(Adnkronos) – "Il ruolo del dermatologo influencer è particolare perché è un po' un terreno di confine tra quella che è la professione medica e clinica, quella che tutti conosciamo, e quella che invece è un pochino più influencer, ovvero il consiglio che diventa quasi un consiglio personale". Così il dermatologo Luciano Galotta spiega la sua esperienza sui social, a margine del Simposio 'Codice deontologico e social media' al congresso nazionale dell'Associazione italiana dermatologi ambulatoriali (Aida) che si è tenuto a Riccione. Concretamente, sottolinea, "ci troviamo a essere" di collegamento "tra l'azienda che produce i cosmetici e l'utente che vuole sapere qual è il cosmetico che noi consigliamo e non possiamo farlo". Con il codice deontologico attuale, come medici, "non possiamo mai dire qual è il nome commerciale di un prodotto che utilizziamo, in cui crediamo, men che meno mostrarlo. Quindi, l'utente tipo dei social va a cercare altre figure che danno questi consigli". Come specialisti "ci troviamo così a essere messi allo stesso piano, se non al di sotto – conclude – di persone che, sotto retribuzione, parlano di prodotti con meno cognizione di causa". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)