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La plastica che fa del bene, un progetto che vede le donne protagoniste

Foto di Krizjohn Rosales da Pexels

Nasce la campagna “La plastica che fa del bene”, un’iniziativa che vuole dare un aiuto concreto alle tante donne che, a causa di terapie chemio, vivono il delicato momento della perdita dei capelli

L’alopecia dovuta alle cure per un tumore, infatti, rappresenta uno degli aspetti a più alta vulnerabilità per il paziente oncologico: è la visualizzazione e l’esposizione della propria condizione al mondo esterno e a sé stessi.

Non smettere di piacerti

Nel 2009 è nato il progetto “Non smettere di piacerti” da un acconciatore malato di cancro che si è reso conto della grande sofferenza delle donne causata dalla perdita dei capelli, un disagio estetico e sociale, vissuto il più delle volte come una menomazione della propria immagine. Un progetto nato dal lavoro fra la dott.ssa Shams Dirigente Psicologa del SS IOV , la Coordinatrice del Volontariato IOV ed i volontari dell’AVO . Il progetto permette di dare in prestito una parrucca alle pazienti per tutto il periodo necessario alla ricrescita dei capelli.

La filosofia e l’approccio dell’AVO

La filosofia dell’AVO si contraddstingue per una profonda vicinanza empatica alle pazienti, la perdita dei capelli è un effetto che porta con sé una rivoluzione nella percezione di sé stessi, per questo tutti i volontari condividono l’idea di far vivere a pieno la femminilità delle pazienti, senza lasciare che gli effetti collaterali di una terapia annullino l’articolata bellezza di ogni donna. Non smettere di piacersi, infatti, è la condizione necessaria per vivere con meno disagio la malattia.

Come funziona la campagna “la plastica che fa del bene”?

La campagna consiste nella collaborazione fra il progetto Amico dell’Ambiente, nato a Vigonovo nel 2007 dedicato alla raccolta dei tappi di plastica e all’educazione al riciclo nelle scuole, AVO e Confartigianato Imprese Padova . Vengono distribuiti dei boccioni per raccogliere i tappi di plastica presso la sede dello IOV, presso i punti di Accoglienza dell’AVO nelle strutture ospedaliere padovane e presso i parrucchieri e le estetiste che aderiscono al progetto.

Una volta raccolti, i tappi sono acquistati dal progetto Amico dell’Ambiente, al prezzo di 18 cent al Kg per poi essere riciclati. Il ricavato sarà utilizzato per acquistare nuove parrucche o igienizzare quelle già in uso da parte di AVO. Ad oggi la raccolta di tappi è già attiva nella Sede AVO di Padova.

Amico dell’Ambiente è il progetto che, nato nel 2007, ha dato vita a una delle più grandi raccolte di tappi di plastica in Italia. L’idea, partita con la volontà di sostenere le associazioni e le scuole attraverso la consegna di plastica da riciclo e con il duplice ritorno di salvaguardare l’ambiente e ottenere ricavi immediati, ha superato ogni rosea aspettativa.

La bellezza che va oltre la malattia

Nel primo anno sono state acquistate 20 parrucche che oggi, nel 2019, sono arrivate a circa 200. Il supporto alle pazienti oncologiche non si riduce alla mera fornitura di parrucche, una volta al mese, infatti, nella sede AVO c’è un incontro tra un parrucchiere e le pazienti IOV che ne hanno fatto richiesta. In questo incontro, la paziente viene accolta, ascoltata nelle sue esigenze e nei suoi desideri e aiutata dal parrucchiere a scegliere una parrucca adeguata al suo viso. I parrucchieri e le estetiste sono ex pazienti o caregiver di pazienti oncologici. C’è la possibilità di incontrare un’estetista e, per chi lo desidera, di fare un tatuaggio con la tecnica dell’Hennè sulla pelle del capo. Sostenibilità e solidarietà, un piccolo gesto per un grande scopo.

Foto: Pixabay

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