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Il Festival dell’Oriente, la sua prima tappa a Cagliari

Festival dell'Oriente
Il Festival dell’Oriente, la sua prima tappa a Cagliari

Questo weekend la città di Cagliari si è vestita di abiti orientali. È per la prima volta, infatti, che il Festival dell’Oriente arriva nella città della Sardegna come prima tappa della decima edizione dell’evento

Dopo il successo nelle altre città italiane (Napoli, Brescia, Perugia, Carrara, Padova, Milano, Bologna, Genova, Torino e Roma) il Festival è arrivato anche nel capoluogo sardo nei giorni 20, 21 e 22 settembre 2019 presso i locali della Fiera della Sardegna di Viale Diaz.

Noi di Green Planet News non potevamo mancare e grazie alla nostra inviata dalla Sardegna, Angela, possiamo oggi proporlo anche a voi. Si è trattato di un vero e proprio viaggio, incredibile, fra culture e tradizioni diverse, reso possibile dall’allestimento di oltre 250 stand in 6 padiglioni. Diverse aree per ciascun paese e le sue tradizioni dalle quali lasciarsi guidare alla scoperta di profumi, sapori, colori, danze e pratiche tradizionali provenienti da: Thailandia, Cina, India, Giappone, Corea, Indonesia, Mongolia, Tibet, Vietnam, Sri Lanka.

Ma cosa vedere?

Tantissimi gli eventi ai quali si poteva assistere e perché no, anche partecipare. Dalla cerimonia della distruzione del Mandala del Tibet, ai massaggi tradizionali thailandesi; dal concerto dei Tamburi da guerra del Giappone, alla cerimonia di vestizione del Kimono, fino alla Danza del Leone acrobatica. E se da una parte era possibile lasciarsi andare a un momento di divertimento regalato da una danza Bhangra tradizionale, della regione Indiana del Punjab, dall’altra era possibile ammirare alcune dimostrazioni di antiche pratiche di Arti Marziali, immancabili.

Dal Thai Chi Chuan al Ju Jitsu, ma anche Aikido e Karate e non solo. Un’esplorazione fra aree e stand di paesi diversi e a tutto tondo. Non mancavano infatti i bazar, gli oggetti tipici delle tradizioni da poter acquistare e portare con sé dopo la giornata passata. E la riproduzione di un tempio buddista era poi capace di trasportarti verso un’altra atmosfera sicuramente più spirituale, religiosa; come la stessa ricostruzione di un villaggio Giapponese, in grado di farti intuire la pace e il significato di alcune tradizioni radicate in queste terre lontane dell’Oriente.

Ma non finisce qua

Il momento di meditazione si poteva anche accompagnare a quello di conoscenza e approfondimento. Durante l’evento, attraverso conferenze, seminari, workshop e dibattiti sulle diverse culture e tradizioni orientali si passava: dalla naturopatia all’alchimia, dalle arti marziali al Feng Shui, dalla riflessologia alle costellazioni familiari.

Ma la cucina non può essere un aspetto trascurabile della cultura di un popolo. Non poteva proprio mancare! Ed è stata questa un’occasione unica per poter gustare piatti tipici tradizionali di diversi paesi. Inoltre, per la prima volta in Italia è stato allestito anche il Sushi Village, in cui si è potuto gustare il sushi, ma anche ammirarne e apprezzarne ancora di più il valore attraverso rituali e dimostrazioni di cucina. Si poteva però optare per piatti tipici della tradizione non solo giapponese, ma anche cinese, indiana, tibetana, thailandese, vietnamita, coreana.

Un evento dunque, che ha coperto la città di Cagliari di profumi, colori, sapori, suoni del tutto caratteristici provenienti dai diversi paesi dell’Oriente. Non solo un’occasione unica per gli amanti di certe culture, ma anche per chi avesse semplicemente voglia di godere di un po’ di bellezza, di qualcosa di nuovo o anche solo di un po’ di sano divertimento. Una prima tappa, questa del Festival dell’Oriente a Cagliari, che ne prevede altre in Italia e che non vorremmo perderci.

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