(Adnkronos) – Incontro oggi alla Casa Bianca tra il presidente Usa Donald Trump e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il tycoon repubblicano ha accolto in modo caloroso il leader israeliano all'ingresso della West Wing. Poco dopo è arrivato l'annuncio, senza spiegarne i motivi, della cancellazione della conferenza stampa congiunta che si sarebbe dovuta tenere dopo il loro bilaterale. Seduto fianco a fianco con Netanyahu, Trump si definisce "il miglior presidente che Israele abbia mai visto", aggiungendo che la conversazione avuta con il premier israeliano ha incluso i temi dell'Iran, di Israele e del commercio. "Sto cercando con tutte le forze di liberare gli ostaggi" da Gaza. Gli Stati Uniti "stanno valutando un altro cessate il fuoco, vedremo cosa succederà", ha oi affermato, aggiungendo che il primo ministro sta "lavorando molto, molto duramente" per liberare gli ostaggi e sta facendo un ottimo lavoro. Trump ha poi suggerito ancora una volta di "trasferire i palestinesi in altri Paesi". Gaza è "un'incredibile porzione di territorio importante". Una forza di pace degli Stati Uniti che "controlli e possieda" la Striscia di Gaza sarebbe una buona cosa, ha detto il presidente americano, secondo il quale trasferendo i palestinesi si creerebbe "una zona di libertà" a Gaza. Al momento, la Striscia è "un posto fantastico in cui nessuno vuole vivere", afferma. Netanyahu, dal canto suo, ha definito Trump un amico straordinario per Israele e per il popolo ebraico. "Abbiamo parlato degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Vogliamo "liberarli tutti. "Stiamo lavorando a un altro accordo. Speriamo che abbia successo". Per il premier israeliano ci vorranno anni per ricostruire Gaza dopo la guerra e Trump ha una visione a cui si sta lavorando per realizzarla. Il primo ministro israeliano ha poi annunciato che eliminerà il deficit commerciale con gli Stati Uniti, aggiungendo di ritenere sia la cosa giusta da fare. Affermando di riconoscere i problemi che gli Stati Uniti hanno con il sistema così com'è attualmente, Netanyahu ha detto ancora che l'intenzione è quella di eliminare le barriere commerciali e che Israele può essere un modello per altri Paesi. Prima di Trump, Netanyahu ha incontrato l'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, presso la Blair House, a Washington. "Parleremo di commercio", aveva detto Trump parlando dell'incontro. Lo stesso Netanyahu prima di partire per Washington aveva anticipato che avrebbe parlato con il tycoon del ''regime tariffario'' imposto dagli Stati Uniti a Israele, ''spero di poter aiutare'', aveva detto. Gli Usa hanno imposto a Israele dazi del 17%. Netanyahu ha sottolineato di essere "il primo leader internazionale a incontrare Donald Trump" dall'annuncio dei nuovi dazi. La visita negli Usa a pochi giorni dall'annuncio delle nuove tariffe, ha detto il Premier israeliano, dimostra "il legame personale e le relazioni tra i due Paesi che sono in questo momento così cruciali". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
