Dalla prossima primavera il paesaggio urbano locale avrà un nuovo aspetto. L’autostrada delle api, infatti, sarà lunga 3,5 km e attraverserà il Parco Nord Milano, da nord est a sud ovest, creando un vivace tragitto di colori e profumi con 1 milione di fiori e 3000 nuove piante erbacee perenni.
Autostrada delle api, l’inizio dei lavori
Il 5 dicembre 2019, nella Giornata Mondiale del Suolo, in viale Suzzani, ai confini con il Parco, ha preso il via la decementificazione di una cospicua area spartitraffico per costruire una lunga aiuola fiorita con specie attrattive per le api. All’evento inaugurale hanno partecipato l’assessore al Verde del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto e il presidente del Parco Nord Milano Marzio Marzorati.
Il progetto è partito con la rimozione di una superficie di 400 metri quadrati asfaltati che si trasformeranno in uno spazio ricco di fiori per i nostri piccoli amici impollinatori.
L’autostrada delle api è un’iniziativa sostenuta da un’operazione di crowdfunding rivolta alle aziende e ai singoli cittadini. Una volta completato, il percorso ha l’obiettivo di riconnettere le aiuole già realizzate e collegare i due apiari condivisi di circa 15 arnie, condotti da circa cinquanta di cittadini volontari, realizzati uno all’Orto Comune Niguarda e l’altro alla Cascina Centro Parco. L’idea è quella di proteggere e aumentare il numero delle api, favorendo la bellezza e la stabilità ecologica degli ecosistemi e gli orti sociali.
Parco Nord si trasforma attraverso un progetto green
Più verde e meno cemento per il parco periurbano metropolitano situato nella periferia settentrionale di Milano, che ha iniziato da qualche anno a realizzare aree fiorite per attirare e nutrire le api. Dagli anni ’80, inoltre, nell’area sono stati deimpermeabilizzati 112.000 metri quadrati di suolo pubblico. Al netto delle piste ciclabili e dei parcheggi, si apprende dal sito ufficiale, sono stati restituiti alla natura oltre 27.000 metri quadrati. Un modello ambizioso di rimozione di cemento e decompressione dei suoli.
Come ha affermato Marzio Marzorati: “Il Parco Nord è la testimonianza urbana vivente di conservazione del suolo, un luogo strappato all’edificazione e reso bello da anni di interventi dedicati alla valorizzazione ambientale. Dove c’erano aree marginali e abbandono ora sorgono aree verdi di pregio, luoghi vitali dove il suolo è una risorsa che assorbe acqua, crea biodiversità, rinfresca i quartieri: un esempio di foresta urbana che rigenera gli ambienti e la fruizione di milioni di persone”.
Il presidente del Parco Nord Milano, poi, ha ricordato come negli anni recenti siano state diverse le iniziative di naturalizzazione per realizzare un Piano Territoriale del Parco a consumo di suolo zero . “Le api sono un indicatore di qualità degli habitat” — ha spiegato — e la strada fiorita “aiuterà la loro espansione, raccolta e riproduzione”.
Milano protagonista come altre città europee
Imprese del genere non sono nuove. Milano segue le orme di altre città d’Europa. Oslo, per esempio, in Norvegia, ha avviato nel 2015 i lavori per la realizzazione di un’autostrada per le api che percorre le vie della città. Piccole, ma significative, stazioni di polline costituite da vasi di fiori, presenti ogni 250 metri sui tetti e sui balconi delle abitazioni.
La scia di questo incredibile progetto ha ispirato anche Londra. La capitale britannica, nel 2019, proprio nell’interesse per la tutela delle api, ha deciso di creare un’area di 50 mila metri quadri, con 22 prati fioriti nei parchi e negli spazi urbani, insieme a un “corridoio” fiorito lungo 11 chilometri.
Non è stata da meno la città olandese di Utrecht che ha ricoperto di fiori e piante, soprattutto succulente, le pensiline di circa 300 fermate di autobus con lo scopo di aiutare api e bombi, sempre più in pericolo, e favorirne la sopravvivenza.
La realizzazione di simili strade verdi è un’iniziativa preziosa per gli insetti impollinatori. Il calo demografico delle api, infatti, rappresenta un fenomeno preoccupante. I fattori coinvolti spaziano dall’uso di pesticidi alla frammentazione degli habitat, e non solo, e il trend non accenna a migliorare. Che mondo sarebbe senza le api?
Fonte: Parco Nord Milano