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Prevenire la violenza contro le donne, il ruolo delle aziende

Prevenire la violenza contro le donne, il ruolo delle aziende
Foto @Ufficio stampa Community

Sono 32 le organizzazioni che hanno partecipato all’incontro con l’obiettivo di definire azioni e progettualità congiunte da mettere in atto per prevenire  la violenza maschile contro le donne.

Si è tenuto ieri il primo incontro di kick off “Prevenire la violenza contro le donne attraverso progetti di education e attivismo: il ruolo delle aziende.”, organizzato da InVento Innovation Lab, una delle prime B Corp italiane, e B Lab Italia, l’organizzazione non profit che coordina il movimento delle B Corp in Italia e che ha visto la partecipazione di oltre trenta organizzazioni.

Obiettivo dell’evento è stato quello di definire azioni e progettualità congiunte per contrastare la violenza maschile in tutte le sue forme, psicologica, economica e fisica.

Quale ruolo hanno le aziende? Quali azioni individuali e progettualità collettive possono contrastare questo problema mondiale?

Questi sono i temi trattati durante il primo evento tematico promosso dalla Impact Education Coalition, la prima coalizione nata per diffondere iniziative di educazione e attivismo in linea con l’Agenda 2030.

La violenza contro le donne: i dati e i temi trattari

Il rapporto dell’OMS definisce la violenza contro le donne “un problema di salute di proporzioni globali enormi”.

Dai dati Istat risulta che la violenza maschile contro le donne in Italia è un fenomeno ampiamente sommerso, trasversale, colpisce una donna su tre e si stima che il 90% non denunci.

Inoltre risulta che la violenza fisica è solo una parte del fenomeno e spesso non la più frequente. Difatti la violenza psicologica e quella economica sono fenomeni molto più diffusi e spesso più sommersi e difficili da identificare, anche sui luoghi di lavoro.

Dai dati del Centro Antiviolenza Telefono Rosa Piemonte di Torino su 780 donne accolte nel 2022, 1 donna su 3 ha subito violenza, fenomeno che colpisce indiscriminatamente qualsiasi classe di età (dalle minori di 16 anni fino alle donne di oltre 70 anni) e di livello di istruzione.

Non c’è una classe di età che non sia rappresentata. La scolarizzazione non sembra essere un deterrente, anzi donne con livello di istruzione secondaria e laurea/bachelor/master/phd rappresentano ben il 58% del totale.

“Prevenire la violenza contro le donne attraverso progetti di education e attivismo: il ruolo delle aziende“, lo svolgimento dell’evento

Il convegno si è svolto in due parti:

una prima parte informativa che ha visto la testimonianza diretta di quattro relatrici esperte sul tema;

una seconda parte di co-creazione di progetti concreti e immediatamente applicabili all’interno delle realtà aziendali guidata dal team di InVento Innovation Lab.

Hanno portato la propria esperienza personale cinque relatrici di spicco nel panorama italiano:

  • Alessandra Kustermann, Presidentessa del centro antiviolenza SVS Donna Aiuta Donna, Ginecologa, ex Primaria di Ostetricia e Ginecologia in Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano e Claudia Di Palma, coordinatrice SVS Donna Aiuta Donna.
  • Anna Clorinda Ronfani, Vice presidentessa del Telefono Rosa Piemonte di Torino, avvocata penalista e Socia onoraria della Società Italiana di Psichiatria, Sezione Piemonte.
  • Marilisa D’Amico, Professoressa ordinaria di diritto costituzionale e Prorettricecon delega alla legalità, trasparenza e parità di dirittie Costanza Nardocci, Professoressa associata di diritto costituzionale dell’Università di Milano.

Nell’evento sono state coinvolte Società Benefit e B Corp insieme a importanti realtà nazionali e internazionali che hanno a cuore queste tematiche e insieme vogliono prendere l’impegno nel contrastare il fenomeno della violenza maschile a partire dalla propria azienda.

“Sono felice di aver partecipato all’incontro con le imprese virtuose di B Lab Italia. Per combattere la violenza sulle donne dobbiamo costruire reti con tutti coloro che possono aiutarci a cambiare la cultura e a costruire un mondo più giusto”commenta Alessandra Kustermann, Direttrice di Ginecologia e Ostetricia, Unità operativa complessa SVSeD e Consultorio Familiare presso la Fondazione IRCCS CA’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Anna Clorinda Ronfani, Vice presidentessa del Telefono Rosa Piemonte di Torino, avvocata penalista e Socia onoraria della Società Italiana di Psichiatria, Sezione Piemonte, dichiara: “Le aziende, di qualunque dimensione, non sono solo luoghi di lavoro, ma anche spazi di aggregazione dove si può generare e diffondere umanità: e dove il rifiuto della violenza nei confronti delle donne da individuale può diventare collettivo grazie a risorse e sostegni accessibili a tutte in modo continuativo.”

L’evento è il primo di 5 incontri previsti all’interno del programma dellaImpact Education Coalition per accelerare la transizione rigenerativa in Italia attraverso la diffusione di iniziative di education, volontariato e attivismo in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 presso scuole e aziende.

I prossimi eventi promossi dalla Impact Education Coalition tratteranno nuovi temi:

  • la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e l’analisi di materialità,
  • la diffusione di modelli imprenditoriali sostenibili,
  • gli Inner Development Goals (IDGs),
  • il coinvolgimento della filiera nella creazione di valore territoriale.

Per iscriversi alla Impact Education Coalition o richiedere informazioni ecco il link al seguente form.

Per aderire alla Impact Education Coalition scrivere a info@inventolab.com

Sito web della Impact Education Coalition

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