Un’occasione per immergersi negli oceani, nei caldi mari tropicali e nelle fredde acque abissali, per conoscere tutte le strane creature marine che li popolano e che sono per lo più sconosciute.
Se vi trovate a transitare per la stazione di Milano Centrale, non esitate ad una tappa presso gli spazi della Galleria dei Mosaici. Qui, sino al 29 ottobre, ci si potrà confrontare con gli abissi del mare e con gli squali, i suoi abitanti più affascinanti.
La mostra Squali e abissi – predatori perfetti in una terra aliena, è un viaggio sottomarino dove incontrare incredibili forme gelatinose e scoprire più di 30 esemplari di squali: dal grande squalo bianco lungo 6 metri, allo squalo tigre, al martello, al volpe, al leucas, fino al più piccolo esistente, lo squalo pigmeo.
Gli squali sono predatori che popolano i mari da 450 milioni di anni, ben prima della comparsa dei vertebrati, e rimasti quasi immutati nel tempo.
Grazie a ricostruzioni a grandezza naturale degli squali più spettacolari provenienti da mari e oceani di tutto il mondo, si potrà scoprire la loro anatomia interna attraverso l’uso di modelli, video e pannelli descrittivi, insieme a sculture in bassorilievo tattili.
Sarà anche possibile la visione di documentari esclusivi sul legame tra questi animali e la cultura di molti popoli che vivono sul mare, come quella Maori, che hanno divinizzato gli squali tanto da ricoprire i propri corpi con amuleti e tatuaggi che li rappresentano, come offerta in onore degli dei del mare.
Una sezione della mostra è dedicata anche alla salvaguardia delle specie, sottolineando come il più temibile dei predatori sia diventato in tempi moderni una preda, e come la sopravvivenza sua e di molte altre specie sia sull’orlo dell’estinzione.
Non solo squali. Tutta la meraviglia degli abissi marini
La mostra, che vede tra gli organizzatori Milano Centrale, Naturaliter (azienda specoalizzata nel settore degli allestimenti museali scientifici e di storia naturale) e l’Ordine dei Biologi della Lombardia, permette anche di conoscere le meraviglie e le incredibili forme di vita che si trovano negli abissi più profondi.
Queste, plasmate dal buio assoluto e dal gelo delle acque più basse, hanno forme incredibili e sembrano appartenere ad un mondo alieno e quasi immaginario.
Il buio tuttavia non è mai assoluto: le profondità abissali si accendono infatti ad intermittenza delle luci chimiche dei suoi abitanti, ovvero organismi incredibili che hanno fatto della luce l’unico loro strumento di comunicazione.
“È un’emozione immergersi negli abissi all’interno del vasto spazio della Galleria dei Mosaici nella stazione di Milano Centrale” dichiara Gianluca Salvadori, curatore della mostra.
Marzia Bedoni, Vice Presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia ha sottolineato come: “Con piacere l’Ordine dei Biologi della Lombardia ha accolto l’idea di patrocinare questa mostra, in quanto l’affascinante mondo della biologia marina ci accompagna nella conoscenza dell’ecosistema ‘sommerso’, non trascurando una panoramica sulle minacce che gravano sul mare e sulla sua biodiversità. L’obiettivo condiviso è di sensibilizzare la conoscenza, la divulgazione e l’importanza della salvaguardia dell’intero sistema, che è importante ed è fortemente legato alla nostra sopravvivenza”.
Il Professor Marcello Iriti, Biologo Ambientale, ha voluto ricordare che “Il Biologo Marino si occupa della tutela, della salvaguardia e della scoperta di mari, oceani ed abissi e di chi li popola, dalle specie animali a quelle vegetali. Questo è un ecosistema tanto affascinante quanto fragile, in perenne pericolo a causa dell’incolumità umana che ne vìola i confini, riversando in essi enormi percentuali di rifiuti.
Gli squali sono particolarmente suscettibili agli effetti dei cambiamenti climatici e del riscaldamento dei mari, con inevitabili conseguenze sugli ecosistemi marini. Sebbene gli squali siano animali molto antichi, comparsi sul pianeta più di 400 milioni da anni fa, essi sono in realtà animali poco resilienti a causa della loro biologia.
Questo li rende animali vulnerabili e fragili di fronte agli effetti che i cambiamenti climatici hanno anche sui mari e sugli oceani, come l’aumento della temperatura, lipossigenazione e l’acidificazione delle acque”.
Conclude infine Andrea Morello, Presidente SeaShepherd Italia: “Lo scorso anno più di un milione di cittadini ha chiesto al Parlamento europeo una norma per la fine del commercio di pinne di squalo. Tutelare questi animali è una necessità urgente, parliamo di numeri da capogiro: ogni anno oltre 100 milioni di squali muoiono per mano dell’uomo, spesso a causa delle loro pinne, utilizzate nella cucina orientale ma sovente pescate nei nostri mari.
Gli squali, in cima alla catena alimentare, sono essenziali per la vita negli oceani, ma la loro estinzione è già in corso. Molte specie hanno già perso dal 90 al 99% della loro popolazione. L’estinzione di una specie è uno shock per la natura e crea enormi disequilibri, mettendo a rischio l’intera biodiversità”.
La mostra si trova all’interno della stazione di Milano Centrale presso la Galleria dei Mosaici, che si trova sul piano binari e rimane aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20.