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Summer School DIRE, primo giorno riservato a divulgazione e attivismo

Summer School DIRE, primo giorno riservato a divulgazione e attivismo
Foto @AgenziaDIRE

Summer School DIRE, un’opportunità che permette ai giovani di conoscere da vicino il mondo dell’informazione fornendo i mezzi necessari ad approfondire e argomentare la realtà che vivono. Il progetto sarà in modalità online fino al 9 luglio

Ospiti della prima giornata di Summer School organizzata dall’agenzia Dire e diregiovani.it, tre attivisti hanno risposto alle domande dei 130 studentesse e studenti di tutta Italia: come si fa a diventare attivista? Come si fa a portare un tema all’ordine del giorno evitando che diventi una ‘moda’ affrontata maniera superficiale? Come si fa a parlare a tutti senza escludere chi ha un orientamento politico diverso?

La risposta dei tre ospiti – Tullia Nargiso della Rete Studenti Medi, Pietro Turano, attore e attivista Lgbtq+ e Giovanni Mori di Fridays For Future – ha in comune lo stesso punto, che suona come un messaggio alla generazione Z: rompete la bolla mediatica.

“La piazza e i social sono luoghi entrambi utili – ha precisato Tullia Nargisoper raggiungere più persone, di diverse età anagrafiche e con interessi diversi. È importante che capiamo che per diventare attivisti si comincia usando ognuno la propria voce con la convinzione che conta. Come si fa a diventare attivista? Approfondire, essere presenti, essere consapevoli che la propria voce conta anche solo quando si affronta un tema a cena con gli amici”.

Per Pietro Turano invece la bolla va infranta per due motivi in particolare: riconoscere i propri privilegi, che non sono una colpa ma che vanno visti e riconosciuti e possibilmente sfruttati per poter essere utili agli altri. E per la lotta intersezionale, perché oggi più che mai è impossibile pensare che le lotte non si debbano incontrare a un certo punto anche se sono diverse o le portiamo avanti in modo diverso: se io mi contamino con la rete degli studenti medi ho possibilità di arrivare a più persone e loro possono offrire più strumenti oltre a quelli che già offrono alla loro comunità”.

E poi l’esperienza di Giovanni Mori, che ha raccontato come la sensibilizzazione alla questione ambientale incroci linguaggi e strumenti diversissimi, dai meme, alle pillole informative fino al mail bombing ai parlamentari; ma anche e soprattutto smettendo di “usare l’immagine dell’orso polare pelle e ossa”, che rinvia a luoghi lontani da noi allontanando di conseguenza anche l’orizzonte del problema, usando invece “argomentazioni molto concrete ma innovative e insolite, che toccano nel vivo la quotidianità delle persone come ad esempio il fatto che la birra è a rischio estinzione perché i cambiamenti climatici minacciano le coltivazioni di orzo”.

Dopo la diretta Youtube della mattina con i giovani attivisti, nel pomeriggio gli studenti e le studentesse si sono trovati tutti insieme online per i saluti del direttore della Dire, Nicola Perrone e per i laboratori a gruppi sul racconto giornalistico.

Gli appuntamenti sono programmati fino a venerdì 9 luglio sempre sui canali Facebook e Youtube di diregiovani.it.

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Fonte : Agenzia DIRE

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