Luce e gas, truffe sempre in agguato. Vediamo come possiamo difenderci dalle telefonate moleste (cui anche iscriversi al Registro delle opposizioni serve a poco) e dai truffatori, pardon, venditori porta a porta.
Negli ultimi anni, tra la crisi energetica e la fine del mercato tutelato, un tema sempre più discusso è quello delle truffe sui contratti di energia. Eppure, sono ancora molti gli italiani che attivano offerte luce e gas attraverso canali non sicuri.
Lo riporta ARERA, l’Authority del settore energetico, in una ricerca condotta negli ultimi mesi del 2024: il 20% dei contratti luce e gas è attivato in seguito a una chiamata non richiesta da parte di un call center o alla visita di un agente a casa.
Luce e Gas: la truffa dello spoofing
Tali modalità di attivazione sono quelle a più alto rischio di truffe, soprattutto perché non c’è modo, almeno sul momento, di verificare che si tratti di un canale ufficiale del fornitore. Ne è un esempio la tecnica dello spoofing, che i call center usano per falsificare il numero da cui chiamano, spacciandolo per un contatto del fornitore.
Molto spesso, dietro questi canali si celano organizzazioni terze, che attivano così contratti luce e gas non vantaggiosi e spesso all’insaputa del cliente, oppure veri e propri truffatori, che tentano di estorcere denaro con l’inganno o di rubare in casa. I copioni utilizzati, ad ogni modo, sono ricorrenti: spesso dichiarano un errore in bolletta, si spacciano per finti dipendenti del distributore di zona o di enti pubblici, per falsi agenti dei fornitori di energia o per presunti tecnici del contatore.
Come possiamo difenderci (senza mettere mano alla fondina)? I consigli di Redi Vyshka, co-founder di Switcho
Talvolta a rendere tali inganni credibili è la conoscenza dei principali dati di fornitura, con cui fanno credere all’utente di star parlando con il proprio fornitore. La radice di questo fenomeno è spiegata da Redi Vyshka, COO e co-founder di Switcho, il servizio 100% digitale e gratuito che aiuta i suoi utenti a risparmiare sulle spese di luce, gas, telefonia e assicurazione: “Secondo quanto riportato da diverse associazioni a tutela dei consumatori, sembrerebbe che l’accesso a queste informazioni sia dovuto a una presunta falla nella filiera dei contratti di energia, dove i dati degli utenti passano tra i diversi soggetti di competenza. È probabile che,” continua Vyshka ”aggirando i sistemi di sicurezza, qualcuno riesca a estrapolare intere liste di dati utenti, per poi venderle a chi applica queste pratiche scorrette.”
Ci sono però dei segnali che possono aiutare l’utente a riconoscere i tentativi di truffa. Uno su tutti è la comunicazione di un presunto obbligo di cambio fornitore: in realtà, non esiste alcuna legge che impone di effettuare periodicamente quest’operazione.
Un altro campanello d’allarme è la richiesta di dati di fornitura come i codici POD e PDR, informazioni utili ad attivare un nuovo contratto, anche all’insaputa dell’utente. A indizi più insidiosi si aggiungono altri più comuni, come la richiesta del codice IBAN, che può far sospettare un tentativo di furto dei dati bancari, o la visita non annunciata di un tecnico del contatore, spesso a danno di soggetti fragili o anziani.
Scacco alla truffa in 4 mosse
Come tutelarsi, dunque, davanti a questi campanelli d’allarme? Ogni situazione è differente, ma in generale si consiglia di:
- Non accettare offerte proposte tramite chiamata sospetta o di persona, perché non sono mai vantaggiose;
- Verificare in autonomia le informazioni trasmesse dai call center o dagli agenti porta a porta, come proposte di cambio offerta, problemi con la bolletta o adesioni a programmi fedeltà, utilizzando sempre i canali ufficiali del proprio fornitore;
- Non condividere tramite chiamata o di persona i propri dati sensibili, potenzialmente utili a portare a termine la truffa;
- Rifiutare visite non precedute da avvisi o da comunicazioni ufficiali e verificabili, prestando sempre attenzione a eventuali annunci.
Principi chiave: informazione attiva e prudenza sempre
In sostanza, i princìpi chiave per non incorrere in brutte sorprese sono l’informazione attiva e la prudenza.
Ad ogni modo, l’alternativa più sicura per cambiare tariffa luce e gas è l’adesione online. Sottoscrivendo un’offerta web, infatti, è possibile valutare le condizioni economiche e contrattuali nero su bianco. “Le offerte sottoscritte online sono anche le più vantaggiose – continua Vyshka – Secondo i dati del nostro Osservatorio, ad aprile 2025 le tariffe web per luce e gas permettono di risparmiare circa 380€ rispetto alla tariffa media mercato. Con queste offerte, infatti, i fornitori utilizzano un canale d’acquisizione clienti meno costoso e una filiera ridotta rispetto ai call center o ai negozi, applicando così costi inferiori.”
Luce e gas: bolletta digitale e servizi di comparazione
Ulteriori vantaggi sono la bolletta digitale, che permette di risparmiare sulle spese postali, e l’opzione di domiciliazione bancaria come metodo di pagamento, che spesso consente di accedere a sconti aggiuntivi ed evita di far versare il deposito cauzionale a inizio contratto.
Nella scelta dell’offerta luce e gas ci si può avvalere dell’aiuto dei servizi di comparazione, che permettono di confrontare le tariffe in modo diretto e chiaro. Tra questi si possono preferire soluzioni che concludono il processo di comparazione per via telefonica, oppure servizi interamente online, come nel caso di Switcho.
Il consiglio è sempre di scegliere un comparatore che svolga innanzitutto un’analisi della bolletta e della tariffa attuale, in modo da poter realmente valutare la situazione di partenza e offrire solo soluzioni migliorative. Nel rispetto della tutela del cliente e del principio della trasparenza, da febbraio 2025 alcuni tra i principali comparatori online italiani si sono riuniti in Assocompara, associazione volta a promuovere tali capisaldi.
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