È andata così: Laura Garzoli, biologa della Stazione Teriologica Piemontese (la teriologia studia nello specifico la biologia dei mammiferi), aveva bisogno di qualcuno che sapesse riconoscere gli insetti contenuti nel guano prodotto dai pipistrelli, e Angela Boggero, ricercatrice presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca sulle Acque (CNR-IRSA) di Verbania Pallanza, è la persona adatta
“Avendo io esperienza legata ai soli insetti acquatici, però”, racconta Boggero al nostro giornale, “abbiamo pensato di sviluppare un’idea progettuale che ci permettesse di trovare dei finanziamenti che coprissero parte delle spese da affrontare. Poiché sono poche le specie di pipistrelli che vivono e si nutrono nei pressi dell’acqua, abbiamo ritenuto che le risaie potessero costituire un habitat ideale per lavorare contemporaneamente sui pipistrelli e sulla loro dieta”. In questo ambiente infatti sicuramente la maggior parte del loro menu si basa su insetti acquatici.
Così, è stato sviluppato il progetto YES!BAT Sustainable Rice Field, say YES! To bats (cioè Risicoltura sostenibile: dite sì! ai pipistrelli) e, racconta ancora Boggero, “Laura lo ha sottoposto alla Barilla Center for Food and Nutrition che ogni anno propone un concorso rivolto ai giovani di tutto il mondo. In tale concorso vengono premiati i giovani che si sono distinti nell’ideazione di progetti di ricerca che promuovono la sostenibilità agroalimentare. Inaspettatamente Laura ha vinto! Un bel traguardo per lei, per me come responsabile del progetto, il mio Istituto e gli altri partner coinvolti, come la Stazione Teriologica Piemontese, l’Università di Milano con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali”
I pipistrelli difendono i campi di riso come Batman la città di Gotham
Di che progetto si tratta?
“Si occupa della sostenibilità agro-ambientale della coltivazione del riso. Il progetto mira a promuovere il valore ambientale e socio-economico di questa coltura tradizionale italiana. L’idea è questa: ciò che è necessario per ottenere una produzione alimentare sostenibile è trarre il massimo vantaggio da ciò che abbiamo già, ma è stato trascurato e minacciato da decenni. Insomma, il potere insostituibile della biodiversità per migliorare la qualità dell’agricoltura. Il progetto costituisce un esempio eccezionale di coesistenza e sinergia tra agricoltura e natura”.
Come?
“I pipistrelli sono i predatori più noti degli insetti notturni, che includono numerosi parassiti agricoli. Il progetto promuove una strategia integrata di gestione dei parassiti basata sulla fornitura di rifugi ai pipistrelli (le cosiddette bat box, ndr) in aree come quelle coltivate, che mancano di rifugi naturali quali siepi e alberi”.
Per questo c’è tale “partnership”, diciamo così, tra aziende di riso e pipistrelli?
“Sebbene il riso sia un alimento base per l’uomo, la sua produzione comporta un massiccio impiego di pesticidi che minacciano seriamente l’ambiente, la salute umana e, a lungo termine, l’intera sostenibilità dell’agroecosistema. Pertanto, il progetto si basa sull’impiego in campi di riso di rifugi per pipistrelli, progettati per incoraggiare la loro presenza in aree dove ci sono pochi siti di sosta e quindi per promuovere il loro servizio di controllo su specie infestanti. Alcuni risicoltori si sono quindi resi disponibili a lasciarci disporre questi rifugi per pipistrelli in alcune loro risaie per poter svolgere le nostre attività di ricerca.”
Che cos’è la chiro-sorveglianza?
“La chiro-sorveglianza è un approccio innovativo del progetto YES! BAT. Oltre alla predazione sugli insetti, i pipistrelli offrono un altro servizio aggiuntivo, come Batman difende la città di Gotham, i pipistrelli sorvegliano e difendono i campi di riso contro gli insetti cattivi, anche di quelli nuovi, alieni, ed emergenti. Scientificamente parlando, la chiro-sorveglianza usa pipistrelli nativi per la diagnosi precoce di parassiti agricoli invasivi ed emergenti”.
Segnalare e proteggere le colonie di pipistrelli
“Chi sono” i pipistrelli e quante specie “italiane” esistono?
“Sono gli unici mammiferi in grado di volo attivo. Anche se in Cina i pipistrelli sono simbolo di fortuna, in molti altri paesi soffrono per pregiudizi, false credenze e superstizioni, ancora oggi, anche se la loro utilità è stata riconosciuta, poiché contribuiscono a proteggere le colture, sono importanti impollinatori e agenti dispersori di semi. Molte specie di pipistrelli sono oggi esposte al rischio di estinzione a causa delle sostanze chimiche e dell’inquinamento luminoso, della distruzione dei loro habitat e dei loro rifugi, di malattie che li colpiscono, ma anche a causa della paura e della disinformazione delle persone”. Ricorda ancora Angela Boggero: “I pipistrelli sono protetti da diverse normative nazionali e internazionali. Nel nostro paese è vietato disturbarli e distruggere i loro rifugi, ma è difficile far seguire i regolamenti se le persone non contribuiscono a segnalare e proteggere le colonie di pipistrelli. È necessario il contributo di tutti per proteggere questi animali, che fanno parte del patrimonio della nostra e delle generazioni future. In Italia sono presenti 34 specie di pipistrelli (la cui tutela rientra nella Direttiva Habitat, il cui scopo è quello di salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione dei loro habitat naturali, ndr). Vivono più o meno 30-40 anni e sono geneticamente più simili a cani e balene che a topi. Ciascun pipistrello si alimenta di una vasta varietà di insetti (e altri artropodi), in relazione alla loro disponibilità nell’ambiente e ai loro bisogni. Ogni pipistrello può mangiare fino a un terzo del suo peso corporeo di insetti ogni notte. Quindi parliamo di migliaia di insetti per notte!
“Essendo formidabili cacciatori volanti, predano anche nuove specie di parassiti non nativi, rari nell’ambiente all’inizio dell’infestazione. Ogni pipistrello può cacciare a diversi chilometri dal suo posatoio ogni notte. Il loro guano contiene informazioni davvero significative e concentrate sui parassiti presenti in una vasta area!”
Cosa possiamo fare tutti?
“Grazie a questo progetto, abbiamo la speranza di aumentare la consapevolezza degli agricoltori e del pubblico sull’importanza dei pipistrelli non solo come “efficienti strumenti per il controllo biologico delle zanzare”, ma anche come specie a rischio di estinzione e componenti chiave delle reti alimentari naturali. L’aiuto principale da parte del pubblico è anche un aiuto pratico: segnalateci colonie di pipistrelli o qualsiasi segnale della loro presenza. I pipistrelli sono spesso in grande numero appesi in soffitta/cascina e/o in grotta. Combattete l’inquinamento luminoso che li infastidisce. Utilizzate le bat-box installandole nel vostro giardino per favorire il loro arrivo e aumentare la loro biodiversità, proteggeteli da idee e persone che li considerano poco più che ratti con le ali”.