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L'Ucraina è per la Russia "questione di vita o di morte". Parola di Vladimir Putin. Per l'Occidente "si tratta di migliorare la loro posizione tattica, ma per noi si tratta del nostro destino, di una questione di vita o di morte", ha detto il presidente russo al giornalista Pavel Zarubin della radiotelevisione russa in un'intervista rilanciata dall'agenzia russa Tass. Le parole di Putin sono state diffuse poche ore dopo la conquista delle rovine della città di Avdiivka, nell'est dell'Ucraina. Nella serata di ieri, il presidente ha ricevuto la comunicazione ufficiale dal ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e ha inviato un telegramma di congratulazioni ai reparti che hanno completato la missione. L'Ucraina, dopo settimane di durissimi scontri lungo la linea del fronte, ha deciso di ritirare i propri soldati dalla città, ormai ridotta ad un cumulo di macerie: le forze di Kiev hanno abbandonato le posizioni ripiegando. Putin, al microfono di Zarubin, ha voluto commentare l'intervista dei giorni scorsi al giornalista americano Tucker Carlson, ex anchorman di Fox News. L'intervista con Carlson, durata più di due ore, secondo le indiscrezioni non ha soddisfatto Putin. Il faccia a faccia, in realtà, si è rivelato quasi un monologo del presidente russo, che nella prima mezz'ora ha 'tramortito' il giornalista con un prolisso excursus storico per dimostrare la natura artificiale dello stato ucraino. Putin, 10 giorni di distanza dall'intervista, sottolinea ancora come fosse "importante" che tanto tra i russi quanto all'estero si capisse quanto per la Russia sia importante "tutto quello che accade nella direzione ucraina". "Volevo che le persone ascoltassero per capire – ha affermato – Non spetta a me giudicare l'effetto". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)