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Parigi 2024, le Olimpiadi e un imperativo: ridurre le emissioni

Parigi 2024, le Olimpiadi e un imperativo: ridurre le emissioni
Parigi 2024, le Olimpiadi e un imperativo: ridurre le emissioni, foto di Antony da Pexels

Per il raggiungimento di questi obiettivi si è stabilita una strategia completa che copre l’intera pianificazione e le differenti operazioni: dall’energia alla politica degli acquisti, passando per le nuove costruzioni, i trasporti e la ristorazione.

Organizzare un’olimpiade significa anche assumersi importanti responsabilità per quella che sarà la sostenibilità sociale, economica ma soprattutto ambientale della manifestazione.

Marie Sallois, direttrice del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, e responsabile dello sviluppo sostenibile, ha sottolineato come: “Con l’accelerarsi del cambiamento climatico, la risposta dei Giochi deve fare altrettanto. Gli organizzatori di Parigi 2024 si impegnano a raccogliere questa sfida concentrandosi principalmente sull’elemento essenziale della risposta: la riduzione delle emissioni“.

L’obiettivo è quello di dimezzare le emissioni di carbonio rispetto alle edizioni di Londra 2012 e Rio 2016. Un traguardo ambizioso conforme sia all’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico sia alle raccomandazioni dell’Agenda Olimpica 2020 e dell’Agenda Olimpica 2020+5, le roadmap strategiche del Movimento Olimpico.

Parigi 2024 ha stabilito una strategia completa e definito un “budget di carbonio” globale per consentire agli organizzatori di allineare ogni aspetto dell’organizzazione dei Giochi a questo obiettivo e di monitorare i progressi compiuti.

La strategia immaginata copre l’intera pianificazione e le operazioni, dalle costruzioni all’energia, alla politica degli acquisti, passando per i trasporti e la ristorazione. Sono stati sviluppati nuovi strumenti per valutare, monitorare e gestire l’impronta di carbonio in ogni fase del processo, come previsto dall’Agenda Olimpica 2020.

In conformità con la filosofia del CIO nell’organizzare i giochi, si è fatta grande attenzione ad utilizzare i siti esistenti o al limite soluzioni temporanee, limitando il ricorso a nuove costruzioni. Circa il 95% dei siti saranno infrastrutture esistenti (talvolta rinnovate e modernizzate) o strutture temporanee costruite a basso impatto di carbonio.

Seguendo questi criteri, la SOLIDEO, la società incaricata della consegna delle opere olimpiche, ha elaborato una strategia senza precedenti.

Il centro acquatico è stato espressamente costruito per i Giochi, ma in realtà seguendo una precisa e sociale motivazione. Il dipartimento della Seine-Saint-Denis si caratterizza per la presenza di metà dei bambini che non sa nuotare al momento dell’ingresso alle scuole medie. Quindi, a giochi terminati, potrà rappresentare un polo di aggregazione per la scuola nuoto di bambini e ragazzi.

Anche la progettazione ha seguito rigorosi standard ambientali e di efficienza energetica. Un edificio di 2.300 metri cubi di legno, evitando così elevate emissioni di carbonio dovute all’uso di cemento ed acciaio.

La struttura dispone della più grande struttura concava in catene di legno al mondo (con una portata di 90 m), un’opera realizzata con il fondo di innovazione della SOLIDEO. La progettazione del tetto permette anche di ridurre il consumo di riscaldamento.

Nel complesso, l’edificio consumerà molta meno energia rispetto a una piscina olimpica standard e ciò sarà dovuto ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto e al recupero del calore di un centro di stoccaggio situato nelle vicinanze. I sedili delle tribune sono stati fabbricati con materiali plastici raccolti e riciclati nella regione.

Lo stesso discorso può riferirsi al villaggio olimpico, altro modello di costruzione sostenibile con un’impronta di carbonio inferiore del 30% rispetto a un progetto di costruzione classico.

Progettati per adattarsi ai cambiamenti di temperatura, la maggior parte degli edifici del villaggio saranno dotati di un sistema di raffreddamento a base d’acqua e di un dispositivo di riscaldamento geotermico. Le moderne tecniche di costruzione hanno fatto largo uso del legno, mentre alcuni materiali di costruzione sono stati riciclati in loco.

Il villaggio, situato nella Seine-Saint-Denis, a nord-est di Parigi, a giochi terminati accoglierà abitazioni, negozi, strutture pubbliche, uffici e spazi verdi che risponderanno alle esigenze a lungo termine di 6.000 residenti e forniranno lavoro a 6.000 persone.

