Sentieri e cammini sono il filo conduttore di “ReStartApp i cammini italiani”, l’incubatore temporaneo per le giovani imprese della montagna che ha preso il via a Premia, nel Verbano Cusio Ossola
Il progetto, promosso da Fondazione Edoardo Garrone in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo, è volto alla valorizzazione e in qualche modo alla riscoperta dei territori alpini e appenninici che sono infatti attraversati e caratterizzati da sentieri e cammini.
Si tratta di un percorso formativo intensivo di nove settimane che va a rinnovare il format dei Campus ReStartApp e ReStartAlp, i cui protagonisti, di questa edizione 2019, saranno nove giovani under 40, provenienti da tutta Italia, con 9 progetti imprenditoriali sui quali lavorare. Progetti che saranno all’insegna della sostenibilità economica ed ambientale e dell’innovazione, muovendosi però attorno ad un unico e principale obiettivo: rilanciare le Terre Alte, attraverso la rete dei cammini e dei sentieri che percorrono da Nord a Sud, tutta la nostra penisola.
Le idee per ReStartApp
Ecco le idee che potranno sviluppare i partecipanti: l’installazione di piccole strutture ricettive in legno e materiali naturali per immergersi completamente nella natura del Parco dell’Alto Sebino, in Lombardia; l’attivazione di un network di attività all’aria aperta per offrire opportunità turistiche e sportive in montagna, a partire dalle provincie di Lecco e Sondrio; soluzioni di ospitalità diffusa, turismo esperienziale e sportivo a Ormea, nel cuore della Val Tanaro, tra Piemonte e Liguria; il recupero di un rustico abbandonato e di un terrazzamento per realizzare un orto alpino didattico nel bosco del cammino di Oropa, in Piemonte; un tour operator per gestire servizi turistici legati al territorio del Casentino; un polo di formazione e ricerca nel campo della psicologia e della salute psicofisica con attività lungo il “Viaggio nella storia d’Abruzzo”; un portale turistico per chi viaggia a piedi alla scoperta dei Parchi Naturali del Cilento, dell’Appennino Lucano e del Pollino, percorrendo gli antichi sentieri dei monaci bizantini; un’impresa agricola incentrata sulla coltivazione, la lavorazione e la vendita del fico d’india e dei suoi derivati, a cui abbinare proposte turistiche e promozione del territorio intorno al sentiero 150 del CAI, in provincia di Reggio Calabria; infine una fattoria didattica per avvicinare i più giovani alla natura lungo il tratto siciliano della via Francigena.
Il piano didattico sarà inoltre ricco e articolato, estremamente pragmatico, condotto da un team qualificato di docenti, esperti e professionisti dei principali settori dell’economia della montagna. Il tutto aiuterà i ragazzi a lavorare attorno a queste idee durante il Campus, rendendole così concretamente realizzabili.
Fino al 30 settembre – con una pausa intermedia nel mese di agosto – i partecipanti seguiranno così un percorso formativo che comprende attività di didattica frontale, laboratorio di creazione d’impresa, esperienze e case histories di successo, oltre a un viaggio-studio nella Val di Cembra, crocevia di sentieri e cammini in Trentino Alto Adige, organizzato in collaborazione con il Club Alpino Italiano, per toccare con mano iniziative e progetti di rilancio economico, sociale e ambientale del territorio.
Il programma didattico di “ReStartApp per i cammini italiani” è validato poi, da una crescente rete di partner autorevoli, di cui fanno parte Fondazione Symbola, Club Alpino Italiano (CAI), Legambiente, Fondazione Buon Lavoro, Alleanza Mobilità Dolce (A.Mo.Do.), Banca Popolare Etica, Fondazione CIMA, UNCEM, PEFC Italia, Federbim e Federforeste.
Ma non solo. Per agevolare, infatti, l’avvio dei 3 migliori progetti che verranno selezionati da una Commissione di valutazione appositamente costituita, la Fondazione Edoardo Garrone, metterà a disposizione 3 premi del valore complessivo di 60.000 euro; incentivi che saranno integrati dall’intervento dei partner che contribuiranno alla realizzazione delle idee d’impresa.
Tante piccole ma grandi iniziative come questa che ci possono permettere di riscoprire e così di valorizzare le terre che troppo spesso nella nostra penisola diamo per scontate e che sempre di più invece, si rivelano come risorse sulle quali puntare per un futuro migliore. Risorse che abbiamo a portata di mano e che vanno re-valorizzate attraverso i loro stessi punti di forza caratteristici, il tutto all’insegna della sostenibilità economica, ma soprattutto ambientale, con idee innovative che la possano far rifiorire e ripensare ancora in modo nuovo.