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Ibridi cane-lupo, una minaccia per la biodiversità?

Ibridi cane-lupo, una minaccia per la biodiversità?
Foto Pixabay

Ibridi cane-lupo, un problema serio ? L’ibridazione antropogenica, riconosciuta da molti scienziati come una delle principali cause di perdita di biodiversità su scala globale, si ha quando l’uomo favorisce l’incrocio di diverse popolazioni selvatiche (sia animali che vegetali), provocando la perdita della loro identità genetica

Rischio per la specie?

Tutte le razze canine che conosciamo derivano dall’addomesticamento di lupi avvenuto migliaia di anni fa, ma a causa degli incroci con il cane il rischio per il lupo è di perdere la sua identità genetica, acquisendo varianti di origine domestica che possono modificare gli adattamenti avvenuti nel corso dell’evoluzione e che ne permettono l’esistenza allo stato selvatico. I cani, classificati come una sottospecie del Lupo Grigio (Canis Lupus), condividono con loro molti tratti fisici proprio grazie alla loro stretta somiglianza genetica. I lupi sono animali forti e nobili ed hanno una resistenza fisica maggiore, senza contare che il temperamento e l’istintività sono pressoché impossibili da addomesticare.

Manca un consenso scientifico

A livello di comunità scientifica, in realtà, c’è un dibattito in corso: non tutti sono d’accordo nel considerare l’ibridazione come un aspetto negativo. Potrebbe anche essere interpretata come un processo evolutivo che in situazioni particolari permetterebbe al lupo di adattarsi meglio a condizioni mutate. Un consenso scientifico sarebbe invece fondamentale per favorire una sensibilizzazione a livello mediatico, politico e istituzionale e per prendere adeguati provvedimenti gestionali. Lo sostiene una nuova ricerca internazionale a cui hanno contribuito ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma e che è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Ecology and Evolution . Un gruppo internazionale di oltre quaranta scienziati, di cui fanno parte Paolo Ciucci e Luigi Boitani del Dipartimento di Biologia e biotecnologie Charles Darwin della Sapienza, ha condotto uno studio sociologico per capire le cause che si celano dietro la mancanza di una gestione efficace del problema dell’ibridazione antropogenica tra cane e lupo.

Disaccordo a causa di tre aspetti

La specializzazione in ambiti disciplinari differenti;
La carenza di studi specifici o riprove sperimentali sull’efficacia dei vari tipi di intervento gestionale.
Alcuni studiosi sono contrari alla rimozione degli ibridi.

Nerone, un ibrido nato da un cane e una lupa

Subentrato come maschio dominante del branco del litorale romano monitorato nell’Oasi LIPU a Castel di Guido dal 2013, potrebbe aver dato vita a una cucciolata di ibridi.

Alcune curiosità, i falsi miti sugli ibridi di lupo

Un ibrido di lupo sarà un cane da guardia migliore di un cane

Assolutamente no. Contrariamente a ciò che si crede, i lupi sono creature molto timide e temono gli esseri umani e gli altri animali domestici, percependoli come minacce. In un ibrido la tendenza aggressiva può derivare solo da una paura indotta e, come tale, può essere imprevedibile e difficile da controllare.

Un ibrido di lupo vivrà più a lungo di un cane

Sbagliato. L’aspettativa di vita di un lupo in cattività è di 12-14 anni, proprio come un cane domestico.

Gli ibridi sono più sani dei cani e sono meno inclini alle malattie

Falso. I lupi e i cani possono contrarre le stesse malattie infettive. La differenza è che i vaccini potrebbero essere meno efficaci per gli ibridi.

Husky e Malamute sono ibridi

Assolutamente no. Sono razze di cani a tutti gli effetti.

Prendiamo esempio dalla biodiversità che crea un equilibrio fra diverse specie animali e vegetali, è coesistenza in uno stesso ecosistema grazie alle loro reciproche relazioni.

Articolo curato dalla redazione e realizzato con il contributo di Manola Testai.

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