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Le Linci Selvagge, un docufilm racconta gli straordinari felini

Le Linci Selvagge, un docufilm racconta gli straordinari felini
©Geslin Laurent

Dopo essere stato presentato in selezione officiale al Locarno Film Festival, l’affascinante documentario Le Linci Selvagge diretto da Laurent Geslin arriverà nei cinema italiani come evento in sala l’11, 12 e 13 novembre distribuito da WANTED.

Fotografo naturalista di fama internazionale, Laurent Geslin esordisce alla regia con questo ispirato documentario – frutto di un lungo lavoro di 9 anni di osservazioni ravvicinate immerso nella natura più selvaggia – girato tra le montagne della Giura, in Svizzera, dove vive un animale superbo, la lince euroasiatica. Predatore importantissimo per l’ecosistema in cui vive, la presenza della lince risulta infatti indispensabile per mantenere stabile il delicato equilibrio della foresta, minacciata dal cambiamento (anche climatico) e dalla presenza dell’uomo.

Dopo il grande successo di “La pantera delle nevi” e l’ottimo riscontro di critica e pubblico raccolto dal recente “Pericolosamente vicini“, Wanted torna a proporre un grande film che mostra la natura più selvaggia, autentica e incontaminata e che tratta il tema della convivenza tra popolazione umana e animali selvaggi con Le Linci Selvagge di Laurent Geslin, nei cinema italiani come evento in sala l’11, 12 e 13 novembre.

La lince è una specie protetta a livello nazionale ed europeo, tanto che nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) in Francia è classificata come “in pericolo”, altamente vulnerabile a causa delle sue piccole dimensioni e della frammentazione delle colonie sul territorio europeo. La popolazione di lince in Francia è altamente vulnerabile a causa delle sue piccole dimensioni e della frammentazione.

Nel Giura – regione che occupa il 10% del territorio svizzero la lince è tornata qui naturalmente dalla Svizzera, dove è stata reintrodotta negli anni Settanta. È in questo massiccio che si trova la popolazione francese più numerosa e attiva. Si ritiene che vi vivano tra gli 80 e i 100 individui.

I Vosgi: nonostante la reintroduzione tra il 1983 e il 1993, la popolazione principale dei Vosgi è di nuovo sull’orlo dell’estinzione, probabilmente a causa del bracconaggio. Entro il 2020, si sa che vi saranno presenti solo tre o quattro linci, la maggior parte delle quali provenienti dal programma di reintroduzione nel Palatinato tedesco.

Alpi: colonizzate di tanto in tanto dal Giura, non esistono veri e propri nuclei ma diverse “isole” nelle Alpi settentrionali (Chartreuse, Bauges, Bornes), con individui talvolta rilevati più a sud.

Altre regioni: alcuni individui isolati vengono talvolta rilevati in Borgogna, nel Beaujolais e nel Massiccio Centrale., massif Central.

Il documentario Le Linci Selvagge segue una famiglia di linci, la cui vita scorre al ritmo delle stagioni. Tanti gli eventi che si susseguono nel corso della loro esistenza: la nascita dei piccoli, l’apprendimento delle tecniche di caccia, la conquista del territorio e tutte le difficoltà e i pericoli che comporta. Il loro è un universo tanto vicino a noi quanto sconosciuto.

Con la pellicola posso raccontare storie che era difficile raccontare con la macchina fotografica. Filmare significa dover affrontare più complicazioni, ma mantenendo il mio occhio fotografico, sento di potermi esprimere meglio. Il mondo delle immagini sta cambiando velocemente, con i social network che ci mostrano migliaia di foto ogni giorno. Fare un film significa prendersi il proprio tempo, e questo è ciò che mi attrae” – afferma Laurent Geslin. “Non esistono documentari su questo felino, proprio come non c’erano che poche foto amatoriali prima del mio progetto. Ci sono molti film su leoni, ghepardi, giaguari e altri grandi felini, ma nemmeno uno sulla lince. Tutti i documentari che girano e che magari avete visto sono girati con animali addomesticati o in cattività. E così ho deciso di filmare la lince nel suo habitat. Ma se fotografarla è stato veramente difficile, filmarla lo è ancora di più! un animale notturno e incredibilmente discreto, infatti, durante la lavorazione è capitato che io l’abbia persa di vista per quasi otto mesi, anche se la cercavo ogni giorno.”

Nel cuore delle montagne del Giura, uno strano richiamo risuona alla fine dell’inverno. La superba sagoma di una lince boreale si insinua tra i faggi e gli abeti. Sta chiamando la sua compagna. Seguendo la vita di questa coppia e dei suoi gattini, scopriamo un mondo vicino a noi ma poco conosciuto. Una storia autentica in cui camosci, aquile, volpi ed ermellini sono testimoni della vita segreta del più grande felino d’Europa, tuttora minacciato. Il film rivela il ruolo essenziale di questo schivo ma feroce predatore delle foreste, l’equilibrio che ha ristabilito in nell’ambiente e le difficoltà che incontra in un paesaggio in gran parte occupato dall’uomo.

Il fotografo Laurent Geslin è da 9 anni immerso nel mondo delle linci selvagge, in particolare nel Giura svizzero. Conosce la maggior parte dei gruppi di linci e i protagonisti umani della loro sopravvivenza.

La prima volta che le ho viste è stata ovviamente un momento memorabile. Nel magnifico territorio del Giura, non lontano da dove vivo, nel febbraio 2011. All’imbrunire, per la seconda volta nella mia vita, ho sentito il caratteristico richiamo di accoppiamento della lince. Il richiamo era forte e l’animale probabilmente molto vicino. Conosco bene questa parte della foresta, so che non è molto ampia e che c’è un pascolo a circa trenta metri dietro gli alberi. Nella penombra cerco l’invisibile, che si è naturalmente ammutolito. Per tre volte guardo con il binocolo ogni cespuglio, ogni tronco, ogni ramo caduto. So che mi sta osservando, lo sento. Solo al terzo passaggio vedo finalmente la sagoma del felino. Seduto dietro un albero, mi guarda in silenzio.

Una gioia indescrivibile mi attraversa tutto il corpo: ho appena realizzato uno dei miei sogni più grandi fin dall’infanzia. La mia passione per la lince mi ha portato a trascorrere decine di notti in natura, giorni di fila in attesa dell’improbabile, seguendo tracce, annusando marcature, immaginando il passaggio della lince.

In anni di paziente pedinamento, mi sono affezionato alla vita di questo felino discreto, al suo ambiente naturale, al ritmo delle stagioni, alla maestosità degli alberi e alla straordinaria diversità degli abitanti della foresta…”.

Questo film è unico. Non esiste un altro film sulla lince. Grazie ai 9 anni di osservazioni del regista, è stata costruita una storia intorno a una famiglia di linci durante un anno di riprese. Il film racconta la natura in modo spettacolare, anche nella sua durezza. È anche uno spettacolo per famiglie con un forte impegno per la conservazione della natura. L’attaccamento ai felini è totale, mentre l’utilità della specie è perfettamente dimostrata.

Photo Credit: Laurent Geslin.

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