Prevede di utilizzare la gomma proveniente da pneumatici fuori uso per la creazione dell’asfalto ed è stato scelto come progetto life del mese di luglio del Ministero dell’Ambiente: si tratta del progetto Nereide. Coordinato dal dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’Università di Pisa, dal 2016 si lavora per creare nuove pavimentazioni stradali ad elevata sostenibilità ambientale e in grado di ridurre l’inquinamento acustico, tramite lo sfruttamento delle proprietà elastiche e insonorizzanti della gomma riciclata.
Il nuovo asfalto viene ottenuto usando materiali provenienti dalla demolizione di pavimentazioni già esistenti e la gomma degli pneumatici non più in uso. Tali elementi vengono mescolati a caldo insieme al bitume, che funge da legante e agisce anche come matrice del nuovo materiale: ha infatti funzioni strutturali e di impermeabilizzazione e impedisce la lisciviazione delle sostanze chimiche contenute nella gomma.
I vantaggi di questo tipo di asfalto, rispetto a quello tradizionale, sono rilevanti. In primo luogo garantisce un notevole miglioramento della sicurezza stradale tramite l’ottenimento di ottime superfici drenanti e aumentando del 20% l’aderenza su strada.
Si prevede inoltre la riduzione del rumore generato dal passaggio dei veicoli e quindi un considerevole miglioramento della salute dei cittadini, tenendo conto del fatto che le nuove pavimentazioni ottenute con questa tecnica saranno realizzate in contesti urbani dove i limiti di rumore sono già stati superati e dove dovranno essere attuati degli interventi di mitigazione.
Dal punto di vista ambientale, poi, i benefici sarebbero enormi. Questo tipo di lavorazione dell’asfalto garantisce una migliore gestione dei rifiuti e una riduzione dello smaltimento dei materiali di scarto, che saranno invece riciclati e utilizzati nuovamente. Si pensa, infatti, che per ogni tratto di pavimentazione di 400 metri di lunghezza, saranno riciclati 2400 kg di gomma proveniente da pneumatici fuori uso.
Naturalmente, grazie allo sfruttamento di materiali di scarto, viene favorita anche una diminuzione dell’utilizzo di materiali vergini, all’insegna dell’efficienza nella gestione delle risorse. Le pavimentazioni saranno inoltre prodotte e posate a temperature inferiori ai 30/40°C, riducendo del 30% l’inquinamento atmosferico causato durante la posa dell’asfalto.
Duemilaquattrocento metri di pavimentazione sono già stati realizzati con questa tecnica a Massarosa, in provincia di Lucca. Nella seconda parte del progetto, che verrà avviata il prossimo autunno, ne saranno realizzate altre contenenti un quantitativo di gomma riciclata ancora maggiore.
Fra gli altri obiettivi futuri del progetto vi sono anche quello di creare delle indicazioni per le Pubbliche Amministrazioni, in modo che le miscele dell’asfalto riciclato siano inserite nei capitolati di appalto, e la realizzazione di nuove tecniche di monitoraggio delle prestazioni delle pavimentazioni, con il fine di migliorare l’affidabilità dei risultati ottenuti.
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