Al momento dell’acquisto degli alimenti è necessario poter avere a disposizione indicazioni trasparenti e precise, al fine di fare scelte consapevoli. Per questo motivo è importante saper leggere le informazioni mediante le etichette alimentari apposte sui prodotti, anche se non è sempre facile interpretarle
Nel nostro paese, la normativa sull’etichettatura dei prodotti alimentari viene recepita nel 1992, dopo la sua nasce nel 1978 con una direttiva CEE.
Sono state molte le modifiche apportate Italia da allora, fino a quando il Consiglio Europeo e il nostro Parlamento non hanno adottato il Regolamento UE n. 1169, che ad oggi è il riferimento comunitario disciplinante l’etichettatura dei prodotti alimentari ed è entrato in vigore in Italia dal dicembre 2014.
Etichette alimentari, la definizione
La definizione stabilita per legge dell’etichetta alimentare è la seguente: “l’insieme delle menzioni, delle indicazioni e dei marchi di fabbrica o di commercio, delle immagini o dei simboli che si riferiscono ad un prodotto alimentare e che figura direttamente sull’imballaggio o sulla confezione o su una etichetta appostavi o sui documenti di trasporto“.
L’etichetta alimentare deve per prima cosa, informare il consumatore sul prodotto che sta acquistando attraverso dei fondamentali requisiti fondamentali.
Requisiti garantiti :
- Leggibilità (tipografia e dimensioni) e facilità di lettura (grafica)
- Chiarezza
- Indelebilità
Il specifiche che il produttore è tenuto a citare scrupolosamente sono le seguenti:
- Denominazione
- Marca
- Peso sgocciolato (privo delle porzioni non eduli come, ad esempio, il liquido di governo)
- Quantità netta
L’applicazione delle etichette alimentari, cambia a seconda dei prodotti alimentari venduti nelle seguenti forme:
- Sfusi: privi di confezione (frutta, ortaggi, gastronomia ecc.); le indicazioni si trovano sul recipiente di vendita: denominazione, elenco ingredienti, eventuali allergeni e, se previste, data di scadenza e modalità di conservazione
- Preincartati: i prodotti vengono confezionati al momento nel luogo di vendita al momento o poco prima dell’acquisto (pane, carne fresca, ecc.). Devono indicare obbligatoriamente qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico che possa dar atto a allergie o intolleranze ancora presente nel prodotto.
- Preconfezionati: sono i prodotti messi in vendita in confezioni già applicate dal produttore e in cui l’alimento, fino al momento del consumo, rimane senza presentare alterazioni. Si tratta dei prodotti più diffusi e soggetti a restrizioni normative.
Quindi ogni alimento ha la propria etichetta.
La composizione dell’etichetta alimentare, come leggerla:
In un prodotto preconfezionato, l’etichetta alimentare completa deve citare, come da art. 3 D.lgs 109/92 obbligatoriamente:
- Elenco degli ingredienti
- Denominazione di vendita
- Nome, ragione sociale o marchio depositato, e la sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore residente nella UE
- Termine minimo di conservazione o data di scadenza
- Quantità netta o quantità nominale di produzione o confezionamento
- Lotto di appartenenza
- Sede dello stabilimento
- Titolo alcolometrico volumico effettivo per le bevande aventi un contenuto alcolico >1,2%
- Modalità di conservazione ed eventualmente utilizzo
- Quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti oppure se ne è presente uno caratterizzante.
Devono essere riportati inoltre, secondo l’art. 9 del Reg. UE 1169/2011, anche:
- Paese di origine e luogo di provenienza
- Qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico ancora presente nel prodotto (come nei preincartati) che provochi allergie o intolleranze
La dichiarazione nutrizionale deve presentare le seguenti diciture:
- La quantità di determinati nutrienti che rientrano nella composizione, i lipidi, i grassi saturi, nonché una dicitura specifica per zucchero e sale
- Il valore energetico
Allo stesso tempo, il regolamento stabilisce anche che:
nei prodotti confezionati in maniera artigianale o forniti dal fabbricante in piccole quantità, oppure preparati nei locali che forniscono direttamente il prodotto al dettaglio, non è obbligatorio l’inserimento dell’etichetta nutrizionale.
5 regole per capire l’etichetta dei prodotti preconfezionati:
- Le etichette che presentano grandi quantità di indicazioni alimentari sono indicative di qualità del prodotto. Più indicazioni sono presenti sull’etichetta e migliore sarà il grado qualitativo alimentare su quel determinato prodotto.
- Gli ingredienti devono essere indicati per ordine decrescente di quantità. L’ordine con cui gli ingredienti sono apposti in etichetta non è casuale, ma è disposto a norma di legge. I vari componenti, in particolare, devono comparire in ordine decrescente di quantità. Questo vuol dire che il primo ingrediente elencato è presente nel prodotto in maggiore quantità rispetto al secondo, che a sua volta è più abbondante del terzo e così via.
- Controllare il peso netto/sgocciolato dell’alimento, la dimensione della confezione, spesso, può ingannare.
- Non dare troppa importanza all’immagine apposta sulla confezione. L’immagine illustrativa sulla confezione, come riportato (anche se con il vecchio trucco dei caratteri minuscoli) sull’etichetta alimentare, ha come obiettivo quello di richiamare l’attenzione del consumatore e non è necessariamente legata all’aspetto reale del prodotto.
- Porre attenzione all’ambiente. Attualmente c’è una grande varietà di alimenti confezionati con materiale riciclato/riciclabile, un’importante passo avanti per la salvaguardia dell’ambiente. Le etichette difatti riportano le indicazioni sul materiale utilizzato per il confezionamento o l’imballaggio (AL alluminio, CA cartone, ACC acciaio ecc)
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