Siglato il protocollo d’intesa tra Associazione nazionale magistrati e Legambiente che porterà negli istituti scolastici di ogni ordine e grado attività formative incentrate sulla tutela dell’ambiente e il contrasto ai fenomeni illegali che ne minacciano l’integrità. Un impegno comune per costruire una cittadinanza responsabile e attiva
Educazione, legalità e tutela e rispetto per l’ambiente devono rappresentare i punti di riferimento essenziali per un buon cittadino. Per contrastare i fenomeni d’illegalità che minacciano l’integrità dell’ambiente, la salute delle persone e l’economia sana e pulita del Paese, serve formare cittadini attivi e responsabili. Dunque la scuola diventa centrale a questo fine.
È per questo che è nata la collaborazione tra Associazione nazionale magistrati (Anm) e Legambiente, pronte a portare nelle scuole italiane attività formative ed educative rivolte sia al personale docente che agli alunni.
Siglato il protocollo d’intesa, della durata biennale, con il quale le due associazioni si impegnano a promuovere e a diffondere i principi e i valori della tutela dell’ambiente e quelli della legalità democratica negli istituti d’ogni ordine e grado, a partire dall’anno scolastico 2021-2022.
Nel dettaglio, Legambiente presenterà le proposte educative e formative, programmerà le attività e collaborerà con il corpo docente, avvalendosi del contributo del suo Osservatorio nazionale Ambiente e legalità, dell’Ufficio Scuola nazionale e dell’associazione di docenti ed educatori ambientalisti Legambiente Scuola e Formazione.
L’Anm darà il suo contributo, invece, attraverso il lavoro svolto dalla XV Commissione Educazione e legalità e curerà la partecipazione alle attività formative di magistrati con competenze specifiche in materia di tutela penale dell’ambiente. Collaborerà, inoltre, con l’associazione ambientalista per individuare procedimenti penali in fase di dibattimento e proporrà la partecipazione di singole classi o istituti a udienze di particolare interesse.
“Prosegue il nostro impegno nella promozione della tutela dell’ambiente che non può prescindere dalla diffusione di una cultura della legalità tra i più giovani e nelle scuole – dichiara la vicepresidente di Legambiente, Vanessa Pallucchi –. La nuova collaborazione con l’Anm ci offre l’opportunità di dare maggiore concretezza a quei principi che animano quotidianamente chi si spende nel contrasto agli ecoreati, grazie a testimonianze dirette e al coinvolgimento attivo di alunni e docenti nel percorso. Da anni in prima linea nella denuncia dei fenomeni di criminalità ambientale, come con la pubblicazione annuale del nostro Rapporto Ecomafia, e con le attività portate avanti da Legambiente Scuola e Formazione, riteniamo fondamentale rafforzare il ruolo del sistema scolastico nella formazione di cittadini sempre più consapevoli e dotati degli strumenti necessari per salvaguardare il loro futuro e quello dei territori in cui vivono”.
“La collaborazione con Legambiente – aggiunge il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati, Salvatore Casciaro – ci offre uno strumento fondamentale per sensibilizzare i cittadini e le comunità ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e al buon governo del territorio. Investiamo sui giovani, sulla scuola, da sempre luogo in cui i cittadini di domani vengono formati e guidati nella conoscenza di ciò che li circonda mettendo a disposizione la nostra esperienza quotidiana, con l’obiettivo di perseguire uno stile di vita sempre più sostenibile e rispettoso delle risorse del nostro pianeta e di ridurre, attraverso la partecipazione attiva degli individui, i reati contro l’ambiente, contribuendo a fornire anche spunti di riflessione e di approfondimento costante. Condividere con i giovani un percorso comune per comprendere insieme l’importanza del rispetto per l’ambiente, raccontando le cause che provocano l’inquinamento ambientale e i fenomeni di criminalità ambientale, diventa imprescindibile per poter far sì che i cittadini siano informati, consapevoli e in grado di agire un domani per il bene della comunità”.
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