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Il clima che cambia (e non solo) al Trento Film Festival

Foto di eberhard grossgasteiger da Pexels

Arriva, il Trento Film Festival: dal 27 aprile al 5 maggio torna la 67a edizione della più antica rassegna internazionale di cinema e culture di montagna, presso il Centro Santa Chiara, in via S. Croce, 67 nella città del Trentino Alto Adige

Non solo film ma tanti eventi con al centro i cambiamenti climatici, l’ecologia, l’alpinismo, i cammini lenti per assaporare al meglio tutte le declinazioni della montagna.

Molto ricco il programma: 127 film, di cui 27 in concorso, 144 appuntamenti, tra serate, incontri, mostre e convegni. E una sorpresa, per chi lo ha sempre immaginato come appartenere all’immaginaria tipologia “da spiaggia”, il Marocco, che è il paese ospite di Trento Film Festival, nella sezione “Destinazione…”. Tra l’oceano e il deserto infatti, si ergono le catene del Rif a nord e quelle dell’Atlante a sud, un sistema montuoso lungo 2.500 km, con ben tre cime che superano i 4mila metri di altezza, e che i berberi chiamo nella loro lingua Adrar n Dern, cioè il Monte dei Monti.

Tra l’altro proprio sull’Atlante c’è la cittadina di Ifrane con tanto di casette dal tetto spiovente: è la “piccola Svizzera” in versione marocchina, comprensorio sciistico d’inverno. Insomma la cultura della montagna “parla” l’arabo e il berbero: un’ulteriore magia per questa terra nordafricana.

Ma l’obiettivo di Trento Film Festival è continuare a focalizzare l’attenzione sul rapporto dell’uomo con il mondo fragile della montagna, come ha sottolineato Mauro Leveghi, presidente della kermesse cinematografica: “Una relazione che deve essere ripensata anche in termini i limiti che l’umanità deve porsi, affinché gli straordinari ecosistemi delle “terre alte” di tutto il mondo possano continuare ad esistere così come li conosciamo noi”.

Trento Film Festival è dunque occasione per parlare non solo di ambiente ma pure di ricerca scientifica finalizzata a una vita sostenibile, della meraviglia della natura che ci circonda attraverso il camminare lento, della riflessione sulle nuove frontiere dell’alpinismo e delle nuove pratiche in montagna.

Tra gli incontri, quello con Reinhold Messner dedicato alla grande figura dello scienziato ed esploratore Alexander von Humboldt, padre dell’ecologia, di cui quest’anno ricorrono i 250 anni dalla nascita, del velista Giovanni Soldini e dell’alpinista Hervé Barmasse testimoni di due mondi, mare e montagna, che hanno parecchi punti di contatto.

Dalla kermesse di Trento, un omaggio agli Amici Fragili

E tra gli eventi di Trento Film Festival, uno ancora più speciale: “Amici fragili” omaggio agli alberi e boschi, ispirato dalla catastrofica tempesta sulle Dolomiti di fine ottobre 2018 attraverso cinque film recenti e un cortometraggio per riflettere su quel disastroso “ventomoto” (come è stato definito) delle vette patrimonio dell’umanità.

Ancora una volta, la fragilità che si mostra di estrema vulnerabilità pensando e ri-pensando a quanto è possibile fare per dare futuro a queste foreste, un’occasione per guardare oltre l’emergenza.

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