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Terzo Rapporto Globale sul Nuovo Consumatore, i dati di MARCO

Terzo Rapporto Globale sul Nuovo Consumatore, i dati di MARCO
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Da parte dei consumatori risulta una tendenza globale di richiedere maggiore trasparenza e responsabilità dai brand. In Italia l’83,79% dei consumatori è disposto a riciclare prodotti e materiali per preservare le risorse naturali.

L’agenzia internazionale di comunicazione indipendente MARCO con sede a Madrid, che ha ottenuto il punteggio più alto tra le grandi agenzie secondo l’ultimo rapporto PR SCOPE 2023 (categoria di consulenti con più di 15 clienti che partecipano al campione), nell’ultimo sondaggio condotto in collaborazione con la piattaforma tecnologica di ricerca Cint, ha rivelato l’intricato panorama di opinioni e posizioni che circondano l’argomento della sostenibilità.

Terzo Rapporto Globale sul Nuovo Consumatore, MARCO e Cint

MARCO, specializzata in brand building e reputation management, è guidata da Noelia Cruzado e Diana Vall, co-CEO di MARCO.

La piattaforma tecnologica di ricerca The Cint Exchange è pioniere nella tecnologia di ricerca (ResTech) e il più grande marketplace di campioni per le ricerche di mercato digitali al mondo.

Il terzo Rapporto Globale sul Nuovo Consumatore di MARCO evidenzia che l’80,12% dei consumatori ritiene che molte aziende promuovano la propria sostenibilità solo per fini pubblicitari.

Condotto all’inizio del 2024, lo studio coinvolge un campione di 7.300 consumatori in 11 Paesi: Brasile, Francia, Germania, Italia, Messico, Marocco, Portogallo, Sud Africa, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

La sostenibilità negli ultimi anni, è diventata un fattore decisivo nell’influenzare il comportamento dei consumatori e la loro fedeltà ai brand.

Questa percezione, oltre all’Italia dove una parte sostanziale dei consumatori crede che le aziende sfruttino la sostenibilità come strumento di marketing, è particolarmente diffusa anche nel resto d’Europa.

Ad esempio gli intervistati in Portogallo (90,29%) e Spagna (82,52%), esprimono forti preoccupazioni sul “greenwashing“, ovvero quando vengono fatte affermazioni fuorvianti sui benefici ambientali di prodotti, servizi o pratiche aziendali.

I risultati sottolineano l’importanza della trasparenza e della responsabilità nelle iniziative di sostenibilità aziendale. Poiché i consumatori diventano più esigenti e richiedono una maggiore prova della genuinità dell’impegno dei brand, le aziende devono muoversi con attenzione in questo nuovo panorama.

Una comunicazione efficace e azioni concrete sono più cruciali che mai per costruire e mantenere la fiducia dei consumatori.

Il rapporto evidenzia anche, nonostante il crescente scetticismo, che i consumatori stanno facendo scelte sempre più sostenibili nella propria vita quotidiana.

In Sud Africa il 71,43% degli intervistati dichiara di utilizzare metodi di trasporto condivisi per ridurre la propria impronta di carbonio, mentre in Messico il 70,14% afferma di acquistare prodotti di seconda mano per promuovere pratiche di consumo più sostenibili.

Dallo studio emerge inoltre che il 54,43% degli italiani sarebbe disposto a rinunciare a viaggiare in aereo per il bene dell’ambiente. Tuttavia il 45,26% si è espresso negativamente, a dimostrazione del fatto che l’impegno verso scelte ecologiche non è privo di compromessi.

Bisogna considerare, però, che esiste un divario tra le intenzioni dei consumatori e le informazioni di cui dispongono. Il rapporto mette in luce la difficoltà dei consumatori nel verificare la sostenibilità dei prodotti.

Sebbene siano motivati a fare scelte ecologiche, come riciclare prodotti e materiali per preservare le risorse naturali, in Italia l’83,79% riconosce questa esigenza o a sostenere le auto elettriche (considerate dal 58,72% una soluzione ambientale positiva) sono spesso ostacolati dalla mancanza di informazioni chiare e affidabili.

Ciò rappresenta un’importante opportunità per le aziende di diventare più trasparenti e comunicare i propri sforzi per la sostenibilità in modo più efficace.

“Il crescente scetticismo tra i consumatori riguardo la veridicità delle affermazioni sulla sostenibilità aziendale è un campanello d’allarme per le aziende di tutto il mondo. Non è più sufficiente promuovere semplicemente la sostenibilità; le aziende devono dimostrare un impatto reale e misurabile. Trasparenza, responsabilità e un autentico impegno per la sostenibilità sono fondamentali per riconquistare la fiducia dei consumatori. In quest’epoca di maggiore consapevolezza, le aziende che non riescono a soddisfare queste aspettative rischiano non solo di perdere credibilità e la fedeltà dei clienti, ma potrebbero anche incorrere in sanzioni a causa delle imminenti normative UE“, sottolinea la responsabile delle comunicazioni sulla sostenibilità di MARCO, Emmanuelle Jacquety.

Metodologia:

L’obiettivo del sondaggio era esplorare e analizzare gli atteggiamenti e la consapevolezza dei consumatori nei confronti dell’intelligenza artificiale (IA) in 11 mercati chiave. Il periodo di ricerca è stato da dicembre 2023 a gennaio 2024, fornendo un’istantanea completa delle opinioni contemporanee su argomenti globali.

L’indagine ha coinvolto un campione diversificato di oltre 7.300 partecipanti, in rappresentanza di Paesi con paesaggi culturali, economici e tecnologici distinti. I mercati inclusi erano Brasile, Francia, Germania, Italia, Messico, Marocco, Portogallo, Sud Africa, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti. Questa selezione diversificata mirava a catturare una comprensione olistica del comportamento del consumatore globale.

È stato progettato un questionario strutturato per coprire vari aspetti del consumo dei media, dell’impegno del marchio, delle applicazioni di intelligenza artificiale, della sostenibilità e della cultura del lavoro.

Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere sia a domande chiuse che a domande aperte, consentendo un’analisi quantitativa e qualitativa.

Photo Credit: Depositphotos.

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