Dal riciclo di materiale sportivo e scarpe da lavoro a fine vita, nasce a Barletta La Pista di Pietro. Un bel modo per ricordare lo storico campione.
Pietro Mennea, la “Freccia del Sud”, è stato un atleta straordinario. La sua carriera, costellata di numerosi e straordinari record mondiali e medaglie olimpiche, è simbolo di perseveranza, grinta e talento. Doti che hanno ispirato e ispirano tuttora generazioni di atleti in tutto il mondo.
A 10 anni dalla sua scomparsa, nasce a Barletta, sua città natale, la prima pista di atletica a lui dedicata e realizzata con una superficie speciale, ottenuta dal riciclo di rifiuti sportivi e scarpe da lavoro (DPI) raccolti con i progetti esosport e back to work. Un progetto nato nel 2009 per coniugare la passione per lo sport all’economia circolare, grazie alla competenza di ESO Società Benefit nel settore della gestione di rifiuti da ufficio.
La pista di Pietro: iniziativa che è frutto di una sinergia comune
La pista di atletica leggera è lunga 60 metri, ha 6 corsie e si trova nell’area esterna della scuola elementare Giovanni Modugno di Barletta. Un’iniziativa a più mani, frutto dell’incontro di diverse realtà imprenditoriali e associative accomunate dal desiderio di ricordare e celebrare Pietro Mennea per far continuare a vivere il suo ricordo nel cuore dei giovani atleti che correranno su quella superficie, nata da un processo di riciclo ed economia circolare.
Dall’incrocio delle strade di BASE Protection, nel settore della produzione di scarpe antinfortunistiche, dell’Associazione GOGREEN, che sostiene i progetti esosport per la costruzione di pavimentazioni sportive per La Pista di Pietro, del Comune di Barletta, con il Sindaco Cosimo Cannito, della Fondazione Pietro Mennea onlus, dell’I.P.Archimede di Barletta e di ESO Recycling, specializzata nel trattamento di rifiuti sportivi e DPI, è nata l’idea di dare vita a questa importante iniziativa per il territorio.
La Pista di Pietro è anche frutto dell’incontro di altre strade, quelle di Nicolas Meletiou, Paolo Masini, ideatore del progetto, e Manuela Olivieri Mennea, moglie del campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale per 17 anni, che ha aderito all’iniziativa donando un paio di scarpe da corsa di Pietro. Un gesto simbolico per testimoniare che, in ogni pista che nascerà, sarà presente una porzione di materiale delle scarpe e una parte del sogno di questo grande atleta, una sorta di lievito madre che si moltiplicherà in tutte le piste che verranno.
L’inaugurazione de La Pista di Pietro è prevista il prossimo sabato 24 giugno alle ore 11.30 preceduta da una serata di beneficenza per la raccolta fondi che si terrà al Garden Club di Barletta alle 21.00 di giovedì 22 giugno, affiancata da una lotteria dove si potranno vincere maglie autografate da grandi campioni dello sport.
Sport ed economia circolare
“Sport ed economia circolare: un abbinamento vincente con La Pista di Pietro – affermano all’unisono Nicolas Meletiou, presidente Associazione GOGREEN e Paolo Masini, ideatore del progetto – e dall’alto valore educativo per le nuove generazioni. Siamo felici e onorati di essere parte di questo progetto ambizioso che nasce da una naturale sinergia che si è venuta a creare con l’azienda BASE Protection, l’Amministrazione del Comune di Barletta e la Fondazione Mennea e l’Istituto I.P. Archimede. Desidero esprimere il mio ringraziamento a tutti per aver creduto nell’idea e per aver fatto squadra per realizzarla”.
“La Pista di Pietro, nata con il trattamento e il riciclo di materiale sportivo e DPI a fine vita nel nostro impianto a Tolentino – afferma Helga Loessl, CEO ESO Recycling – è la dimostrazione che insieme si può costruire un futuro collaborativo, fatto di progetti come questo che mettono al centro l’economia circolare, la solidarietà e lo sport”.
“L’insegnamento di Pietro, non è stato soltanto quello di essere migliore dei suoi contemporanei o predecessori… piuttosto quello di cercare di essere migliore di sé stesso. Noi figli della sua città – ha dichiarato l’Assessore allo sport Marcello De Gennaro – in pochi giorni abbiamo accettato una sfida con noi stessi: quella di raggiungere un risultato che lo ricordi nel tempo attraverso la “pista di Pietro”, il suo terreno di gioco preferito, con la sua stessa intraprendenza“.
“Un segno indelebile che scolpisce la memoria di un indimenticabile campione, di un grande italiano, di un ineguagliabile barlettano. Una pista di atletica dedicata a Pietro è il più bel regalo che Lui, da lassù, potesse fare agli alunni della scuola Modugno e a tutti i giovani sportivi della città che spero vorranno imitarlo. Un’esperienza da replicare in tutte le scuole della città, affinché il suo esempio possa stimolare un sano entusiasmo nei giovani”. Dichiara altresì Ruggiero Mennea.
“La Pista di Pietro è un dono prezioso per la nostra città; rappresenta l’amore per l’ambiente, la passione per lo sport, lo spirito di collaborazione tra aziende del territorio e non; è prova dell’impegno dei nostri governatori e del sistema scuola nel voler tenere vivo il ricordo del grande Pietro per favorire e innescare processi di emulazione da parte dei nostri ragazzi”, sottolinea Daniela Stolfi General Manager di Base Protection
“La Pista di Pietro in una scuola di Barletta è il sogno più bello che si realizza. Pietro ha iniziato la sua corsa verso il successo proprio da una scuola di Barletta, avviato allo sport dal professor Alberto Autorino, il suo insegnante di educazione fisica. Da nessun’altra parte l’alchimia potrà raggiungere la perfezione magica che ha a Barletta: siamo nella città che ha dato i natali a Pietro, in una scuola che è l’istituzione fondamentale che ha consentito a Pietro di incontrare lo sport e qui è stata realizzata una pista di atletica che rappresenta lo strumento che ha consentito a Pietro di trovare il successo, prima nello sport e poi nella vita.
Sono certa che questa pista avrà quella magia in più che aiuterà i ragazzi a trasformare in realtà i loro sogni, perché lo sport è fondamentale per trasmettere quei valori che sono indispensabili per una vita di successi, ed ogni ragazzo che si allenerà su questa pista, dovrà sempre avere ben presente la storia di Pietro, che da Barletta ha iniziato a sognare, dimostrando che l’impossibile non esiste”. Conclude Manuela Olivieri Mennea Presidente Fondazione Pietro Mennea Onlus.
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