Anche in Italia ed Europa questo argomento è diventato una base sulla quale sono state instaurate alcune politiche riguardanti il risparmio delle energie, l’efficientamento energetico e la cura del nostro pianeta tramite lo sfruttamento di fonti rinnovabili, con la conseguente riduzione del consumo delle materie estratte dal nostro pianeta (che impiegano secoli a rigenerarsi).
Il settore tecnologico riguardante i privati consumatori e l’hi – tech non è da meno ed è nato in questo modo un fiorente mercato di prodotti rigenerati e ricondizionati che permette di sfruttare nuovamente i dispositivi che tempo fa’ sarebbero diventati dei semplici rifiuti.
Dispositivi ricondizionati e refurbished: che cosa sono
I dispositivi tecnologici ricondizionati, detti anche rigenerati o refurbished, sono tutti gli apparecchi che vengono messi in commercio nuovamente a seguito del ripristino da parte della casa produttrice o del rivenditore. Normalmente può succedere che un dispositivo (come ad esempio uno smartphone o un pc) venga restituito al produttore in seguito ad alcune imperfezioni estetiche o a guasti relativi all’hardware o al software.
Piuttosto che essere smaltiti, questi dispositivi vengono ripristinati e riparati per essere riportati alla condizione nella quale dovrebbero essersi trovati in origine e rimessi in commercio alla voce “dispositivo ricondizionato”.
Normalmente di questa pratica si occupa il produttore (come nel caso di Apple) o il rivenditore dell’apparecchio.
Il risparmio che si ottiene acquistando un dispositivo ricondizionato
Acquistare un apparecchio tecnologico ricondizionato permette al consumatore di disporre di un prodotto di altissima gamma ad un prezzo di molto inferiore rispetto all’acquisto dello stesso prodotto come nuovo.
Prendendo per esempio gli smartphone, è possibile acquistare uno degli ultimi modelli di iPhone o Samsung ricondizionati con uno sconto che varia tra il 35% e il 60% rispetto all’acquisto del prodotto nuovo in negozio ufficiale.
Questo vuol dire abbattere di molto i costi dei nuovi modelli in commercio. In media un telefono di alta gamma può costare tra i 600 € e i 1.200 €: immaginate ora di disporre dello stesso telefono che ha avuto qualche piccola imperfezione ed è stato riparato spendendo il 40% in meno.
Nonostante ci sia molta diffidenza da parte dei consumatori, chi vende prodotti ricondizionati applica normalmente una garanzia di almeno uno o due anni, in modo da coprire ogni tipo di dubbio da parte dell’acquirente.
Un valido esempio di quanto affermiamo può essere trovato su un sito che ci sentiamo di consigliarvi di visitare, specializzato nella vendita di smartphone ricondizionati. L’iPhone 11 da 64 Gb venduto da Certideal costerebbe sul mercato circa 600 €, mentre l’acquisto del ricondizionato ci porterebbe a spendere una cifra intorno ai 360 €, con la garanzia sul prodotto di ben 2 anni.
In questo modo riusciamo a risparmiare senza rinunciare alla praticità e alla comodità dei dispositivi di ultimissima generazione.
L’impatto sull’ambiente
L’acquisto di prodotti ricondizionati ha anche un forte impatto sull’ambiente. Immaginate che tutti i dispositivi con qualche piccola imperfezione dovrebbero essere smaltiti in discariche apposite: di quanto aumenterebbe la mole di rifiuti per il nostro povero pianeta?
Un prodotto ricondizionato permette di dare una nuova vita allo stesso dispositivo, evitando così di aumentare l’accumulo di rifiuti e riducendo l’estrazione di metalli, terre rare e minerali essenziali per la produzione dei componenti interni.
In questo particolare momento storico, dove le risorse scarseggiano ed hanno raggiunto dei costi a dir poco spropositati, una pratica di questo tipo non può di certo non essere d’aiuto per la preservazione dell’ambiente e anche dei nostri risparmi.