Cometa NeoWise, cosa ha da rivelarci questo importante messaggero celeste?
L’attività, in programma al planetario del Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave (RM), via del Colle pozzo, n. 1, avrà inizio alle 17.00 con l’escursione alla scogliera corallina Cretacica di Rocca di Cave “Attraverso 100 milioni di anni”.
In un percorso di circa 1 km, lungo la via Genazzano, si trovano numerosi affioramenti fossiliferi che risalgono all’età Turoniana (circa 90 milioni di anni fa). Si tratta di resti di molluschi, spugne, coralli, appartenenti a specie in gran parte estinte alla fine dell’epoca Cretacica.
Le grandi comete della storia
Alle 18.45, al Planetario si svolgerà lo spettacolo: “Le grandi comete nella storia”. Le prime testimonianze degli astri chiomati, risalenti a quasi 4000 anni fa, sono registrate nelle tavolette babilonesi e negli annali degli astronomi cinesi. Comete di corto, medio e lungo periodo solcano da sempre i cieli.
Le comete più grandi e luminose provengono dalle regioni esterne del Sistema solare e recano importanti testimonianze delle prime fasi della nascita del Sole e dei pianeti. Da sempre l’umanità ha attribuito grande importanza alla comparsa di questi visitatori cosmici, associando a essi eventi importanti.
Cometa NeoWise, la protagonista
La cometa NeoWise, scoperta dall’omonimo satellite astronomico all’Infrarosso, è la più importante dal 1998 (passaggio della Hale-Bopp). Si tratta di un oggetto del diametro di circa 5 Km, con un’orbita di elevatissima eccentricità, all’afelio è distante oltre 600 U.A., con un periodo orbitale di oltre 5000 anni. La brillante chioma ha in realtà un diametro di centinaia di migliaia di km.
La serata
Lo spettacolo previsto per la sera sarà introdotto dalla presentazione: Costellazioni e pianeti del giorno. Alle 21.45 inizierà la serata osservativa “Messaggero celeste: la cometa NEOWISE (C2020F3), un viaggiatore dalle regioni estreme del Sistema solare”.
Bassa sull’orizzonte nordoccidentale, dopo le 22, si osserva un pennacchio di luce diffuso, di circa 5° di lunghezza, in prossimità delle stelle della “zampa posteriore dell’Orsa”. La cometa si trova a circa 100 milioni di km di distanza dalla Terra, brilla a magnitudine 3.
L’osservazione
L’osservazione sarà svolta al binocolo con un ulteriore approfondimento del cielo stagionale, con l’inconfondibile sagoma dello Scorpione con le tre brillanti stelle delle Chele, e la supergigante rossa, Antares, a Sud, al Meridiano; verso sudest, basso sull’orizzonte, il Sagittario, rappresentazione del re-arciere e di Nergal, il dio Marte mesopotamico.
Sopra lo Scorpione una grande ellisse di stelle definisce la costellazione di Ofiuco, il Serpentario, la cui stella più brillante, Ras Alhaghue “la testa dell’incantatore”, disegna nel cielo estivo, insieme alle lucide di Lyra e Aquila, un secondo triangolo.
Guardando verso Nord si stagliano le costellazioni circumpolari, con l’Orsa Maggiore alta a nordovest e Cassiopea bassa verso sudest, ben riconoscibile a nord, anche l’adiacente costellazione di Cefeo, dal tipico disegno a “casetta”. Non mancherà l’osservazione del cielo profondo e dei pianeti, tra cui Giove, quasi alla minima distanza dalla Terra.
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