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IPCC, cambiamenti climatici e impatto su pianeta e la nostra vita

IPCC, cambiamenti climatici e impatto su pianeta e la nostra vita
Foto di Darwin Laganzon da Pixabay

Con un riscaldamento globale di 1,5°C, nei prossimi due decenni il mondo affronterà molteplici rischi climatici inevitabili

I cambiamenti climatici stanno causando pericolosi e diffusi sconvolgimenti nella natura e colpiscono la vita di miliardi di persone in tutto il mondo nonostante gli sforzi per ridurre i rischi.

A lanciare l’allarme è l’ultimo rapporto pubblicato ieri dall’Ipcc – Intergovernmental Panel on Climate Change Climate Change 2022: impatti, adattamento e vulnerabilità.

Ondate di calore, siccità e inondazioni stanno già superando le soglie di tolleranza di piante e animali ma anche milioni di persone sono minacciate da una grave insicurezza alimentare e idrica, è quanto rileva il rapporto che sottolinea il collegamento tra clima, salute degli ecosistemi e delle persone.

Gli scienziati osservano che per evitare una crescente perdita di vite umane, biodiversità e infrastrutture, è necessaria un’azione ambiziosa e accelerata per adattarsi al cambiamento climatico e, allo stesso tempo, ridurre rapidamente e profondamente le emissioni di gas serra.

“Questo rapporto è un forte avvertimento sulle conseguenze dell’inazione. Mostra che il cambiamento climatico è una minaccia grave e crescente per il nostro benessere e per un pianeta sano. Le nostre azioni di oggi determinano il modo in cui le persone si adattano e la natura risponde ai crescenti rischi connessi ai cambiamenti climatici!” ha detto Hoesung Lee, presidente dell’IPCC.

“Il rapporto sottolinea l’urgenza di un’azione immediata e più ambiziosa per affrontare i rischi climatici. Le mezze misure non sono più una possibilità” – prosegue Hoesung Lee.

Lo studio prevede che nei prossimi due decenni il mondo affronterà molteplici rischi climatici inevitabili arrivando ad un riscaldamento globale di 1,5°C. Ma anche il superamento temporaneo di questo livello di riscaldamento provocherà ulteriori gravi impatti, alcuni dei quali saranno irreversibili.

IPCC sui cambiamenti climatici, azioni urgenti per affrontare i rischi crescenti

Ondate di calore, siccità e inondazioni sono eventi meteorologici estremi che si stanno verificando simultaneamente, causando impatti a cascata sempre più difficili da gestire esponendo inoltre milioni di persone a grave insicurezza alimentare e idrica, soprattutto in Africa, Asia, America centrale e meridionale, nelle piccole isole e nell’Artico.

Per evitare la crescente perdita di vite umane, biodiversità e infrastrutture, è necessario accelerare azioni ambiziose di adattamento ai cambiamenti climatici e, allo stesso tempo tagliare velocemente e in maniera radicale le emissioni di gas serra.

I progressi fatti sul fronte dell’adattamento ad oggi non sono uniformi: crescenti divari tra le azioni intraprese e profonde lacune sono state rilevate in particolare tra le popolazioni a basso reddito.

Per un futuro vivibile, salvaguardare e rafforzare la natura

Come illustra il rapporto dell’IPCC, per adattarsi al clima che cambia e ridurre i rischi climatici sulla natura, ci sono le soluzioni. La vita delle persone può migliorare proprio cominciando a restaurare gli ecosistemi degradati e conservare in modo efficace ed equo dal 30 al 50 per cento delle terre, degli habitat di acqua dolce e degli oceani.

Ecosistemi in salute sono più resilienti di fronte ai cambiamenti climatici eforniscono servizi essenziali per la vita, come cibo e acqua”, ha detto il copresidente del gruppo di lavoro II dell’IPCC Hans-Otto Pörtner.

“Le società umane possono trarre beneficio dalla capacità della natura di assorbire e immagazzinare carbonio. In questo modo possiamo accelerare il progresso verso lo sviluppo sostenibile, ma sono essenziali finanziamenti adeguati e sostegno politico” afferma Hans-Otto Pörtner.

Gli scienziati sottolineano che il cambiamento climatico interagisce con tendenze globali quali l’uso insostenibile di risorse naturali, la crescente urbanizzazione, disuguaglianze sociali, perdite e danni da eventi estremi eventi e pandemie, mettendo a rischio lo sviluppo futuro.

Focus su l’impatto in Europa e nel Mediterraneo

Nel Mediterraneo il livello del mare è aumentato di 1,4 mm l’anno nel corso del XX secolo e l’incremento si è visto alla fine del secolo. Inoltre si prevede che la crescita continui in futuro raggiungendo un valore vicino ad un metro entro il 2100 se le emissioni non saranno rallentate.

L’aumento del livello del mare secondo l’Ipcc, continuerà nei prossimi secoli anche nel caso le concentrazioni di gas serra si stabilizzino. Sulle coste del Mediterraneo l’innalzamento del livello del mare ha già avuto i suoi effetti e in futuro aumenterà i rischi di inondazioni costiere, erosione e salinizzazione.

Le coste sabbiose strette così importanti per gli ecosistemi costieri e per il turismo sono a rischio di scomparsa.

La scarsità idrica in previsione di un aumento della temperatura globale di 1,5°C e 2°C riguarda, rispettivamente il 18% e il 54% della popolazione. La siccità del suolo, analogamente, aumenta con l’aumentare del riscaldamento globale quindi in una prospettiva di innalzamento della temperatura di 3°C l’aridità del suolo risulta del 40% superiore rispetto a quella di innalzamento della temperatura a 1,5°C.

C’è poco tempo per agire

Il rapporto afferma chiaramente che agli attuali livelli di riscaldamento per realizzare un modello di sviluppo resiliente al clima, è già adesso una sfida complessa.

Se il riscaldamento globale dovesse superare la temperatura di 1,5°C , questo obiettivo sarà ancora più difficile da raggiungere. In alcune regioni, realizzare uno sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici sarà una cosa impossibile se il riscaldamento globale dovesse superare i 2°C.

Il report sottolinea l’urgenza di azione climatica, concentrandosi su equità e giustizia Finanziamenti adeguati, trasferimento di tecnologia, impegno politico e partnership ci conducono a un più efficace adattamento ai cambiamenti climatici e alla riduzione delle emissioni.

“L’evidenza scientifica è inequivocabile: i cambiamenti climatici sono una minaccia al benessere delle persone e alla salute del pianeta. Ogni ulteriore ritardo nell’azione concertata a livello globale farà perdere quella breve finestra temporale – che si sta rapidamente chiudendo – per garantire un futuro vivibile”, ha detto Hans-Otto Pörtner.

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