Ridurre i rifiuti di plastica e incentivare l’utilizzo del vuoto a rendere. Questi i due obiettivi principali della nuova legge approvata in Cile, che prevede lo stop all’utilizzo della plastica monouso e del polistirolo. Basta alla plastica usa e getta
Un progetto ambizioso che si rivolge soprattutto all’industria alimentare e che, secondo i sostenitori, consentirà di diminuire di oltre 23.000 tonnellate la produzione i rifiuti di plastica del paese, generati ogni anno da locali come ristoranti, bar, servizio delivery o altri luoghi simili che vendono cibo preparato.
La legge si concentra sui prodotti in plastica che non possono essere riciclati, che sono contaminati dagli alimenti o che hanno componenti in plastica di dimensioni talmente ridotte da essere difficilmente separabili dagli altri materiali. Si tratta di piatti, bicchieri, lampadine, posate, contenitori per il trasporto di cibi preparati, bustine, palette e altro.
Alternative alla plastica usa e getta
L’obiettivo principale del disegno di legge presentato dal Ministro dell’Ambiente cileno e approvato all’unanimità dal parlamento è quello di proteggere l’ambiente e ridurre la produzione di rifiuti di plastica, limitando la consegna di prodotti monouso nei punti vendita alimentari e promuovendo il riutilizzo.
Inoltre, la legge richiederà una certificazione per le plastiche compostabili, per evitare che queste, senza un’adeguata regolamentazione, finiscano per sostituire le normali plastiche nelle discariche e nell’ambiente, comportandosi allo stesso modo e senza biodegradarsi efficacemente.
“Una pietra miliare nella cura e nella protezione dell’ambiente cileno”: così ha definito la nuova legge il Ministro dell’Ambiente, Carolina Schmidt, che ha ricevuto il sostegno dell’intero parlamento. Ora manca soltanto la firma del Presidente affinché la norma entri in vigore.
Il progetto di legge mette nel mirino tutti i prodotti monouso. Ciò significa che bar, ristoranti e altri locali dove si consumano cibi già preparati, possono servire gli alimenti soltanto in contenitori riutilizzabili. Si incentiva anche il vuoto a rendere: supermercati, minimarket e grande distribuzione sono obbligati sia ad offrire opzioni di bevande in contenitori adatti al vuoto a rendere, che a ricevere l’imballaggio del consumatore. Inoltre, sulle bottiglie usa e getta dovrà essere indicata la percentuale di materiale riciclato in Cile.
Educazione ambientale e attivismo
Altri punti fondamentali della legge saranno l’educazione, la trasparenza e la chiarezza delle informazioni che devono essere fornite a chi compra. Gli stessi venditori di bevande dovranno sensibilizzare i consumatori sull’importanza della restituzione delle bottiglie, mentre il Ministero dell’Ambiente promuoverà e attuerà programmi di educazione ambientale.
L’approvazione della legge è stato possibile grazie all’impegno di due associazioni ambientaliste, Oceana Cile e Plastic Oceans Cile, che nel 2019 hanno presentato un rapporto dettagliato sul problema dell’inquinamento da plastica e sui divieti governativi esistenti.
“Dopo più di due anni di lavoro, possiamo festeggiare una grande vittoria per l’ambiente – afferma Mark Minneboo, direttore esecutivo di Plastic Oceans Chile – Il tempo per contenere i danni causati dalla plastica sta scadendo. Dobbiamo arginare l’immissione di rifiuti nell’oceano agendo laddove vengono prodotti”.
Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Piera Vincenti.
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