Parlando di utilizzo dell’energia l’obiettivo degli organizzatori di Parigi 2024 è innanzitutto quello di collegare tutti i siti dei Giochi alla rete elettrica, grazie al gestore della rete pubblica di distribuzione dell’elettricità francese, Enedis, e di alimentarli con elettricità 100% rinnovabile proveniente da parchi eolici e solari con EDF.

Con questa scelta si vuole completamente evitare il ricorso a gruppi elettrogeni a gasolio, largamente utilizzati in eventi sportivi e culturali. Si prevede così un risparmio di 13.000 tonnellate di CO2. Questi nuovi collegamenti alla rete elettrica resteranno in funzione dopo i Giochi, diventando così un elemento importante dell’eredità dei Giochi.

Per alcuni siti temporanei come la Torre Eiffel o il Trocadéro, Parigi 2024 si avvale di una nuova tecnologia sviluppata da Enedis: colonnine elettriche retrattili installate sotto la carreggiata, che permetteranno di fare a meno dei gruppi elettrogeni diesel. Queste installazioni resteranno in eredità dopo i Giochi per consentire agli eventi futuri di collegarsi e così ridurre le loro emissioni di CO2 e di particolato fine.

Per qualsiasi soluzione di emrgenza che si rendesse necessaria in caso di interruzione dell’elettricità sulla rete o sui siti, Parigi 2024 ha scelto di optare per gruppi elettrogeni alimentati con biocarburanti, riducendo ulteriormente le emissioni di CO2.

Per ridurre ulteriormente le emissioni di carbonio, Parigi 2024 prevede di incoraggiare tutti a utilizzare al massimo i trasporti pubblici. La priorità è stata quindi data ai siti ben serviti.

Un occhio di attenzione anche a chi utilizza la cosiddetta mobilità dolce, è infatti disponibile una rete di 418 km di piste ciclabili, di cui 88 km di nuovi percorsi protetti, consentendo così di raggiungere tutte le installazioni olimpiche situate nella capitale.

In realtà si è cercato di ottimizzare l’intero sistema di trasporti, partendo appunto dalla riduzione del numero di veicoli, ma nel contempo incentivando l’uso di veicoli elettrici e a idrogeno e l’installazione di colonnine di ricarica.

Durante i Giochi saranno consegnati 13 milioni di pasti in modo più responsabile. Circa 120 organizzazioni, tra cui agricoltori, produttori, ristoratori e nutrizionisti, oltre a 200 atleti, hanno partecipato alla creazione della visione alimentare di Parigi 2024.

Gli organizzatori si impegnano a consegnare pasti con la metà delle emissioni di carbonio di un pasto medio francese attraverso: il raddoppio della proporzione di ingredienti vegetali e l’aumento delle opzioni a base vegetale per tutti, compresi spettatori e personale; l’approvvigionamento dell’80% degli ingredienti dalla produzione agricola locale, con un quarto prodotto entro 250 km dalla rispettiva sede la riduzione degli sprechi alimentari stimando meglio le quantità, ridistribuendo, compostando o trasformando tutto il cibo non consumato.

Deciso poi il dimezzamento della plastica monouso utilizzata nella ristorazione riutilizzando il 100% delle attrezzature e delle infrastrutture dopo i Giochi. Il partner olimpico mondiale Coca-Cola installerà 700 fontane di acqua e soda in tutti i siti di Parigi 2024, e gli organizzatori installeranno punti di acqua potabile gratuita.

Gli spettatori potranno entrare in tutti i luoghi con le proprie bottiglie riutilizzabili, un’eccezione notevole rispetto alle normative francesi esistenti.

Firmatario dell’iniziativa delle Nazioni Unite “Lo sport al servizio dell’azione climatica”, Parigi 2024 ha l’obiettivo di mettere lo sport al servizio della transizione ecologica e di dinamizzare l’azione a favore del clima a livello nazionale.

Gli organizzatori di eventi sportivi organizzati in Francia beneficiano ora di un nuovo strumento, il Coach Climat événements, che permette loro di stimare, comprendere e ridurre la loro impronta di carbonio. Creato da Parigi 2024 con il sostegno del Ministero dello Sport e del Comitato Olimpico e Sportivo Nazionale Francese.

Lo strumento stima l’impronta di carbonio di un evento in 10 categorie: ristorazione, alloggio, viaggi, infrastrutture ed energia, attrezzature sportive, logistica, preparazione del sito, articoli promozionali, materiale digitale e rifiuti. Identifica le maggiori fonti di emissioni e suggerisce misure concrete per ridurle.

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