Questo articolo ha l’obiettivo di sensibilizzare su questo argomento e un piccolo passo per contribuire alla salvaguardia delle api e della loro casa.
Il nostro amico e collaboratore Giuseppe Larosa ha scoperto nel suo casale un alveare, una casa dove tante api hanno trovato il luogo migliore per acclimatarsi. Segno questo di un ambiente sano visto che le api fra le altre cose sono “sentinelle ambientali” sensibili quindi all’inquinamento atmosferico.
Ci ha inviato pertanto un video da lui girato, da ascoltare.
L’alveare, la casa delle api, il video racconto
Giuseppe Larosa racconta nei particolari, come funziona la vita all’interno dell’alveare dal momento in cui l’ape regina depone le uova e ha inizio il ciclo di vita.
L’alveare è composto dai favi e ogni favo è formato da tante piccole celle costruite con la cera prodotta da alcune ghiandole presenti sull’addome delle api.
I favi sono tantissimi e tutti perfettamente esagonali all’interno delle quali l’ape regina deposita un uovo.
Ma perché le celle sono costruite esagonali?
Le api hanno capito che in questo modo si risparmia materiale da costruzione (cera) e si ottiene il massimo spazio disponibile. Le celle esagonali, affiancate l’una all’altra, con pareti in comune non lasciano spazi vuoti.
Ma torniamo alle uova deposte. Una volta deposto l’uovo la celletta viene riempita di miele e polline in modo da creare una culletta al cui interno crescerà la larva. E infine sigillata con un opercolo (un tappo di cera).
Il ciclo di vita delle api
Dal momento cui viene deposto l’uovo, avvengono diverse trasformazioni chiamate metamorfosi: dopo 3 giorni l’uovo diventa larva che appaiono come dei piccoli bruchi bianchi. Al 9° giorno la larva diventa pupa. Al 21° giorno, durante 12 giorni di sviluppo nasce l’ape che esce dalla cella ed è pronta per la suo nuova vita.
Ma non finisce qui
Ma i maschi dove sono?
Ascoltate tutto il video con il quale Giuseppe Larosa ci svela tutto sul funzionamento dell’alveare.