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Patagonia, il fondatore cede l’azienda a no-profit per salvare il pianeta

Patagonia, il fondatore cede l’azienda a no-profit per salvare il pianeta
Foto di aliciarachel da Pixabay

“Il nostro unico azionista è il pianeta”, ecco come la famiglia Chouinard, proprietaria di Patagonia, rende noto il cambio di proprietà dell’azienda

Patagonia non avrà come nuovo proprietario un membro della famiglia Chouinard. Difatti l’83/enne proprietario Yvon Chouinard e la sua famiglia dopo quasi 50 anni dalla fondazione, hanno deciso di trasferire la proprietà del simbolico brand di moda specializzato nella produzione di abbigliamento e attrezzatura per l’outdoor e nel food solo con materiali che avessero un basso impatto sull’ambiente, a una no-profit che si batte per la lotta al cambiamento climatico e a un fondo appropriato, per il valore circa di 3 miliardi di dollari.

Patagonia, la lettera di Yvon Chouinard

Il 14 settembre la notizia è stata condivisa in anteprima dall’azienda con i suoi dipendenti, collaboratori e collaboratrici durante un evento globale e subito dopo sul sito web Patagonia.com è stata pubblicata la dichiarazione “Il nostro unico azionista ora è il pianeta”, con la lettera del fondatore Yvon Chouinard.

Entrambe le società sono state create affinché la compagnia possa restare indipendente e garantire che tutti i suoi profitti – circa 100 milioni l’anno – siano usati per combattere il cambiamento climatico e soprattutto per proteggere le terre che nel mondo siano ancora in via di sviluppo.

Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non si risolva con pochi ricchi e un sacco di poveri, stiamo cedendo la massima quantità di denaro a persone che stanno lavorando attivamente per salvare questo pianeta”, ha spiegato Chouinard in un’intervista rilasciata al News York Times

Patagonia che continuerà ad operare con base a Ventura in California come società privata a scopo di profitto vendendo oltre 1 miliardo tra giacche, cappelli e pantaloni da scii ogni anno, non avrà più come proprietari i Chouinard, che hanno controllato il colosso sino ad agosto.

Il 2% del totale delle azioni sono state definitivamente trasferite dalla famiglia con diritto di voto nel fondo Patagonia Purpose Trust.

L’obiettivo del fondo, supervisionato da membri della famiglia e da loro stretti consiglieri, è di garantire che Patagonia resti fedele al suo impegno di gestire l’attività in modo socialmente responsabile e soprattutto che vengano ceduti i profitti.

La famiglia Chouinard, in seguito a questa donazione, saranno tenuti a pagare 17,5 milioni di tasse.

Il restante 98% delle azioni comuni sono stati donati dalla famiglia a una nuova no-profit chiamata Holdfast Collective. La no-profit riceverà tutti i profitti della compagnia destinati al contrasto del climate change.

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