Il futuro in gioco è quello di centinaia di migliaia di bambini e ragazzi che, in Italia, si trovano a soffrire la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia. La povertà educativa è un’emergenza sociale che si somma alla povertà assoluta. Per cercare di guardare al futuro con speranza è stata presentata la campagna di SOS Villaggi dei Bambini insieme a Rai per il Sociale, Rai Sport e Unione Sporiva ACLI
Si è tenuta a Roma la presentazione di IL FUTURO è IN GIOCO, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi di SOS Villaggi dei Bambini volta a combattere il fenomeno della povertà educativa in Italia. Un’iniziativa sostenuta da Rai per il Sociale, Rai Sport e Unione Sportiva Acli.
La campagna IL FUTURO è IN GIOCO racconterà, attraverso 15 pillole-video, che andranno in onda su Rai 2 e Rai Sport nel corso delle due settimane dei Giochi Olimpici di Tokyo, l’Olimpiade quotidiana dei bambini e ragazzi accolti nei Villaggi SOS che, anche attraverso lo sport, possono guardare al futuro con passione e speranza. Protagonista delle pillole sarà Beppe Convertini, noto volto Rai, da sempre particolarmente sensibile ai temi sociali.
Ma ciascuno potrà prendere parte e sostenere, con un piccolo contributo, il progetto IL FUTURO è IN GIOCO, e combattere la povertà educativa in Italia restituendo a centinaia di bambini in difficoltà l’istruzione che meritano. Esattamente nei giorni olimpici, dal 25 luglio all’8 agosto, attraverso il numero 45590, si potrà donare la cifra di 2 euro con SMS, oppure di 5 o 10 euro chiamando da telefono fisso.
Durante il periodo di campagna sarà attivato un contest social attraverso i canali Facebook e Instagram dell’Organizzazione durante il quale molti volti celebri inviteranno i propri follower a sostenere la raccolta fondi del progetto. Gli utenti che aderiranno all’iniziativa dovranno scattarsi una foto ripetendo il gesto simbolico del cuore, inserire nel post l’hashtag #donacolcuore e taggare la pagina social di SOS Villaggio dei Bambini.
Alla campagna IL FUTURO è IN GIOCO hanno aderito numerose Federazioni sportive nazionali: Federazione Italiana Nuoto (FIN); Federazione Italiana Tiro Con l’Arco (FITARCO); Federazione Italiana Rugby (FIR); Federazione Italiana Pallavolo (FIPAV); Federazione Italiana Sport Equestri (FISE).
La povertà educativa ed assoluta, due piaghe della società contemporanea
La nozione di povertà educativa è stata introdotta alla fine degli anni ’90 per sottolineare come la povertà sia un fenomeno multidimensionale e quindi non riducibile alla sua componente strettamente economica. Secondo l’OMS la pandemia di Covid-19, con la chiusura delle scuole per quasi 1,6 miliardi di studenti in più di 190 Paesi, ha provocato la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia, con il digital divide che ha lasciato indietro milioni di studenti che non hanno avuto accesso alla didattica distanza. Oggi la povertà educativa è divenuta un’emergenza sociale.
Un fenomeno strettamente connesso a quello della povertà assoluta, condizione che in Italia riguarda 1 milione e 346 mila bambini. A soffrirne di più sono state, infatti, le famiglie con figli minorenni, le quali hanno subito le conseguenze più gravi dell’emergenza socio-economica in corso, con un’incidenza di povertà assoluta che dal 9,2% passa all’11,6% (report preliminare ISTAT 2020), valore che colloca il nostro Paese indietro rispetto alla media UE.
L’attività di SOS Villaggi dei bambini
SOS Villaggi dei bambini opera in Italia dal 1963 ed attualmente attraverso 6 villaggi a Trento, Ostuni, Vicenza, Mantova, Roma e Saronno. Nel nostro Paese sono 4 milioni le persone con reddito irregolare a rischio di povertà assoluta. Servono pc, tablet, stampanti, un collegamento internet sufficiente a garantire a ogni bambino la piena partecipazione alle attività educativo-didattiche a distanza. L’azione di SOS Villaggi dei Bambini si ispira alla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Tra le attività realizzate da SOS Villaggi dei Bambini nel 2020 la promozione dei diritti di oltre 33.000 bambini e giovani e il supporto concreto a oltre 800 persone tra bambini, ragazzi e famiglie che vivono gravi momenti di disagio, tra cui rientrano azioni più specifiche quali:
· iniziative di rafforzamento educativo a favore delle famiglie vulnerabili (80 mamme e 99 bambini e ragazzi);
· servizi di sostegno e counselling familiare (62 adulti appartenenti a 36 famiglie);
· supporto educativo tramite laboratori e interventi con lo scopo di rafforzare le competenze di base (150 minorenni italiani e stranieri);
· laboratori di promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (circa 120 bambini delle scuole primarie e secondarie inferiori).
Il saluto di Valentina Vezzali
Pur non essendo presente, non ha voluto far mancare il suo messaggio di apprezzamento per l’iniziativa il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport e campionessa olimpica della scherma Valentina Vezzali: “Sono particolarmente entusiasta della scelta di sfruttare la grande visibilità dei Giochi Olimpici per lanciare messaggi sociali così importanti. Lo sport ricopre un ruolo cruciale nella crescita e nell’educazione dei più giovani: è capace di insegnare e trasmettere i grandi valori con gesti piccoli e semplici. Giocando si diventa coraggiosi, liberi, leali e giusti. Abbiamo il dovere morale e istituzionale di agire subito sulle drammatiche conseguenze della pandemia ed in primis sulla povertà educativa. È una emergenza sociale che riguarda il futuro dei nostri figli e quindi il futuro del nostro Paese. Lo sport è pronto a fare la sua parte, perché noi sportivi non ci tiriamo mai indietro, anche dinanzi alle sfide più difficili”.
