(Adnkronos) – "Non mi pare che Matteo Salvini abbia mostrato attenzione per la questione settentrionale, ma serve andare in quella direzione. Servirebbe qualcuno che abbracci la questione e la porti avanti con determinazione". Umberto Bossi risponde così alle domande dei cronisti, in un breve incontro nel giardino della sua villetta, a Gemonio, in occasione del 40esimo anniversario di fondazione della Lega. A chi gli chiede se potrebbe trattarsi di Giancarlo Giorgetti, risponde sorridendo: "Non voglio dire Giorgetti per non massacrarlo". Quindi aggiunge: "L'ho sentito ieri sera, oggi è in Lussemburgo, tornerà stasera". Quanto a Salvini, dice: "Lui non l’ho sentito. Devo dire la verità -aggiunge- mi aspettavo che senza dire niente comparisse". Ma evidentemente non è successo. "Ringrazio tutti voi che siete qui rivolgendo subito un pensiero Padania libera!", dicel'ex ministro Roberto Castelli. "Non devo spiegarvi perché siamo qui oggi -aggiunge-; qui ci sono coloro i quali non hanno mai dimenticato il nostro 'grande capo', che sono sempre stati vicini a lui e che oggi vogliono rendere omaggio a colui che ha trasformato le nostre coscienze e i nostri cuori, oltre che l’Italia". "L'Italia -dice Castelli- non è più la stessa; questo Paese, benedetto e disgraziato a seconda di come lo si voglia interpretare, non è più lo stesso dopo che Bossi è arrivato e si è affacciato alla scena politica italiana. Un uomo da solo, e io lo posso testimoniare perché ho vissuto tutto il cammino della Lega insieme a quest’uomo, che ha cominciato da zero, forte e solo con la suola delle proprie scarpe, delle proprie idee e del suo carisma eccezionale. Nessun altro è come lui. E con queste cose è riuscito a trasformare le nostre coscienze e i nostri cuori". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)