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L’acqua del rubinetto: quanto è sicura?

L'acqua del rubinetto: quanto è sicura?
Photo Credit: Depositphotos

La sicurezza dell’acqua del rubinetto è una questione di grande importanza, sia per la salute personale che per la salute pubblica. In molti paesi sviluppati, l’acqua potabile è soggetta a rigorosi controlli e normative, ma ci sono vari fattori da considerare quando si discute della sua sicurezza.

Emerge dall’ultima analisi Ista un dato che fa riflettere: quasi 1 italiano su 3 ha poca fiducia nei confronti dell’acqua del rubinetto, nonostante la percentuale sia di lunga migliortata rispetto a 20 anni fa. L’Italia risulterebbe il primo paese in Europa e il secondo al mondo per litri di acqua imbottigliata venduta e consumata, pari a 206 litri pro capite l’anno. Alla luce di quanto riscontrato, insomma, quanto è sicura l’acqua del rubinetto e perch molte volte la scelta ricade su quella in bottiglia? Guardiamo ad alcuni fattori.

In molti luoghi, l’acqua potabile è regolamentata da enti governativi che stabiliscono standard di qualità. Negli Stati Uniti, ad esempio, l’Environmental Protection Agency (EPA) stabilisce i limiti per più di cento contaminanti che possono essere presenti nell’acqua potabile. Similmente, in Europa, le direttive dell’Unione Europea stabiliscono standard rigorosi per la qualità dell’acqua.

Questi enti monitorano regolarmente le fonti idriche, le reti di distribuzione e i punti di prelievo per garantire che l’acqua rispetti gli standard di qualità. Tutti gli impianti di trattamento dell’acqua sono tenuti a seguire procedure specifiche per rimuovere contaminanti pericolosi, come batteri, virus, metalli pesanti e sostanze chimiche.

Nonostante i controlli, vari fattori possono influenzare la qualità dell’acqua del rubinetto. Alcuni dei contaminanti più comuni includono:

  • Metalli pesanti: Piombo, rame e arsenico possono entrare nell’acqua potabile attraverso tubazioni vecchie o inadeguate. Il piombo, ad esempio, è un contaminante che può avere effetti neurotossici, specialmente nei bambini.
  • Sostanze chimiche: Alcuni pesticidi, fertilizzanti e prodotti farmaceutici possono contaminare le acque sotterranee e superficiali. Anche se le autorità cercano di limitare questi contaminanti, la loro presenza non è sempre completamente eliminata.
  • Microorganismi: Batteri, virus e protozoi possono entrare nell’acqua potabile attraverso contaminazione fecale o in seguito a eventi atmosferici come inondazioni. Colibacillo (E. coli) è un comune indicatore di contaminazione fecale.

La sicurezza dell’acqua del rubinetto può variare notevolmente a seconda della regione. In alcune aree, specialmente quelle con infrastrutture idriche più vecchie o meno sviluppate, la qualità dell’acqua potabile può essere compromessa. Anche le fonti di approvvigionamento dell’acqua (acqua superficiale vs acqua sotterranea) possono influenzare la qualità.

Nei paesi in via di sviluppo, la situazione è sensibilmente diversa. Molti di essi possono avere sistemi di trattamento dell’acqua non adeguati o inadeguati, rendendo l’acqua del rubinetto potenzialmente pericolosa.

Per coloro che vivono in aree in cui l’affidabilità dell’acqua è incerta, effettuare test regolari sull’acqua del rubinetto è un passo proattivo. Ci sono kit di test disponibili commercialmente che possono rilevare la presenza di metalli pesanti, batteri e altre sostanze chimiche.

Le famiglie che utilizzano sistemi di acqua privata, come pozzi, dovrebbero testare l’acqua almeno annualmente, poiché non è soggetta agli stessi regolamenti dell’acqua municipale.

Molti decidono di utilizzare filtri per l’acqua per migliorare la qualità dell’acqua del rubinetto. Ci sono diversi tipi di filtri, come quelli a carbone attivo, a osmosi inversa e a scambio ionico, che possono rimuovere vari contaminanti. Tuttavia, è fondamentale scegliere un filtro certificato da organizzazioni affidabili e sostituire i filtri regolarmente per mantenere l’efficacia.

Infine, è importante riflettere sull’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia rispetto all’acqua del rubinetto. In molte aree, l’acqua del rubinetto è una scelta più sostenibile e ha un’impronta ecologica inferiore rispetto all’acqua in bottiglia, che contribuisce alla plastica e alla produzione industriale.

I controlli effettuati negli ultimi 3 anni hanno dimostrato che il 99,1% dei campioni rispetta tutti i parametri di sicurezza previsti dalla legge.

Lo ha stabilito il Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel 1° rapporto sulla qualità dell’acqua potabile in Italia, pubblicato a luglio 2024. L’analisi del CeNSiA si basa su oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche condotte in 18 Regioni e Province Autonome tra il 2020 e il 2022. Il risultato? Il 99,1% dei campioni è conforme alla legge per i parametri sanitari microbiologici e chimici stabiliti e il 98,4% per i parametri indicatori, cioè variazioni nella qualità che non influiscono però sulla salute.

L’acqua che arriva nelle nostre case, duqnue, è sostenibile e sicura, con alcune differenze regionali. A livello regionale, il Centro dell’ISS ha trovato la miglior qualità media dell’acqua del rubinetto in Emilia-Romagna, seguita da Veneto e Piemonte, mentre ha riscontrato la media più bassa a Trento e Bolzano.

In sintesi, l’acqua del rubinetto è generalmente sicura nei paesi sviluppati dove ci sono norme e regolamentazioni solide. I pochi casi in cui l’ISS ha trovato dei parametri non conformi ai requisiti di legge riguardano contaminazioni microbiologiche, specialmente causate da Enterococchi e Escherichia coli, e contaminazioni ambientali segnalate da coliformi. In casi limitati e su scala locale, l’analisi dell’ISS ha riscontrato anche contaminazione da fluoro e arsenico, che derivano da una gestione non efficiente degli scarichi industriali.

La tutela della qualità dell’acqua di rubinetto richiede una supervisione costante, e vari fattori locali e domestici possono influenzare la sua sicurezza. Testare regolarmente l’acqua e adottare misure di filtrazione se necessario sono pratiche consigliate per garantire che l’acqua che beviamo sia pulita e sicura.

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