(Adnkronos) – Una battuta che sapeva di provocazione. Poi gli insulti e le minacce. Così Micaela Ramazzotti ha raccontato la dinamica della lite con l'ex marito Paolo Virzì ai carabinieri della Stazione Aventino nella denuncia presentata ieri e che l'Adnkronos ha potuto visionare. Ramazzotti spiega: ero con mia figlia e il mio compagno, seduta in uno dei tavolini fuori del ristorante 'Insalata ricca' di piazza Albania, quando ho incrociato il mio ex marito, sua figlia Ottavia (35enne nata dalla relazione del regista con l'attrice Tiziana Cruciani, ndr) e nostro figlio piccolo. "Si sono avvicinati a noi e la figlia ha rivolto qualche battuta nei miei confronti. Ho chiesto a mio figlio di avvicinarsi a me – le parole dell'attrice – ma Ottavia e il padre glielo impedivano. A quel punto la figlia ha iniziato a riprendere la scena e ad aggredirmi verbalmente. Il mio fidanzato si è interposto perché la situazione si stava scaldando, dato che il mio ex iniziava a minacciarmi e a insultarmi con parole come 'm..da'… fai schifo'". Quindi, riferisce ancora l'attrice, ho preso il telefono della figlia e l'ho lanciato per terra. Il mio ex marito cercava di aggredirmi e il mio fidanzato tentava di parare i colpi col suo braccio. Nessun lancio di sedie, ma la stessa Micaela Ramazzotti ha sottolineato come la figlia dell'ex marito, nel tentativo di riprendersi il telefono mi ha graffiato il braccio. Per lei, che si è fatta refertare come tutti i protagonisti della vicenda, cinque giorni di prognosi per lievi escoriazioni. (di Silvia Mancinelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)