IL FUTURO è IN GIOCO: gli interventi
Ad aprire gli interventi, introdotti e moderati da Roberto Natale di Rai per il Sociale, è stato Giovanni Parapini, direttore Rai per il Sociale, che ha voluto ribadire come “Le iniziative Rai che hanno messo al centro l’infanzia in quest’ultimo anno che la pandemia ha reso pesantissimo per tutti, ma per i piccoli ancora di più, sono dure e confortanti al tempo stesso. Dure perché danno il segno di un’emergenza vera, di una crisi che ha allargato le aree di diseguaglianza e di povertà, economica educativa e in molti casi sanitaria, che ha approfondito i divari, che ha reso più aspre le differenze e le ingiustizie sociali. Però anche confortanti, perché non c’è stato mese in cui sia mancato il tema dell’aiuto all’infanzia tra quelli delle raccolte fondi e le campagne di sensibilizzazione che ogni settimana la Rai mette in campo per conto del Terzo Settore italiano, IL FUTURO è IN GIOCO rappresenta uno dei pilastri più potenti di questo lavoro che come direzione portiamo avanti cercando di sensibilizzare costantemente tutti i mezzi editoriali disponibili di Casa Rai”.
A seguire ha preso la parola Roberta Capella, direttore SOS Villaggi dei Bambini, che ha spiegato il grande valore dell’iniziativa: “La pandemia ha peggiorato notevolmente le disparità nell’accesso all’istruzione in quanto la didattica a distanza, senza sostegni e mezzi, non solo non garantisce il diritto allo studio, ma aumenta il gap tra chi vi ha accesso e chi no. All’interno dei Programmi e Villaggi SOS in Italia sosteniamo centinaia di bambini e ragazzi affinché abbiano accesso a un’istruzione di qualità, impegnandoci quotidianamente a supportare oltre 800 persone, tra bambini, ragazzi e i loro genitori, per far sì che la didattica a distanza non lasci nessuno indietro. La povertà educativa – ha aggiunto – condiziona la vita di bambini e ragazzi, privandoli di opportunità preziose e combatterla è una battaglia di civiltà che ci deve vedere tutti coinvolti. Dal 25 luglio all’8 agosto si potrà inviare un SMS del valore di 2 euro al 45590 per sostenere i progetti educativi dell’Organizzazione. Abbiamo bisogno del contributo di tutti: il poco di tanti da mettere in comune”.
Beppe Convertini, volto Rai e testimonial della campagna, ha tenuto a sottolineare il piacere e l’emozione di essere protagonista dell’iniziativa: “Sono orgoglioso di essere l’ambasciatore di una campagna tanto importante quanto indispensabile perché mette in gioco futuro dei nostri figli. Promuovere i valori dello sport a sostegno di uno sviluppo armonioso dei bambini è un contributo essenziale per combattere la povertà educativa. Io ci metto il cuore e chiedo a tutti voi di aiutarmi perché questa mia priorità diventi la priorità di tutti”.
“Poter trasmettere quotidianamente su Rai 2 le storie di questi ragazzi sarà un onore per noi e un privilegio per i telespettatori – ha commentato Auro Bulbarelli, Direttore di Rai Sport –. L’Olimpiade è per sua stessa natura un inno alla gioia, alla speranza e allo spirito di inclusione. Rai Sport sull’onda dei precedenti Giochi in Brasile accompagnerà anche queste incredibili Olimpiadi giapponesi con racconti che toccheranno corde emozionali ancor più sensibili rispetto a quelle delle, già uniche, che ci verranno regalate dalle gesta agonistiche”.
“I bambini sono una componente essenziale, direi quasi preponderante, dell’attività che svolgiamo ogni giorno sul territorio, attraverso le nostre Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche e tramite le nostre numerose iniziative – ha dichiarato Damiano Lembo, presidente US Acli –. Come Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI, l’Unione Sportiva Acli è un importante anello di congiunzione della promozione delle attività per soggetti fragili attraverso lo sport per tutti. Ci interessa non solo la crescita economica, ma anche quella dell’educazione e della formazione. Dopo la chiusura delle scuole e nuove forme di istruzione, c’è ancora nel nostro Paese un digital gap che taglia fuori tutta una fascia sociale e di età che non ha la possibilità di avere a disposizione materiali adeguati. Sono felice e orgoglioso che in occasione del lancio di questa campagna, si rinnovi la storica collaborazione che ci vede al fianco di Rai Sport nella promozione del nostro Premio Bearzot e del Premio Bearzot Sociale. Così come è importante che il terzo pilastro di questo bellissimo connubio sia SOS Villaggi dei Bambini, da anni in prima fila per combattere in difesa dei diritti dei piccoli e più deboli”.
Ultimo contributo particolarmente emozionante è stato quello di Efe Idiaru, ragazzo cresciuto nel Villaggio SOS di Vicenza, oggi promessa del Basket. Nelle sue parole è apparso evidente l’impegno e l’amore con il quale i ragazzi vengono cresciuti ed educati all’interno delle strutture di SOS Villaggi dei Bambini, tanto da meritarsi il nome di “Mamma SOS”.
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