La tecnologia poligenerativa in ottica di economia circolare è in grado di ridurre di oltre il 90% la massa di rifiuti.
HBI, azienda tech italiana attiva nella gestione sostenibile e circolare dei fanghi ha ricevuto oggi il Premio “Lorenzo Cagnoni” per l’Innovazione Green organizzato da Ecomondo e destinato alle realtà che si sono distinte nello sviluppo di prodotti e soluzioni tecnologiche all’avanguardia per favorire la transizione del nostro Paese verso l’economia circolare.
HBI, fondata nel 2016 a Bolzano da Daniele Basso e Renato Pavanetto, ha sviluppato, brevettato e realizzato una tecnologia poligenerativa per il trattamento dei fanghi da depurazione in ottica di economia circolare. Tecnologia in grado di ridurre di oltre il 90% la massa del rifiuto in uscita dal processo e di ricavare acqua, energia rinnovabile e nutrienti riciclati per uso agricolo.
Un risultato ottenuto dopo anni di ricerca e investimenti che garantisce un consistente abbattimento dell’impatto ambientale nella gestione dei fanghi diminuendo in modo rilevante la destinazione del rifiuto alla discarica o all’incenerimento.
Il processo di HBI, consente di valorizzare in modo efficiente e sostenibile i tre grandi elementi che costituiscono i fanghi (acqua, energia e nutrienti), integrando la carbonizzazione idrotermica (HTC) e la gassificazione.
Risorse preziose che permettono anche di contenere di circa il 20% i costi economici del tradizionale smaltimento: se la tecnologia HBI fosse adottata su larga scala in Italia il risparmio potenziale per il sistema produttivo e per la collettività si aggirerebbe annualmente tra i 120 e i 150 milioni di euro.
Ecomondo, la manifestazione sui temi della green technology in Europa in corso presso il quartiere fieristico di Rimini, ha organizzato per la prima volta quest’anno il premio intitolato a Lorenzo Cagnoni, Presidente di Italian Exhibition Group scomparso lo scorso settembre, dedicato alle aziende espositrici che da anni si impegnano a sviluppare prodotti sempre più innovativi e a proporre servizi all’avanguardia per la gestione ambientale.
Daniele Basso e Renato Pavanetto, le dichiarazioni
“Riceviamo un riconoscimento prestigioso che premia l’impegno e i risultati raggiunti dalla nostra azienda nata pochi anni fa come startup. Questo premio infonde al nostro gruppo di lavoro ulteriori stimoli per proseguire nel percorso avviato all’insegna dell’innovazione e della crescita continua. Siamo grati al Comitato di Valutazione di Ecomondo che ha inteso valorizzare tra i premiati l’esperienza di HBI che auspichiamo possa rappresentare una realtà di riferimento per l’economia circolare italiana nel prossimo futuro” .
HBI sviluppa e commercializza tecnologie e impianti innovativi per il recupero di materie ad alto valore aggiunto e di energia pulita dai fanghi delle acque reflue.
L’azienda è nata a Bolzano e fondata insieme alla società Carretta Srl che si è configurata sin da subito come partner tecnologico.
In pochi anni, HBI ha maturato un know how di competenze riconosciuto a livello internazionale, con all’attivo quattro brevetti industriali, numerosi riconoscimenti, collaborazioni con la Libera Università di Bolzano, il Politecnico di Milano, ENEA e l’Università di Padova, due installazioni operative e la partecipazione alla Piattaforma Nazionale del Fosforo, promossa dal Ministero dell’Ambiente.
HBI promuove tecnologie innovative, per l’implementazione della sostenibilità e dell’economia circolare per preservare i sistemi naturali, migliorare il benessere umano e l’equità sociale.