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Sharesalmo, tutelare alcune specie ittiche dei laghi prealpini e fiumi di Italia e Svizzera

Sharesalmo, tutelare alcune specie ittiche dei laghi prealpini e fiumi di Italia e Svizzera
Sharesalmo, tutelare alcune specie ittiche dei laghi prealpini e fiumi di Italia e Svizzera, Fiume Sesia, Foto Sharesalmo © Alice Pellegrino, per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Green Media Lab Srl SB

Oltre alle azioni dirette finalizzate alla salvaguardia delle specie locali di pesci, Sharesalmo ha comportato anche operazioni a livello sociale, così come varie attività di promozione turistica sostenibile e campagne di sensibilizzazione verso la popolazione locale.

Il 14 giugno 2019 è partito, per concludersi il 13 giugno di quest’anno, il progetto Sharesalmo, finalizzato alla salvaguardia e al ripopolamento di tre specie autoctone di salmonidi (Temolo, Trota Marmorata e Trota Lacustre) dei laghi prealpini e fiumi di Italia e Svizzera.

Sono otto i partner coinvolti e nello specifico: il Parco Lombardo della Valle del Ticino, affiancato dal CNR-IRSA di Pallanza (VB), dall’Unione Montana dei Comuni della Valsesia, dalla società GRAIA Srl, ente privato di ricerca, dalla Società Valsesiana Pescatori Sportivi e dal GAL Terre del Sesia, ente di promozione del territorio, oltre al Cantone Ticino e il Cantone Grigioni.

L’iniziativa, finanziata dal fondo europeo Interreg Italia-Svizzera, nasce grazie alla volontà condivisa dei partner di rafforzare l’unicità e la varietà dei propri territori attraverso la valorizzazione di un patrimonio fortemente tipico e comune: quello ittico, nello specifico dei Salmonidi nativi.

I Salmonidi quale preziosa risorsa naturale culturale e turistica: gli interventi ambientali e faunistici

Proprio nei Salmonidi endemici e sub-endemici, quali sono Temolo, Trota Marmorata e Trota Lacustre, è riconosciuta una preziosa risorsa naturale, culturale e turistica. Il progetto ha promosso in questi anni una serie di interventi diretti sulle specie, incentivandone il ripopolamento e la salvaguardia da specie invasive (in particolare il pesce siluro).

Tra gli interventi ambientali e faunistici ricordiamo la creazione della prima piattaforma transfrontaliera di monitoraggio delle migrazioni di Salmonidi a scala di bacino; la costruzione di passaggi per pesci sul fiume Sesia; l’installazione dei dispositivi di tracciamento per monitorare spostamenti e abitudini delle diverse tipologie di pesce, al fine di ottimizzarne il ripopolamento.

Allevamento Trota Marmorata, Foto Sharesalmo © Alice Pellegrino, per gentile concessione dell’Ufficio Stampa Green Media Lab Srl SB

In particolare, il progetto ha interessato una regione particolarmente vasta che comprende l’intero bacino del fiume Ticino (e dunque quattro grandi laghi prealpini, Ceresio, Verbano, Lario e Orta), altri fiumi come Moesa, Maggia, Tresa e Toce, e la vicina Valsesia: un’area importante, che va ben oltre i confini territoriali e si colloca all’interno di un fitto reticolo fluviale a cavallo tra Italia e Svizzera.

Le operazioni a livello sociale, promozione turistica e campagne di sensibilizzazione

Ma oltre alle azioni dirette finalizzate alla salvaguardia delle specie ittiche, Sharesalmo ha comportato anche operazioni a livello sociale, così come varie attività di promozione turistica sostenibile e campagne di sensibilizzazione verso la popolazione locale.

Importante il coinvolgimento delle scuole, per far scoprire più da vicino alle giovani generazioni l’ambiente che le circonda, dando una forte spinta a nuove forme di turismo sostenibile.

Il nuovo progetto “Sharesalmo IV avviso”

Grazie anche ai recenti finanziamenti Interreg Italia-Svizzera, si è sviluppato un nuovo progetto il cui nome è “Sharesalmo IV avviso”. Questo si concluderà il 20 dicembre 2023 ed è finalizzato a capitalizzare, ampliare e condividere con il pubblico i risultati del progetto Sharesalmo e dei vari interventi effettuati.

 Anche in questo caso, le attività riguardano la valorizzazione del patrimonio naturale, rappresentato dalla fauna ittica autoctona e il turismo responsabile. In particolare, le attività in corso mettono a sistema le informazioni, le infrastrutture e le buone pratiche già sviluppate in Sharesalmo in campo di conservazione dei Salmonidi autoctoni, coinvolgendo aree ancora non indagate e trasferendo l’esperienza, le pratiche e i metodi ad altre specie ittiche: i Ciprinidi.

Infine, parte degli sforzi progettuali riguarda il rafforzamento del network che si occupa della valorizzazione culturale e turistica dell’area di progetto: per questo motivo, continuano le attività didattiche e gli eventi che coinvolgono la cittadinanza.

Qui il progetto Sharesalmo nel dettaglio

Qui per la visione del Virtual Tour

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