Riscoprire il valore della cultura. Ieri si è volto l’incontro organizzato dalla SAI, Società Autori d’Italia sul tema “Richieste e proposte della Cultura Italiana per la XVIII Legislatura”.
Numerosi gli interventi effettuati che hanno dato vita ad un interessante scambio della durata di circa tre ore. Il Presidente SAI Pietro Folena, nell’aprire il dibattito, ha chiesto nuovamente alle forze politiche democratiche: “un impegno solenne perché la prossima legislatura apra la stagione della riforma morale e intellettuale del’Italia”. Per dare attuazione al rinnovamento, secondo Folena occorrono maggiori fondi: “lo stanziamento per la cultura va aumentato di cinquecento milioni ogni anno”.
La Società Autori d’Italia propone di “realizzare la grande enciclopedia digitale dei beni culturali e detassare le attività culturali”. Il tema sociale si pone come una vera e propria questione nazionale, punto centrale dell’emergenza sociale e democratica del nostro Paese e soltanto una riforma radicale potrà, secondo il presidente SAI, far riprendere all’Italia “un cammino di speranza verso il futuro”.
Riscoprire il valore della cultura
Tanti gli esponenti della cultura e del mondo politico che hanno partecipato all’incontro tra cui :
Giancarlo De Cataldo (scrittore e sceneggiatore); Ennio Calabria (pittore e illustratore); Elisabetta Ramat (SLC CGIL); Livia Turco (Fondazione Nilde Jotti); Giovanni Albanese (artista); Dino Giarrusso (M5S).
Giancarlo De Cataldo, scrittore e sceneggiatore, autore di serie tv di grande successo come Romanzo Criminale, ha sottolineato: “Dobbiamo fare tutto il possibile (e anche l’impossibile) perché la cultura torni a essere il motore del nostro tempo”.
La SAI, a tal proposito, chiede il rispetto e la piena attuazione dell’Articolo 9 della Costituzione che recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Per Sai, che ha proprio come riferimento l’Articolo 9, “la questione culturale va messa al primo posto per una ripresa economica e uno sviluppo sostenibile del Paese” come rimarcato anche da Mario Quattrucci, direttore della Webzine Malacoda.
Marta Bonafoni, giornalista e candidata nella Lista Civica per Zingaretti, ha dichiarato: “La cultura è un tassello fondamentale per il risanamento economico e lo sviluppo del Paese”.
Livia Turco, Presidente della Fondazione Nilde Jotti, ha ricordato il ruolo importante delle Madre Costituenti, le 21 donne elette per la prima volta in Parlamento e che contribuirono a scrivere la Costituzione Italiana. La Fondazione è impegnata a scrivere una biografia reale e aggiornata di Nilde Jotti. La Turco sottolinea in maniera appassionata l’importanza della cultura, anche per riuscire a colmare una solitudine generale, in particolare dei giovani, troppo risucchiati dai social.
.Nel corso della tavola rotonda una serie di proposte rivolte al nuovo futuro governo:
- un sistema di misure fiscali a sostegno della cultura (detrazioni per le spese dedicate alla cultura, come cinema, teatri, musica e tanto altro);
- il censimento del patrimonio culturale nazionale, realizzato anche mediante forme di servizio civile;
- l’incremento delle risorse a sostegno delle imprese creative e culturali, anche con l’utilizzo dei fondi derivanti da una innovativa web tax (come l’utilizzazione delle imposte pagate in Italia dai colossi del web, ai fini culturali);
- l’incentivazione di una scuola più attenta alla sua valenza culturale, oltre che alle sue funzioni di preparazione professionale.
Dino Giarrusso, candidato M5S, ha sottolineato l’eccessiva contrapposizione che si crea su ogni argomento, auspicando una collaborazione trasversale per fare della cultura un spazio comune di riflessione. E per mettere in moto una reale sinergia di intenti.
A questo riguardo interessante anche l’intervento del noto pittore Ennio Calabria che ha voluto ricordare l’importanza del ruolo dell’arte e della cultura per la costruzione di coscienze autenticamente libere.
La Sai richiede quindi, una riforma in aiuto dell’industria culturale per arginare la crisi del settore e per favorire una reale presa di coscienza. Perché una reale consapevolezza di quello che stiamo vivendo ci potrà porre di fronte ad una scelta il più autentica possibile.
Contributo fotografico: Girolamo Costanzo
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