Circa 3,5 milioni di famiglie in emergenza, è quanto emerge da una stima della Fondazione Utilitatis
Per contrastare la povertà energetica raccogliere due milioni di euro entro il 2024, questo l’obiettivo della onlus Banco dell’energia, creata con l’intenzione di aiutare le famiglie in situazione di fragilità economica e sociale, in modo particolare sulla povertà energetica.
Presentato ieri il piano di sviluppo a Roma dove si sono riuniti i firmatari del ‘Manifesto contro la povertà energetica‘ a cui hanno aderito anche Edison, Terna e Wit, Fondazione Fiera Milano e Fondazione Francesca Rava, Banco Alimentare e Ircaf (Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione).
Nello stesso ambito si è fatto il punto di quanto da dicembre è stato realizzato, periodo in cui il Banco dell’energia ha assunto una prospettiva nazionale.
La povertà energetica, i numeri
Il costante aumento del prezzo dell’energia, secondo una stima della Fondazione Utilitatis, porterebbe alla crescita delle famiglie in povertà energetica del 5,34% (circa 300mila in più) arrivando nel primo trimestre 2022 al 13,34%, il più alto valore riscontrato da quando la misurazione della povertà energetica ha preso il via.
Risulta inoltre da una recente ricerca condotta da Ipsos per il Banco dell’energia che solo 1 italiano su 4 sa cosa sia la povertà energetica, ma che il 53% di questi una volta spiegato il punto si sia reso conto della priorità del problema e soprattutto che in Italia sia fortemente presente.
Grazie al sostegno al Banco dell’energia di enti o aziende che sosterranno i progetti della onlus, il Manifesto prevede di attivare oltre 30 progetti in Italia di cui un paio, uno a Roma e uno in Calabria, sono stati presentati ieri.
La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, come riportato dall’ANSA, nel ringraziare il Banco dell’Energia che “contribuisce ad affrontare un tema che tocca la quotidianità delle famiglie”, in un messaggio ha rilevato che “la povertà energetica nel contesto del cambiamento climatico in atto è tra le questioni che oggi più chiedono capacità di visione e programmazione. I divari e le diseguaglianze colpiscono le situazioni di maggiore fragilità e, soprattutto per l’infanzia e l’adolescenza, sempre più le condizioni di povertà energetica sono causa di povertà educativa e di esclusione sociale. La sfida energetica è una grande sfida di pari opportunità per realizzare un cambio di sistema sostenibile e inclusivo”.
Marco Patuano, Presidente di A2A e della onlus ha detto – “L’obiettivo che ci siamo posti come Banco dell’energia è ambizioso ma raggiungibile. Soprattutto se, come sta succedendo, molti enti e società importanti decidono di fare sistema ed entrare a far parte del Banco. Ci stiamo consolidando in fretta e ciò è testimonianza del fatto che abbiamo intercettato un bisogno che esisteva da tempo ma che era latente. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per contribuire a ridurre la povertà energetica”.
Sempre da ANSA Michaela Castelli, presidente di Utilitalia ha spiegato – “Per il particolare legame che mantengono da sempre con i territori nei quali operano le utilities sono impegnate da tempo nel contrasto alla povertà energetica. Il Banco dell’energia rappresenta un ulteriore, importante tassello di questo percorso, e testimonia l’importanza di fare rete per mettere in campo azioni di sistema”.
“Tutte le realtà coinvolte in questo progetto – ha concluso Michaela Castelli – hanno infatti i medesimi obiettivi: venire incontro alle necessità delle famiglie più in difficoltà, facilitandone l’accesso all’energia”.
Fonte: ANSA