“Anzitutto, camminare significa allontanarsi dall’ovvio”: Finora inedito in Italia, L’arte gentile di camminare è una guida pratica e filosofica per il camminatore che desidera scoprire il mondo, lontano dalle comodità e dalle convenzioni. Perché “Camminando non ci si guadagna da vivere, ma si conquista la felicità”.
L’arte gentile di camminare di Stephen Graham (Piano B, 16 euro, 188 pag.) è uno dei primi esempi di nature writing europeo. Stephen Graham autore di culto per camminatori ed escursionisti britannici è citato da vari importanti autori come Annie Dillard e Robert Macfarlane. Pubblicato quasi un secolo fa (1926) è stato recentemente riproposto nel Regno Unito e negli Stati Uniti e tradotto in Francia e Germania.

Precursore della filosofia del “viaggiare leggeri”, Graham sprona il lettore a “scoprire il mondo a piedi”, ad abbandonare la comoda sicurezza del divano e delle mura domestiche per vivere la natura in modo più intenso e consapevole, lungo sentieri sconosciuti. Inoltre, esortandoci a uscire di casa per metterci in cammino, invita a compiere il primo passo verso la scoperta più grande: quella di se stessi. Un libro che appartiene a diversi settori come natura, spiritualità, consigli pratici, viaggi.
Camminare: terapia, benedizione e ribellione
“Camminare conduce alla rivelazione di sé, il che è una vera benedizione”. Camminare è sempre una terapia e una dichiarazione di ribellione. Contro la depressione, il malessere, gli scocciatori e le masse imberbi che preferiscono le piazze, soprattutto di stantia propaganda, ad una salutare passeggiata. Meglio farsi waldganger e passare al bosco come ricordava Junger ne Il Trattato del Ribelle.
E se qualcuno anni fa ammoniva di andare al mare di fronte a certe scelte, io dico sempre, cammina, leggi, scrivi, pratica attività che possano condurre sempre alla scoperta della parte migliore del mondo (quella che molte volte coincide con la natura, la solitudine e gli animali). Dichiarandomi, dunque, con fierezza camminatore e motociclista, appena esce qualche libro che parla del cammino e le case editrici me lo propongono, soprattutto quando editano libri di “alti contenuti” come Piano B, immergo subito il volto in quelle pagine.
Leggiamo insieme: “Camminare è un’arte gentile: impara a camminare e imparerai a vivere.Perché le buone maniere fanno l’uomo e camminare modella le nostre buone maniere. Sapere come avvicinare i nostri compagni di viaggio, come abbandonarsi alla bellezza della natura e affrontare la sua selvaticità e i suoi rigori camminare ci mette di fronte alla realtà“. E magari a trascenderla, come quando siamo on the road e off road.
Un libro che è una guida filosofica con suggerimenti pratici
Graham esplora ogni aspetto dell’arte di camminare: dagli abiti e dagli scarponi più adatti alla scelta dello zaino, fino alle riflessioni più profonde sul significato del camminare e sulla connessione che quest’atto così primitivo ed elementare ha con la libertà umana.
L’arte gentile di camminare è una grande guida per tutte le attività all’aperto, impreziosita da un po’ di umorismo, da una vena filosofica sul vivere una vita più piena possibile e ricca di consigli sull’equipaggiamento molto divertenti per gli avventurieri di oggi – attrezzati di Gore-tex e smartphone – che potranno comunque far tesoro dei consigli di Graham:
“La natura sarà la nostra maestra. Sarà lei a insegnarci che cos’è bello, chi siamo, qual è la ricerca speciale della nostra vita e quale strada dovremo seguire. In presenza della grande guaritrice e maestra ci lasciamo andare, voltando le spalle alla civiltà e alla gran parte delle cose che abbiamo imparato a scuola, nei musei, nei teatri, nelle gallerie. E come per miracolo si inizia a vivere della manna che ci viene concessa ogni giorno”. Che aspettiamo, dunque, a metterci in cammino?
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