‘Mediterranea’, per lo sviluppo delle filiere legate alla piramide della salute.
Si chiama Mediterranea, come la rinomata dieta ed è la nuova associazione nata dall’alleanza tra Unione Italiana Food e Confagricoltura, con l’obiettivo di sviluppare le filiere legate alla piramide della salute.
Unione Italiana Food (Unifood) associazione che raccoglie oltre 900 marchi della trasformazione industriale e Confagricoltura che rappresenta circa il 45% della produzione agricola nazionale hanno sottoscritto un’alleanza necessaria al riavvicinamento dei due anelli cardini della filiera agroalimentare che va dal campo al prodotto finito.
Mediterranea: gli obiettivi
Prende vita così l’associazione Mediterranea, una coalizione che esprime un valore di 106 miliardi di euro (56 miliardi per l’industria e 49,2 miliardi per la parte agricola, incluso il valore aggiunto) e offre lavoro a oltre 650mila addetti, coinvolgendo 2/3 delle imprese agricole italiane.
Mediterranea è “un’associazione di scopo”, spiega Massimiliano Giansanti, che della neonata associazione sarà anche presidente. Gli obiettivi saranno soprattutto la promozione all’estero e la creazione di accordi di filiera.
Giansanti, come riporta l’intervista del Sole 24 Ore, spiega: “l’idea di lavorare insieme è nata nel 2017, quando mettemmo in piedi il Protocollo d’intesa grano duro-pasta, che negli anni ha portato a un significativo aumento del numero dei contratti di filiera tra i pastai e il mondo agricolo, con beneficio di entrambi”. “Sulla scia del protocollo sulla pasta – prosegue Giansanti – ora Mediterranea punta a costruire intese simili anche in altri settori, a cominciare dalla filiera del pomodoro, da quella del grano tenero e da quella dell’olio extravergine d’oliva. Il secondo obiettivo dell’associazione è di lavorare insieme, industria alimentare e agricoltori, per aumentare la competitività sui mercati esteri”.
Mediterranea in futuro farà parte delle delegazioni che accompagnano le imprese italiane nelle missioni all’estero alla ricerca di nuovi mercati, firmerà studi e ricerche di settore, costruirà tavoli trasversali sui temi fiscali, sul recepimento degli investimenti, sull’accessibilità dei fondi. Inoltre sarà aperta anche all’ingresso di altre associazioni.
Paolo Barilla presidente di Unionfood e vicepresidente di Mediterranea aggiunge: “l’obiettivo è aprirci, in prospettiva, ad altre associazioni, che vogliano contribuire a promuovere una cultura che valorizzi il più possibile l’apporto delle nostre produzioni all’italianità della dieta mediterranea e delle nostre filiere. Contiamo di iniziare presto a lavorare su due comparti molto significativi: pomodoro e frumento tenero”.
Photo Credit: Depositphotos.