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Ponte di Messina, al via la procedura per l’esproprio dei terreni

(Adnkronos) – Al via l'iter per l'esproprio dei terreni che precede l'inizio dei lavori di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Sarà pubblicato domani, 3 aprile, sui quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria l’avviso di avvio del procedimento volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità, che sarà sancita con l’approvazione del progetto definitivo del ponte da parte del Cipess. Lo rende noto la stessa società Stretto di Messina.  In linea con l’iter autorizzativo previsto dal quadro normativo, la pubblicazione dell’avviso è un atto conseguente all’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione della Stretto di Messina dell’aggiornamento del progetto definitivo dell’opera, alla consegna degli elaborati progettuali ai ministeri e alle autorità competenti e all’avvio della Conferenza di servizi.  Per garantire la più ampia diffusione delle informazioni, l’avviso – corredato del Piano particellare e dell’elenco ditte proprietarie – sarà pubblicato anche sui siti internet istituzionali della Regione Calabria, della Regione siciliana, della Stretto di Messina, nonché affisso agli albi pretori dei comuni interessati dalla realizzazione dell’intervento.  "Questa fase intermedia, legata alla pubblicazione dell’avviso – si legge in una nota della società Stretto di Messina – consentirà a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione relativa al Piano espropri e formulare eventuali osservazioni". La società Stretto di Messina aprirà 'sportelli informativi' sia a Messina che a Villa San Giovanni, in spazi dedicati messi a disposizione dai rispettivi comuni, per fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione. In particolare, per 60 giorni a partire dall’8 aprile, i soggetti i cui beni sono interessati dalle procedure espropriative, potranno rivolgersi per l’assistenza con personale tecnico, previo appuntamento telefonico ai numeri: 06.85826210 – 06.85826230 – 06.85826270, ai seguenti 'Sportelli informativi': a Messina presso il Palacultura Sala Rappazzo (piano terra) in viale Boccetta 373, lunedì dalle 15 alle 17; martedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17 a esclusione dei giorni festivi: a Villa San Giovanni presso la ex sede della Pretura in via Nazionale Bolano 541, giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, venerdì dalle 9 alle 13, a esclusione dei giorni festivi.  "Ci risiamo: relativamente al ponte sullo Stretto, il governo oggi annuncia in pompa magna l’avvio del piano espropri. Si fa passare il messaggio che in quattro e quattr'otto verranno demolite centinaia di case, lasciando ai cittadini uno sportello informativo per capire come fare fagotto e togliersi dai piedi. In realtà le cose non sono così semplici come la Società Stretto di Messina Spa vuole farle sembrare: la pubblicazione dell’avviso non significa affatto che gli espropri, e a seguire il cantiere, partiranno".  "Sappiamo che le associazioni e i comitati dei cittadini stanno preparando centinaia di osservazioni al progetto che dovranno essere valutate tutte con la massima attenzione e che ci sono le autorizzazioni relative all’impatto ambientale da ottenere – aggiunge – Non ci sembrano passaggi banali, anzi vogliamo proprio vedere chi si prenderà la responsabilità di dare il disco verde a un progetto così impattante e con ancora così tante lacune, che non porta alcuna vera utilità. Abbiamo la conferma, purtroppo – prosegue Floridia – di un modo di procedere piuttosto approssimativo da parte di governo e istituzioni locali, con il Comune di Messina che è atteso in primo luogo tutelare i suoi abitanti e non altre parti. Le comunicazioni, però, restano fuorvianti, poco trasparenti e si agisce sempre comprimendo i diritti dei cittadini, i quali già in origine sono stati tagliati fuori dal dibattito pubblico sull’opera, pur previsto dal nostro codice degli appalti, ma rispetto al quale per il ponte il governo ha preferito derogare. La propaganda di Salvini la conosciamo, ma non può valere tutto”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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