Nel cuore delle Maldive a breve prenderà il via la realizzazione del progetto Maldives Floating City (MFC). Obiettivo? Rendere l’arcipelago una vera e proprio città galleggiante a basso impatto ambientale, la prima al mondo, per affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici
La tematica ambientale e in particolar modo le conseguenze del cambiamento climatico, è una delle preoccupazioni principali dell’attualità. In particolar modo le conseguenze del cambiamento climatico riguarderanno le Maldive.
Il governo delle Maldive, consapevole di questa situazione, ha previsto il progetto Maldives Floating City (MFC), iniziativa che ha l’obiettivo di modificare l’arcipelago in una città galleggiante a basso impatto ambientale, al fine di proteggere la natura e il panorama incredibile di questo paradiso terrestre.
La “fusione degi ghiacciai” è una delle conseguenze del riscaldamento globale e inevitabilmente provocherà l’innalzamento del livello del mare. Da un recente studio è emerso che entro il 2050, almeno il 90% delle più grandi città del mondo dovrà affrontare l’innalzamento del mare.
Come affrontare il problema? Forse adattare le città sotto forma di sistema galleggiante, potrebbe essere un’alternativa valida? Con riferimento alle Maldive, l’allarme riguarda soprattutto per le aree costiere.
La previsione stima che entro il 2050 i 26 atolli nell’Oceano Indiano settentrionale diventeranno inabitabili e soprattutto che verranno sommersi dall’acqua prima di tutti i luoghi del mondo proprio per la loro morfologia. Queste isole difatti si trovano a solo 90 centimetri sul livello del mare e secondo alcune stime lo stato è il Paese con meno terreno al mondo.
Ideato dalla compagnia olandese Dutch Docklands, esperta in infrastrutture galleggianti, e Waterstudio, che si occupa di pianificazione urbana e architettura, il progetto Maldives Floating City è basato su la costruzione di una città interamente galleggiante situata a pochi minuti dalla capitale maldiviana Male e dall’aeroporto internazionale, in tal modo i viaggiatori potranno usufruire di collegamenti comodi.
La città galleggiante è un progetto che nasce nel 2018 dall’imprenditore Mark Collins Chen, ministro del turismo della Polinesia francese. In seguito all’innalzamento del mare che per la sua terra rappresentava una seria minaccia, diede vita a Oceanix, una società creata appositamente con l’obiettivo di creare un centro urbano off – shore.
Maldives Floating City, la città galleggiante
Ma come è realizzata la città galleggiante? In un’area doi circa 200 ettari, gli edifici sorgeranno direttamente sull’acqua, dove ci saranno non solamente case, ma anche hotel, ristoranti e boutique alla moda. Immancabile una scuola e l’ospedale.
Costruito nel rispetto dell’ambiente in questo caso marino, sarà un villaggio con tutti i confort. Visto dall’alto, l’aspetto di Maldives Floating City somiglierà ad un corallo, con edifici che, con la loro disposizione sembreranno nidi d’ape giganteschi.
La Struttura è composta di tre aree: il quartiere, il villaggio (formato da più quartieri) e la città (formato da più villaggi). Grazie al biorock, il materiale con cui sono create, le isolette possono galleggiare e resistere alle tempeste. Il biorock è un materiale estremamente leggero e rivestito da calcare.
Al centro delle città gli spazi saranno destinati alle abitazioni, mentre intorno, su isole di sabbia, saranno collocati gli hotel con le loro strutture ampie. Le infrastrutture galleggianti saranno ancorate proprio grazie a questi lembi di terra con la funzione importante di barriera alle onde oceaniche, diminuendo così la loro forza.
Le costruzioni come negozi e abitazioni saranno costruiti su un livello secondo il tipico stile maldiviano, anche se i dettagli tecnici sono ancora da definire. Maldives Floating City è un progetto nato nel 2009, ma solo quest’anno è stato portato a conoscenza del pubblico.
Il prossimo settembre avranno inizio le prime opere preparatorie e nel 2022 si darà il via alle costruzioni vere e proprie. Secondo le previsioni, la città galleggiante dovrebbe essere terminata entro la seconda metà del decennio.
Con l’inizio dei lavori, si apriranno le vendite, che, da quanto si dice, avranno prezzi accessibili. Si potranno acquistare lotti a partire da 250mila dollari (all’incirca poco più di 200 mila euro), per un’abitazione di 300 metri quadrati circa, con terrazza sul tetto e immancabile vista mare.
Il materiale più utilizzato per le costruzioni, grazie alle condizioni del territorio e le capacità di flessibilità e al contempo di resistenza, dovrebbe essere il legno e il bambù. I consumi di CO2, grazie al divieto di transito di auto e camion, ai sistemi fotovoltaici, eolici e di autoalimentazione, saranno ridotti ai massimo.
Il progetto parte dall’idea di permettere la convivenza dei turisti e dei residenti, i primi potranno alloggiare nei resort che sorgeranno nella città, mentre i secondi abiteranno in case situate nel cuore dell’isola galleggiante, così da permettere ai lavoratori nel settore turistico di poter tornare in famiglia ogni sera.
L’iniziativa quindi, potrebbe rivelarsi un’ottima soluzione al problema del riscaldamento globale e soprattutto per le Maldive, uno tra i Paesi più bassi al mondo, che in un futuro ormai sempre più vicino dovranno fare fronte all’innalzamento del mare. La costruzione di città galleggianti potrebbe salvare la cultura delle popolazioni maldiviane, e rappresentare un nuovo posto dove vivere.
La città galleggiante non è progettata soltanto per tutto l’ambiente in superficie ma anche per la parte sommersa, facendo in modo di mantenere l’ecosistema maldiviano. Creare quindi l’habitat migliore per lo sviluppo e la crescita di nuove barriere coralline, tanto preziose per l’ecosistema maldiviano.
Il progetto prevede di inserire banchi di corallo artificiali che possano stimolare la crescita del corallo naturale e rallentare il fenomeno di sbiancamento dei coralli. L’utilizzo di tecnologie innovative per lo sviluppo sostenibile, è l’obiettivo principale della struttura, cercando così di proteggere un ecosistema danneggiato da anni.
Per chi avesse l’intenzione di approfittare di Maldives Floating City, è bene sapere che il diritto legale non si limita alla semplice proprietà. Infatti, acquistando una casa oppure un intero lotto, si ottiene il permesso di soggiorno. In questo modo i futuri proprietari internazionali potranno vivere stabilmente e integrarsi nello stile di vita maldiviano.
Vivere con un clima estivo per l’intero anno, circondati da un meraviglioso paesaggio, potrebbe rappresentare la realizzazione di un sogno.
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Foto: Per gentile consessione di Maldives Floating City