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Paladin, la app che favorisce il prestito

Paladin, la app che favorisce il prestito
Paladin, la app che favorisce il prestito

Paladin, la app che aiuta lo scambio di oggetti, il prestito, per non fare acquisti inutili ed eliminare gli sprechi

Da un anno tra 9.150 start-up italiane, di cui 2.197 solo in Lombardia, c’è anche Paladin. Centomila euro di crowdfunding, 30 brand, oltre 10 mila utenti attivi e fino a 5 mila euro la assicurazione che tutela l’utente. Questi i numeri della prima piattaforma lancia “Prova i brand” il servizio che consente di testare i prodotti prima dell’acquisto.

Il progetto nasce da un’idea di Nicola Fusco il quale, insieme a Marc Ferrer, Alessandro Perinotto e Gaetano Romeo, ha tradotto in un nuovo servizio l’esperienza condivisa da molti: aver bisogno di oggetti per un breve periodo, che si tratti di un trapano, una macchina fotografica, o di una attrezzatura sportiva.

Spiega l’ideatore:Girando molto per lavoro non avevo la possibilità di portare nulla con me oltre che alla valigia, ovviamente spesso avevo la necessità di possedere cose per un breve periodo di tempo come trapano, macchina fotografica, attrezzatura sportiva. L’unico modo che avevo per poter usare questi oggetti era comprarli o chiederli in prestito ad amici. Spesso gli amici non sono contenti nel prestarti oggetti, così mi sono detto che era arrivato il momento di creare una piattaforma per poter noleggiare oggetti da chiunque in maniera sicura ad un prezzo accessibile. E cosi è nata Paladin, una piattaforma dove è possibile trovare attrezzatura musicale come CDJ, mixer, casse ma anche proiettori, macchine fotografiche, action camera, tavole da snowboard, elettrodomestici, Playstation e molti altri oggetti”.

Paladin: come funziona?

I vantaggi per gli utenti sono diversi e bastano pochi click. L’iscrizione a Paladin è gratuita: è sufficiente scaricare l’app (Play Store – Apple Store) e registrarsi. Chi prende in prestito paga solo il costo del noleggio. Nessuna cauzione grazie alla partnership con Reale Mutua che garantisce copertura da eventuali danni fino a un massimo di 5.000 euro.

Una volta registrati tutti possono prendere velocemente in prestito un oggetto per il tempo che serve o decidere di inserire i propri sulla piattaforma e metterli a disposizione degli altri utenti, guadagnando qualcosa e rimettendo in circolo ciò che altrimenti rimarrebbe nell’armadio a prendere polvere. Un esempio di economia circolare appliacata alla quotidianità.

Con la funzionalità “Prova il brand”, invece, Paladin permette di prendere in prestito oggetti di valore e testarli per un periodo limitato, ricevendoli direttamente a casa, sempre senza alcuna cauzione. I prodotti possono anche essere acquistati. Come? Direttamente dal brand, ricevendo una versione nuova dell’oggetto testato con uno sconto equivalente a quanto speso per la prova.

Per la modalità peer-to-peer, basta fissare il prezzo per giorno dell’oggetto, inserirlo nella piattaforma, chattare con la persona interessata e fissare l’incontro per lo scambio. L’importo stabilito per il noleggio verrà accreditato sulla carta di credito.

“Prova il brand” permette invece, grazie a numerosi brand strategici high tech e non solo, di scegliere il prodotto che si desidera provare e riceverlo direttamente a casa per qualche giorno. E se si decide di acquistarlo, si otterrà uno sconto pari all’importo del noleggio.

L’utente iscritto a Paladin può noleggiare per dieci giorni una Planetaria KitchenAId del valore di 800 euro al solo costo di 4 euro al giorno. Se al termine di un noleggio di 10 giorni, per un totale di 40 euro, decidesse di acquistarla presso il brand, pagherebbe solo i 760 euro rimanenti. Non ci sono vincoli di acquisto. Una Action Cam da 400 euro può essere noleggiata a circa 20 euro al giorno. Chi dovesse dare a noleggio la propria Cam, ammortizzerebbe il costo affittandola per soli 20 giorni all’anno.

Paladin, in una prospettiva di Circular Economy, avrebbe l’ambizione di promuovere una diversa idea del possesso. Una sfida molto dura, soprattutto se consideriamo quanto sia difficile intervenire sul senso della “proprietà”.

Aggiunge Fusco: “Non vogliamo che qualcuno acquisti un prodotto per poi utilizzarlo per pochi giorni in un anno intero. L’80 percento degli oggetti che abbiamo in casa vengono utilizzati pochi giorni l’anno. Spesso crediamo che se abbiamo bisogno di un oggetto dobbiamo acquistarlo, noi con Paladin vogliamo far capire alle persone che basta averlo per pochi giorni per poter soddisfare quel bisogno“. Il senso di una “condivisione intelligente” che aumenta le possibilità di “ricchezza”: quella “partecipata” in cui tutti trovano qualcosa dagli altri e danno qualcosa agli altri.

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