(Adnkronos) – "C'è una riflessione che va fatta e riguarda il cambio di paradigma per cui superata ormai da tempo la raccolta imballaggi fine a se stessa, essa è oggi propedeutica al riciclo. Inoltre, fare raccolte di qualità ci consente poi di valorizzare al meglio il rifiuto. Si riesce così a dare altre vite ai rifiuti che diventano poi materie prime o seconde. Riuscire nel tempo a produrre dei riciclati di alta qualità permette di offrire alle nuove generazioni un futuro più sostenibile". Così il presidente di Coripet Corrado Dentis in occasione di 'Missione Italia', l'appuntamento annuale di Anci dedicato al Pnrr di Comuni e Città, in programma oggi e domani a Roma. Coripet è consorzio volontario di diritto privato riconosciuto in via definitiva dal Mite il 28 luglio 2021. La sua missione è di proporre ai 60 consorziati la gestione del fine vita delle bottiglie e boccioni in pet immessi sul mercato dai propri associati. Tre le categorie: quella dei produttori che sono la maggior parte (49), quella dei riciclatori (5) e infine la categoria converter (6). Il consorzio Coripet è il primo modello italiano di economia circolare su scala industriale applicata alle bottiglie in pet. Il fine che si propone, "grazie anche alla collaborazione con Anci, è fare del modello italiano un esempio", ha spiegato Dentis. L'Europa indica la rotta da seguire nell'ambito della gestione del fine vita degli imballaggi, "il primo obiettivo da raggiungere scatta il prossimo anno: la direttiva Sup prevede – ricorda Dentis – che entro il 2025 si raccolga almeno il 77% delle bottiglie in pet, una percentuale che sale al 90% entro il 2029. Quanto all'utilizzo del pet riciclato nelle nuove bottiglie, dall'anno prossimo sarà del 25% fino ad arrivare al 65% nel 2040. Ma per raggiungere questi obiettivi è necessario mettere in piedi raccolte selettive". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)