Unica Area Marina Protetta italiana completamente sommersa.
Il litorale laziale, per chi lo conosce bene sa che il mare non è così bello tanto da invitare a fare un bel bagno, anche se in estate è super affollato.
Questo tipo di territorio però custodisce un’oasi di biodiversità. Si tratta dell’Area Marina Protetta (AMP) Secche di Tor Paterno, che il Ministero dell’Ambiente ha istituito nel dicembre 2000 e affidato alla gestione dell’Ente regionale RomaNatura, un ecosistema marino unico nel Mar Tirreno centrale.
Situata tra Roma e Pomezia a 4 miglia nautiche al largo del litorale laziale, si estende per circa 1.387 ettari e custodisce un tesoro di biodiversità completamente sommerso. Il fondale delle Secche di Tor Paterno è caratterizzato da un’ampia formazione rocciosa che emerge dal substrato fangoso, innalzandosi da circa 50 m di profondità fino ai 18 m.
Orientata in senso NE-SW, la struttura è composta da affioramenti di rocce sedimentarie di origine pleistocenica, con una morfologia eterogenea che offre rifugio a numerose specie marine. La biodiversità dell’area, grazie alle misure di tutela adottate, si mantiene in ottimo stato di salute.
Le Secche di Tor Paterno, la struttura
Le Secche di Tor Paterno sono riconoscibili tramite la loro struttura di isola sommersa, circondata da un vasto deserto di sabbia e fango. Questa imponente formazione rocciosa viene nascosta dalla torbidità dell’acqua, dovuta alla vicinanza della foce del Tevere, rendendola invisibile dalla superficie.
Ma è proprio il Tevere a giocare un ruolo essenziale nell’ecosistema delle Secche, fornendo nutrienti fondamentali per il sostentamento di una ricca comunità di specie animali e vegetali.
Le Secche di Tor Paterno, un habitat unico nel Mediterraneo
Le Secche di Tor Paterno costituiscono l’unica formazione rocciosa su oltre 50 km di costa rappresentando un punto ecologico cruciale per il Tirreno centrale interrompendo con la loro presenza l’omogeneità dei fondali sabbiosi e fangosi tra Anzio e Torre Flavia. Motivo per cui sono considerate un’area chiave per la dispersione delle larve e un’importante zona di foraggiamento per molte specie ittiche.
La loro particolarità è unica nel Mediterraneo: sono infatti l’unica Area Marina Protetta interamente sommersa, senza alcun collegamento diretto con la costa. La loro istituzione risponde all’esigenza di proteggere e conservare questo raro ecosistema sottomarino.
Foreste sommerse e praterie di Posidonia: scrigni di biodiversità
Sulla sommità della formazione vive una prateria di Posidonia oceanica di circa 6 ettari, distribuita a macchie tra gli affioramenti rocciosi tra i 18 e i 30 m di profondità. E anche in questo cado l’elevata torbidità dell’acqua e la sedimentazione influenzano la distribuzione della prateria, creando condizioni uniche per l’area.
Un ambiente che favorisce anche lo sviluppo del coralligeno, un ecosistema dominato da alghe rosse calcaree che si estende per circa 438 ettari. Il coralligeno è un vero e proprio scrigno di biodiversità: rappresentando un rifugio per polpi, aragoste, corvine, murene e cernie. Nel substrato difatti è possibile avvistare gli scorfani ben mimetizzati, mentre nelle vicinanze delle rocce nuotano saraghi e gruppi di occhiate.
Le biocostruzioni di coralligeno formano spettacolari foreste animali sommerse, simili per struttura alle foreste terrestri, ma costituite da invertebrati coloniali eretti che si sviluppano per decine di centimetri sopra il substrato.
Un paesaggio sottomarino che rappresenta un’attrattiva per i numerosi subacquei che visitano l’AMP, affascinati dalla complessità e vivacità dell’ecosistema.
Le Secche di Tor Paterno, il centro visite: Officine del Mare
RomaNatura per valorizzare e rendere accessibile questo straordinario patrimonio sommerso, ha istituito il centro visite Officine del Mare, uno spazio espositivo destinato ad attività didattiche, convegnistiche e di ricerca.
Il centro si trova in un complesso storico affacciato sul canale del Borghetto dei Pescatori, costruito negli anni ’30 dal Regio Genio Civile per ospitare il personale addetto alla manutenzione e al dragaggio del canale. La sua architettura, di matrice futurista e funzionalista, richiama elementi nautici e parti di imbarcazioni.
Lo stabile, grazie agli interventi di recupero promossi da RomaNatura e dal Commissario Straordinario Marco Visconti, per accogliere il pubblico è stato restaurato, mantenendo intatto il suo valore storico-architettonico.
L’obiettivo del percorso di visita, moderno e interattivo, è quello di sensibilizzare i visitatori sull’ecologia e la biologia marina, l’educazione ambientale e la ricerca scientifica.
La Stanza del Mare: un’immersione virtuale nelle Secche di Tor Paterno
Il viaggio alla scoperta delle Secche di Tor Paterno all’interno delle Officine del Mare, diventa ancora più emozionante grazie alla Stanza del Mare, un’esperienza immersiva in 6D che consente di esplorare virtualmente i fondali dell’AMP.
Grazie ai visori di ultima generazione, adulti e bambini possono immergersi tra canyon sommersi, foreste di coralli e banchi di pesci, vivendo in prima persona l’incanto di un ecosistema nascosto agli occhi, ma di inestimabile valore.
Ogni dettaglio, dalla danza delle alghe al fluire delle correnti, è riprodotto con straordinaria fedeltà, regalando un’esperienza coinvolgente e immersiva.
La Stanza del Mare è molto più di una tecnologia avanzata: è un ponte tra emozione e conoscenza, tra avventura e consapevolezza. Un’opportunità per scoprire, imparare e riflettere sull’importanza di proteggere questo straordinario angolo di Mediterraneo.
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Il Comitato Tecnico Scientifico (CTS)
All’interno delle Officine del Mare si svolgono le riunioni del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), organo di supporto alla gestione dell’AMP, istituito il 21 novembre 2023 su iniziativa del Commissario Marco Visconti. Il CTS è composto da esperti in biologia ed ecologia marina, sviluppo economico sostenibile e rappresentanti delle associazioni impegnate nella tutela del mare.
Il Comitato con incontri periodici valuta le misure di gestione più adeguate alla conservazione e la sostenibilità dell’area. Molte attività ritenute compatibili con la protezione dell’ecosistema, sono regolamentate da RomaNatura: la pesca sportiva e ricreativa da imbarcazione, la piccola pesca artigianale locale e il turismo subacqueo sono consentiti previa autorizzazione e nel rispetto di specifiche restrizioni.
Parallelamente, il monitoraggio ambientale permette di valutare l’efficacia delle misure di tutela e il loro impatto sull’ecosistema, consentendo l’aggiornamento annuale del Disciplinare Integrativo al Regolamento. Un approccio che, tramite un circuito virtuoso tutela sia le risorse naturali sia l’economia locale.
Durante l’ultima riunione del CTS, svoltasi il 7 febbraio 2025, sono state discusse nuove strategie di gestione, attività di monitoraggio e l’importanza della divulgazione scientifica.
Indispensabile il coinvolgimento della comunità e dei fruitori dell’AMP fondamentale per promuovere comportamenti responsabili alla conservazione un patrimonio sommerso.