei rifiuti.
Boyan Slat con il progetto vuole riuscire a smantellare il Great Pacific Garbage Patch, la più grande isola di plastica galleggiante al mondo che ha una superficie totale stimata di 1,6 milioni di chilometri quadrati il doppio di quella di Portogallo e Spagna insieme.
System 003: più grande e più efficiente
The Ocean Cleanup dopo il successo dei primi due modelli “System 001” e “System 002″ ha varato un ulteriore aggiornamento della sua tecnologia per la raccolta dei rifiuti plastici.
È stata presentata l’ultima versione dell’impianto mangia-rifiuti “System 003”: più grande e più efficiente, costituito da enormi reti sostenute da tubi galleggianti trasportate dalle correnti oceaniche capaci di catturare la plastica a una velocità 10 volte superiore.
System 003, la differenza
Il nuovo impianto si differenzia dalla precedente versione principalmente nelle dimensioni, infatti ha una lunghezza complessiva di 2.500 metri (contro gli 800 del precedente).
Inoltre la nuova versione riese a coprire una profondità di quattro metri (nel System 002 si arrivava a tre).
L’aggiornamento tecnologico prevede diversi step graduali. In un primo momento, l’attuale sistema sarà equipaggiato con una rete di raccolta più capiente.
In seguito si prevede l’aggiunta delle estensioni alle braccia della U, con uno step intermedio a 1.600 metri terminando l’aggiornamento entro la metà del 2023.
La nuova struttura è composta da tre navi che tramite droni identificano i punti dove si trovano i rifiuti. A questo punto le navi trainano le enormi reti nelle aree interessate per raccogliere i rifiuti e immetterli in un’ampia zona di ritenzione.
Le reti piene vengono portate a bordo e i rifiuti una volta posti su appositi container, vengono portati a terra per lo smaltimento.
Le stime riportano i seguenti dati, dieci di questi sistemi dovrebbero essere in grado ogni cinque anni di ripulire il 50% dell’isola di plastica.